Il Medio Oriente e chi si oppone al liberismo-globalismo

di Riccardo Paccosi - 04/01/2020

Fonte: Riccardo Paccosi

Nei prossimi giorni e settimane, in Medio Oriente vi sarà tensione molto alta ma - come sostengono in questo momento numerosi commentatori - penso anch'io che non si arriverà all'escalation dello scontro totale Iran-USA.
Diciamo non stavolta, almeno.
Io credo non vada sottovalutata, infatti, la componente ideologica della guerra e, in questo momento, non siamo in presenza di un martellamento propagandistico. In più, il occasione di questa specifica crisi, il fronte atlantista-occidentale è tornato a dividersi in "destra" e "sinistra" come ai tempi di Bush jr, ovvero con la seconda che si dice contraria alle strategie militari della prima.
A chi si oppone al liberismo-globalismo e alle politiche di aggressione imperialiste, la situazione che si prospetta dovrebbe comunque proporre due punti fermi teorico-strategici:
a) a fronte di una super-potenza declinante che destabilizza il mondo per non perdere il proprio primato, è necessario porre come priorità la visione multipolare del mondo; questo esclude qualsiasi posizione non implicante, sul lungo termine, allontanamento progressivo fra Stati Uniti e paesi europei;
b) in relazione a quanto sopra, qualsiasi posizione ruotante intorno al concetto di "occidente" risulta essere regressiva e fuori dal tempo; questo significa che destra liberale e sinistra liberale - ambedue legate alle categorie vetero-ideologiche dell'occidentalismo - sono costellazioni politiche con cui non è più possibile alcuna convergenza.