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Guerre: criminali e ciarlatani governano il mondo

di Antonio Serena - 09/07/2025

Guerre: criminali e ciarlatani governano il mondo

Fonte: Antonio Serena

Ha scritto il matematico Piergiorgio Odifreddi, uomo di sinistra, figlio di deportati tedeschi e cresciuto nel mito dell’America: “[Nel 1945] siamo passati da un giogo all’altro: siamo stati occupati dagli americani”. Per 80 anni la vulgata ha predicato una versione diversa festeggiando la vittoria degli angloamericani sul nazismo e celebrando ad ogni ricorrenza la pace e la riconquistata libertà.
In realtà, gli Stati Uniti, un Paese nato nel 1776, hanno passato il 93% della loro esistenza, cioè 222 anni, coinvolti in guerre e conflitti in diversi paesi del mondo, sempre in casa altrui, uscendone in molti casi con le ossa rotte, inventando motivazioni assurde, come le armi di distruzioni di massa di Saddam Hussein o abbandonando le popolazioni al loro destino, come in Afghanistan. Sembra una regola: per ogni mandato, un Presidente degli USA deve fare almeno una guerra. Milioni di morti, solo dal 1945, anno che vide il lancio della prima bomba atomica su Nagasaki e Hiroschima. Al solo fine di intimorire l’Unione sovietica, ma dando poi una motivazione diversa e falsa.
Questa violenza terrificante e inaudita ha avuto un’escalation con l’arrivo alla Casa Bianca di Donald Trump, un personaggio convertitosi silenziosamente all’ebraismo nel 2017 che rappresenta più che bene le élites finanziarie che ne hanno determinato l’ascesa politica. America e Israele sono le due facce della stessa medaglia.
L’uomo della strada, pur se dominato quotidianamente dalle menzogne propinate senza scrupoli da un’informazione bugiarda al servizio del potere, reagisce con sdegno a quanto sta avvenendo nei due scenari di Gaza e Ucraina; si indigna pubblicamente davanti ai crimini contro l’umanità a cui assiste attraverso i pochi squarci di verità concessi da media corrotti, ma nulla può di fronte all’inerzia di governi europei pavidi e assenti che sono corresponsabili del perpetuarsi di stragi e genocidi che colpiscono soprattutto le popolazioni civili.
In estrema sintesi, governi servili e informazione corrotta hanno stabilito che in Ucraina “vi è un occupante e un occupato, un assalitore e un assalito” e che ” Israele ha diritto a difendersi”. Nulla di più falso in quanto il genocidio ebraico contro la popolazione civile palestinese al fine della realizzazione della Grande Israele è stato riconosciuto già dal novembre 2024   dalla Corte penale internazionale (CPI) che ha emesso mandati di arresto per il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex Ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini contro l’umanità e crimini di guerra.
Per quanto concerne la guerra in corso tra Ucraina e Russia, essa nasce dal desiderio della Casa Bianca di estendere il suo potere in Europa ai danni della Russia dopo lo scioglimento della Unione sovietica incorporando nella NATO i paesi confinanti con la Russia e provocando la legittima  reazione di Putin. Allo stesso modo, in una situazione analoga, reagirono gli USA nel 1962 alla scoperta di basi missilistiche sovietiche a Cuba, volute da Nikita Krusciov e Fidel Castro, che miravano a contrastare la presenza di missili statunitensi in Turchia e Italia e a scoraggiare ulteriori tentativi di invasione dell'isola caraibica.
In ambedue le operazioni c’è dunque la mano degli Stati Uniti di Trump, che, prima della sua nomina,  aveva promesso che avrebbe portato la pace nel mondo e al quale Bibi Netanyahu vorrebbe assegnare il Nobel per la Pace.
Un’ Europa rapppresentata da personaggi di infima statura come il segretario generale della NATO, l’olandese Mark Rutte, che in questi termini servili si è rivolto a Trump dopo il fallito attacco ai siti nucleari iraniani: ''Signor presidente, caro Donald, congratulazioni e grazie per la tua azione decisiva in Iran, davvero straordinaria, che nessun altro avrebbe osato realizzare. Ci rende tutti più sicuri. Stasera volerai verso un altro grande successo a L’Aia. Non è stato facile, ma siamo riusciti a far firmare a tutti il 5%! Donald, ci hai guidati verso un momento davvero importante per l’America, l’Europa e il mondo. Raggiungerai qualcosa che nessun presidente americano è riuscito a fare negli ultimi decenni. L’Europa pagherà molto, come è giusto che sia, e sarà una tua vittoria. Buon viaggio e ci vediamo alla cena di Sua Maestà!''.
Con servi e ronzini del genere c’è poco da sperare per un’Europa decolonizzata, sovrana e indipendente.