Continua il cammino dei Brics
di Mario Lettieri e Paolo Raimondi - 14/05/2025
Fonte: Arianna editrice
Il recente summit dei ministri degli Esteri dei Brics - i paesi membri adesso sono 10 - ha mantenuto la sua linea strategica nonostante le minacce e le provocazioni fatte nei primi cento giorni di governo da Donald Trump. Infatti, i temi affrontati a Rio de Janeiro, sono stati la cooperazione multilaterale per la pace e lo sviluppo, la riforma delle istituzioni internazionali per una governance più inclusiva e il ruolo del Sud del mondo nel rafforzamento del multilateralismo. Anche i rappresentanti degli Stati partner (Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malesia, Nigeria, Thailandia, Uganda e Uzbekistan) hanno partecipato all’incontro.
Il documento finale è stato stilato, ma non presentato congiuntamente per una valutazione differente da parte dei membri africani rispetto alla riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Nel testo si chiede che India e Brasile siano ammessi, lasciando per il momento, l’Africa fuori. Il documento afferma esplicitamente che è inaccettabile ostacolare la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc) e chiede il mantenimento dell'organismo di risoluzione delle controversie. Invece in una delle sue tante esternazioni Trump ne ha chiesta l’eliminazione.
In ogni caso la risoluzione appoggia pienamente le direttive discusse in precedenza dai ministri delle Finanze e dai governatori delle banche centrali dei Brics per la creazione di sistemi di pagamento indipendenti, compresa la creazione di un sistema di pagamento transfrontaliero e un sistema elettronico di deposito e compensazione (Brics Clear). Si sostiene l’utilizzo più attivo delle valute nazionali negli scambi commerciali. Si ricordi che le monete nazionali rappresentano oltre il 65% degli scambi commerciali tra i paesi Brics, mentre la quota del dollaro si è ridotta a un terzo.
Nel mezzo della crescente tensione internazionale per i dazi e per le aggressive politiche commerciali di Trump, il testo esprime una "seria preoccupazione" per l'aumento di "misure protezionistiche unilaterali ingiustificate", che violano le norme dell'Omc. Si enfatizzano, in particolare, il ruolo fondamentale delle Nazioni Unite e il multilateralismo nel sistema dei rapporti internazionali.
Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, che ha coordinato l’incontro, ha ricordato che nel 2023 si sono calcolati ben 183 conflitti armati nel mondo. Ha rilevato che “rappresentando quasi la metà dell’umanità e un’ampia diversità geografica e culturale, i Brics sono in una posizione unica per promuovere la pace e la stabilità”. I Brics, però, devono evitare di essere coinvolti in guerre regionali, come purtroppo succede tra India e Pakistan. E’ chiaro che simili conflitti inficiano il loro ruolo di dialogo.
Vieira ha voluto evidenziare il fermo rifiuto da parte di tutti i partecipanti alla rinascita del protezionismo commerciale e all'uso di misure non tariffarie con pretesti ambientali. Ha spiegato che il documento finale dell'incontro è stato firmato solo dalla presidenza brasiliana dei BRICS "per lasciare spazio a negoziati accurati e precisi sulla dichiarazione congiunta che sarà elaborata e pubblicata a luglio, durante il vertice dei capi di Stato".
Negli stessi giorni del summit di Rio, Xi Jinping ha incontrato a Shanghai l’ex presidente brasiliana, Dilma Rousseff, appena rieletta a capo della New Development Bank (Ndb) dei Brics. Il presidente cinese ha definito la banca "un'iniziativa pionieristica per l'unità e l'auto-miglioramento del Sud del mondo. E’ la prima istituzione multilaterale per lo sviluppo avviata e guidata dai mercati emergenti e dai paesi in via di sviluppo, e che nell'ultimo decennio è cresciuta fino a diventare una forza emergente nel sistema finanziario internazionale e un simbolo della cooperazione Sud-Sud".
La Presidente della Ndb ha dichiarato che la banca ha già approvato oltre 120 progetti di investimento, per un totale di 40 miliardi di dollari, concentrati su infrastrutture logistiche e digitali, nonché su infrastrutture sociali, come l'approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari, investimenti in istruzione, sanità e edilizia abitativa.
Il 31% dei progetti è realizzato nelle valute dei paesi membri. La Ndb è anche il maggiore emittente dei Panda Bond – le obbligazioni denominate in valuta cinese emesse da istituzioni non cinesi – che hanno già raggiunto un totale di 68,5 miliardi di yuan, quasi 10 miliardi di dollari.
Il summit di Rio ha evidenziato due aspetti importanti: le minacce di Trump nei confronti dei Brics non hanno sortito alcun effetto intimidatorio, non hanno rallentato i lavori del gruppo, e allo stesso tempo i Brics hanno dimostrato una grande responsabilità evitando lo scontro frontale sui dazi con l’Amministrazione americana. Il cammino dei Brics continua!