Fedele ai vincoli esterni
di Alessandro Volpi - 24/09/2023
Fonte: Alessandro Volpi
Napolitano, nel suo ruolo di Presidente della Repubblica ha mostrato la contraddizione interna alle Istituzioni statali del nostro paese. Uomo delle istituzioni per eccellenza, così come il PD è stato il partito delle Istituzioni, ma in una forma perversa, che esprime non la difesa della Costituzione e dell'ordine politico nazionale - ruolo che comunque ha in sé aspetti oscuri - ma del vincolo esterno. In sostanza difensore dello svuotamento delle Istituzioni dal legame con il popolo che dovrebbero rappresentare, rendendo la figura del PdR garante di poteri indiretti, antidemocratici. Se questo rischio è insito in ogni istituzione, che è appunto una cristallizzazione di una volontà plurale, quindi insieme rappresentante e freno della sua espressione, ciò che Napolitano ha rappresentato è stato un salto di qualità antidemocratico: la scissione radicale fra istituzioni e popolo, e un legame di fedeltà assoluta ad altri poteri esterni. Insomma questo cambio nel ruolo del PdR rappresenta il passaggio dalle ambiguità di una liberal-democrazia in sistema capitalista dentro il patto atlantico (quindi già fortemente vincolata) alla subalternità totale di un paese sostanzialmente coloniale.