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Il cervello complottista

di Giorgio Bianchi - 02/11/2023

Il cervello complottista

Fonte: Giorgio Bianchi

Questo è un libro di testo di biologia utilizzato nel biennio dei Licei. La “buona scuola” che frequentano i nostri figli, futuri cittadini e classe dirigente italiana.
All’apparenza è una roba che fa indignare perché pare si voglia insegnare loro come funziona il “cervello dei complottisti” che, con tutta evidenza, funziona male. Primitivi subumani che l ragionamento prediligono le pulsioni di pancia.
Ma è a un piano di analisi più profondo che emerge il vero obiettivo: instillare nelle teste ancora non compiutamente formate dei nostri giovanissimi il principio che dubitare è sinonimo di stupidità.
Che le persone intelligenti non dubitano mai. Ma, al contrario, si fidano ciecamente delle versioni ufficiali perché, badate bene, hanno “le conoscenze per poterle comprendere correttamente”.
Creano quindi una massa di semicolti che - oltre ad essere stata privata degli strumenti più elementari per ragionare - non solo teme di pensare con la propria testa per paura della stigma sociale, l’etichetta di complottista.
Ma soprattutto si crede l’esatto contrario, una classe di ottimati più intelligenti degli altri proprio perché crede alle versioni ufficiali.
Le stesse, tanto per fare due esempi utili a capirci, che ci raccontano di come JFK l’ha ammazzato un pazzo solitario e le bombe che hanno insanguinato l’Italia nel corso degli anni ‘70/‘80 non erano strategia della tensione funzionale agli interessi USA, ma semplice lotta politica interna tra “opposti estremismi”.
Eppure, più che il tentativo di spiegare come funziona il primitivo cervello di un complottista, mi pare di ritrovarmi difronte a quella cosetta che serve proprio per plasmare un cervello non ancora pienamente maturo.
Com’è che si chiama? Ah sì, propaganda di regime.
Certo oggi non ci sono più i piccoli balilla in divisa che inneggiano all’Italia imperiale e decantano le doti del duce. Ma Lascienza e l’agenda 2030.
Il fine però resta sempre lo stesso: impedire ai sudditi di pensare con la propria testa.
E se in questa squallida paginetta non ci vedete un problema gigantesco come un pachiderma allora con voi i lavoro l’hanno già finito, per altro con risultati eccellenti. Fidatevi di un “complottista”.