Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Boicottare le arti sottomesse alla narrazione dominante

Boicottare le arti sottomesse alla narrazione dominante

di Riccardo Paccosi - 23/05/2022

Boicottare le arti sottomesse alla narrazione dominante

Fonte: Riccardo Paccosi

1) Le arti non devono necessariamente esprimere critica e contestazione all'ordine dominante: dai tempi di Eschilo a oggi, però, esse hanno sempre espresso un punto di vista che, anche quando assoggettato al potere, garantiva comunque una relativa autonomia, uno sguardo non conforme o comunque diverso sulla realtà.
Oggi, ebbene, è quell'autonomia a venir meno ed è il quid del linguaggio artistico a risentirne.
Chi non è in grado di elaborare un pensiero che non sia mera ridondanza degli enunciati dominanti, può conoscere il mestiere ma non può certo esprimere una poetica degna di questo nome, né può generare un'estetica che non sia all'insegna della stanca ripetizione.
2) La stanchezza dei linguaggi artistici è ravvisabile nell'industria culturale: l'aurea mediocritas che ammanta tutte le serie di Netflix; i pupazzi sanremesi gender fluid, fabbricati a tavolino e che non sanno cantare; le arti visive sempre più invischiate nella glorificazione tautologica del nichilismo.
Più semplicemente c'è da chiedersi: in questi primi due anni dell'Era delle Pandemie, abbiamo visto un film o ascoltato una canzone che fossero davvero rilevanti o semplicemente emozionanti?
3) Al di fuori dell'industria propriamente detta, bisogna ricordare che il teatro e le altre forme di linguaggio "colto" dipendono invece dalle sovvenzioni dello Stato.
Questo fatto, nel momento in cui lo Stato si avvia verso una deriva totalitaria ed escludente qualsiasi dissidenza, rende oggi i teatri luoghi infrequentabili. Luoghi che devono essere lasciati fallire affinché le arti performative possano, nell'immediato futuro, risorgere in altri spazi e in altri circuiti.
Più in generale, la cultura assoggettata all'ideologia dominante dev'essere boicottata e disertata. Se da una parte questo significherà ridurre per un certo tempo la propria fruizione complessiva di cultura, dall'altra è il prerequisito per fare sì che, così come un'altra umanità esteriore alla narrazione dominante sta nascendo e coalizzandosi malgrado tutto, parimenti una nuova e altrettanto esteriore ondata di arte e cultura potrà riaccendere il senso critico e tornare a meravigliare attraverso innovativi sguardi sul mondo.