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I giovani liberi e forti e il futuro dell'Europa

di Vincenzo Costa - 28/10/2023

I giovani liberi e forti e il futuro dell'Europa

Fonte: Vincenzo Costa

Ormai siamo in un'Europa stragista, che solidarizza con gli stragisti.
Ai giovani di valore, a quelli liberi e forti, è assegnato un compito: dire al mondo che l'Europa e gli europei sono un'altra cosa, che esiste un'altra Europa.
Degli altri, di quelli viscidi e servili non bisogna curarsi. Non servono a niente, ci sono stati sempre.
Ma ai giovani liberi e forti è affidato un compito enorme oggi: salvare la dignità dell'Occidente.
Siamo in mano a una classe politica di vecchi, vecchi culturalmente, che sono rimasti indietro rispetto al cammino della storia, che credono di potere affrontare le sfide del mondo attuale come se fossimo negli anni 80 o nel periodo delle cannoniere.
La retorica tradisce l'inceppamento del pensiero.
Non si sta capendo che siamo arretrati, che siamo rimasti indietro rispetto agli eventi e al corso della storia.
Che tutto il nostro apparato concettuale non tiene il passo.
Il tramonto dell'Occidente non è un destino inesorabile. Ma lo diventa se non riscopriamo un altro modo di stare nel mondo multipolare, se non riscopriamo che cosa vuol dire essere europei oggi.
L'Europa non ha più un primato, da nessun punto di vista, ne economico, ne militare ne culturale, ma questo non significa che non abbiamo un futuro e un ruolo nella storia mondiale. Dobbiamo solo abbandonare la supponenza dei valori occidentali e disporci a vivere con gli altri in un mondo multipolare.
Creando una filosofia della contaminazione e non dello sterminio culturale e di ogni alterita'.
Pensare di essere la guida e la punta avanzata ci sta rendendo ridicoli. Oramai è sotto gli occhi di tutti la nostra ipocrisia, i due metri, l'uso dei diritti umani a mero scopo di dominio.
Rischiamo di restare ai margini della storia, a raccontarci tra noi quanto sono belli i nostri valori e che bel giardino abbiamo costruito, a trastullarci nei miti della von der leyen, credendo di essere il futuro ed essendo invece scorie di un passato che non torna.
Soprattutto dai giovani deve venire uno scatto di coraggio, magari pagando qualche prezzo, ma obbedire a degli ufficiali che fanno affondare la nave può essere un prezzo più salato.
Non so se ci sono questi giovani liberi e forti.
Se non ci sono allora l'Europa, la sua cultura e la sua tradizione è giusto che crollino, perché è già morta, e non ha più alcuna funzione nella storia del mondo.
La storia ha la sua saggezza. Ciò che è morto se lo lascia alle spalle.