Democrazia contro popolo
di Marco Travaglio - 08/10/2025
Fonte: Il Fatto Quotidiano
La sapete l’ultima? Ce la rivela Repubblica: se Macron è più impopolare di Landru, se consuma più premier che mutande (Borne, Attal, Barnier, Bayrou e Lecornu in due anni scarsi) e se la sua Francia è messa peggio dell’Italia, non è colpa di Macron. Anzi, lui non c’entra: il fatto che continui a nominare primi ministri centristi, tutti noti frequentatori di se stessi per governare contro il popolo che si ostina a votare la sinistra e la destra, è solo un dettaglio. La colpa è di una misteriosa “crisi di governo che lo stringe in un angolo” a sua insaputa. Misteriosa, poi, mica tanto: “È la più importante vittoria di Putin negli ultimi mesi”. Ecco: ha stato Putin. “Non a caso a innescarla è stata l’azione convergente di estrema destra ed estrema sinistra, unite solo dalla fede putiniana in una sciagurata riedizione dell’alleanza giallo-verde tra Conte e Salvini che portò l’Italia sull’orlo della bancarotta”. Quindi ha stato anche un po’ Conte, sul cui primo governo Rep racconta balle. Non solo non portò l’Italia sull’orlo del crac, malgrado le profezie di sventura di Rep e dell’Ue. Ma anzi varò Reddito di cittadinanza e Quota 100 tenendo in ordine i conti: deficit del 2019 all’1,6% del Pil (il più basso dal 2007, contro il previsto 2,2), avanzo primario all’1,7% del Pil (il più alto dal 2013) e spread in calo rispetto a Gentiloni. Chi ha portato il suo Paese sull’orlo della bancarotta è Macron, che sgoverna da ben sette anni.
Ma torniamo a Putin che se la sta prendendo per interposti Le Pen e Mélenchon. I due putribondi figuri si candidano da anni alle elezioni legislative e ogni volta si permettono di prendere molti più voti di Macron. Ma questa, malgrado le apparenze, per Rep non è democrazia: è “anomalia democratica”. Infatti il democratico Macron è riuscito finora a far governare non chi ha i voti, ma chi non li ha: e questa sì che è democrazia. Lo fa “in nome e per conto di 450 milioni di europei” e di “miliardi di esseri umani” che “credono nella democrazia”, vedono nell’Europa “l’unico bastione contro le derive autoritarie e imperiali” e trepidano per “la sopravvivenza stessa dell’Occidente e dei suoi valori”. Come farà Rep a saperlo? O sente le voci come Giovanna d’Arco, o quei miliardi di esseri umani chiamano i centralini di Rep e lasciano detto. Poi, grazie agli hacker russi, sbagliano sempre a votare. Non solo in Francia. In Germania “i neonazisti filo-putiniani di Afd, sostenuti da Trump, aspirano a diventare primo partito” e “in Gran Bretagna la destra anti-europea di Farage nutre le stesse ambizioni”. Strano: da che mondo è mondo, tutti i partiti aspirano ad arrivare ultimi. Invece quelli putiniani sono così antidemocratici che vogliono arrivare primi. Poi dicono che la guerra ibrida non esiste.