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Italia e Germania sul fronte di guerra

di Manlio Dinucci - 14/06/2025

Italia e Germania sul fronte di guerra

Fonte: Manlio Dinucci

Italia e Germania sono in guerra non solo contro la Russia a sostegno dell’Ucraina, ma anche contro l’Iran a sostegno di Israele. Lo dimostrano documentati fatti ignorati dal mainstream politico-mediatico, esposti nella puntata del 12 giugno di Grandangolo, che preannunciava l’imminente attacco all’Iran, che Israele ha lanciato poche ore dopo nella notte tra il 12 e il 13 giugno.
L’aereo italiano B350ER - velivolo di nuova generazione per operazioni di spionaggio, riconoscimento di obiettivi e comunicazione - opera nel Mar Nero insieme ad analoghi aerei statunitensi per spiare il territorio russo e assistere le forze ucraine a colpire obiettivi russi con droni e mezzi navali esplosivi senza pilota.  L’Italia non si limita quindi a fornire armi a Kiev ma partecipa attivamente, in questo e altri modi, alla guerra NATO contro la Russia.  Ancora più diretta è la partecipazione della Germania alla guerra: essa ha dislocato permanentemente in Lituania una brigata della Bundeswehr composta da 5.000 uomini, dotati di 2.000 carrarmati e altri veicoli militari. “Con questa brigata pronta al combattimento - dichiara il ministro tedesco della Difesa Pistorius - stiamo assumendo una responsabilità di leadership all'interno dell'Alleanza qui al fianco orientale della NATO”. In tal modo la NATO schiera una propria forza al confine col territorio russo di Kaliningrad e con la Bielorussia alleata della Russia.  Contemporaneamente altri due paesi della NATO- Gran Bretagna e Canada -dislocano proprie forze rispettivamente in Estonia ed Lettonia, confinanti con la Russia. Tali forze sono una sorta di cerino acceso nella polveriera. Se in uno scontro con forze russe sul confine quelle NATO subissero delle perdite, in base all’Art.5 del Trattato Nord Atlantico tutti gli altri paesi NATO dovrebbero intervenire a loro fianco contro la Russia. Sempre più equivoco è il ruolo dell’Amministrazione Trump: mentre dichiara di voler concordare con la Russia una soluzione diplomatica che metta fine alla guerra, aiuta l’Ucraina a continuare la guerra contro la Russia sia direttamente con operazioni militari tipo quelle nel Mar Nero, sia indirettamente attraverso al NATO che, sotto comando USA, avvicina sempre più le sue forze militari alla Russia.
Nel quadro della stessa strategia Germania e Italia svolgono un ruolo di primaria importanza in Medioriente a sostegno di Israele. La Germania è. dopo gli Stati Uniti, il maggiore fornitore di armi a Israele. Finora Israele ha ricevuto dalla Germania 6 sottomarini della classe Dolphin, costruiti dalla ThyssenKrupp Marine Systems. Sono stati modificati così da poter lanciare missili da attacco nucleare. In base a un accordo stipulato nel 2022 la Germania fornirà a Israele altri tre sottomarini della nuova classe Drakon più grandi dei precedenti, in grado di lanciare missili nucleari ancora più potenti. Israele è l’unico paese del Medioriente a possedere armi nucleari e, non avendo aderito al Trattato di non-proliferazione, è esente a ogni controllo. L’Iran, avendo aderito al Trattato di non-proliferazione, ha impianti nucleari civili soggetti ai controlli dell’Agenzia ONU per l’energia atomica.
L’Italia - oltre a fornire a Israele elicotteri, cannoni navali ed altri armamenti – gli fornisce componenti del caccia F-35, vettore di armi nucleari. L’Italia ha stipulato con Israele un memorandum d’intesa per una stretta cooperazione non solo tra le rispettive forze armate ma anche tra le rispettive industrie belliche. La ratifica e l’esecuzione del Memorandum sono state stabilite dal Parlamento italiano con la Legge 17 maggio 2005 n. 94 approvata un voto sostanzialmente bipartisan. L’Atto, vigente fino al 12 giugno 2025, viene ora rinnovato tacitamente.
Germania e Italia sono quindi di fatto in guerra non solo contro la Russia a sostegno dell’Ucraina, ma anche contro l’Iran a sostegno di Israele.