L’Eternauta, fumetto d’autore peronista
di Lorenzo Borrè - 14/05/2025
Fonte: Barbadillo
Il processo di netflixizzazione dell’immaginario culturale non ammette eccezioni: dopo aver contaminato e stravolto opere teatrali, fiabe per bambini, racconti per ragazzi e , da ultimo, il mondo immaginale tolkieniano, il paradigma delle piattaforme d’intrattenimento riscrive i canoni di uno dei fumetti più amati della mia generazione: l’Eternauta.
La forzatura temporale
La prima stagione della serie Tv in visione su Netflix dal 30 aprile 2025 ha, in primo luogo, il grave difetto di attualizzare il contesto temporale del fumetto di Hector German Oesterheld, che nell’elaborazione dell’Autore si svolge invece nell’Argentina del 1963, mentre nella Serie Netflix la società argentina è quella globalizzata del XXI secolo. Sotto il profilo filologico si fa inoltre una certa fatica, mitigata solo dal mantenimento dei nomi dei personaggi e di alcuni elementi essenziali (la nevicata mortale, l’invasione extraterrestre) a conciliare la narrazione filmica con quella del fumetto, tant’è che alcuni articoli pubblicati in prossimità dell’uscita della serie TV compiono un’azzardata operazione ermeneutica del portato ideologico dell’Eternauta, basandosi più sulla trasposizione televisiva che sulla lettura del fumetto originale ed omettendo quasi sempre il riferimento alla visione politica di Hector German Oesterheld (HGO), visione che già dalla prima edizione del fumetto (ve ne sono due, la seconda disegnata da Alberto Breccia, in sostituzione di Francisco Solano Lopez) è facilmente intuibile: la lotta guerrillera e antimperialista contro gli invasori alieni ha una connotazione interclassista: Juan Salvo (l’Etrenauta) è un piccolo imprenditore, Favalli un professore universitario, Pablo un ragazzino commesso di un negozio di ferramenta, Alberto un operaio, combattenti che affiancano i pochissimi reparti superstiti dell’Esercito argentino, non visto ancora come parte integrante dei regimi dittatoriali.
La visione peronista del popolo
I personaggi positivi del fumetto di Oesterheld impersonano dunque quell’eroe collettivo, il popolo, perno della visione peronista, in lotta contro le invasioni imperialiste e contro il dominio della Tecnica. Più che un fumetto “contro la dittatura”, come forzatamente interpretato dagli autori di alcuni articoli reperibili in internet, l’Eternauta è infatti un manifesto per immagini della lotta dello Spirito contro la Tecnica: nelle pagine conclusive un Mano, un extraterrestre, spiega a Juan Salvo che quel che accomuna le specie intelligenti terrestri ed extraterrestri che si oppongono al dominio dei Loro (le entità che hanno aggredito il pianeta Terra) è lo Spirito: “tra tutti gli esseri intelligenti dell’Universo, per quanto siano diversi, esistono sentimenti di solidarietà, di dedizione a tutto quello che è Spirito” e questi sono coloro che si oppongono al dominio dei Loro.
Lo Spirito contro la Tecnica: l’insegnamento di Barcellona
E lo Spirito è propriamente -per parafrasare Pietro Barcellona- “ciò che non è nella disponibilità della Tecnica e che rappresenta la sola resistenza alla dissoluzione dell’umano nel meccanismo dell’artificialità vivente”. I Loro “appaiono” (tra virgolette in quanto nel fumetto non si vedono mai) anche come l’incarnazione dell’Imperalismo, altro nemico del popolo argentino (nel 1973 HGO pubblicò l’opera: 450 anni di guerra contro l’Imperialismo).
Oesterheld era vicino ai Montoneros, il suo sodale Breccia era della “Guardia de Hierro”
L’annotazione che l’Eternauta non sia propriamente un fumetto “contro la dittatura” non deve però portare ad equivoci: Hector German Oesterheld è stato uno strenuo oppositore della dittatura di Pedro Videla e, essenzialmente, un autore politico: oltre alla sceneggiatura e ai testi dell’ Eternauta, scrisse anche quella sulla vita di Ernesto Che Guevara per la realizzazione di un fumetto a sei mani con Alberto e Enrique Breccia, quest’ ultimo militante dell’ organizzazione giovanile peronista “Guardia de Hierro”, con i quali realizzò anche la biografia a fumetti di Eva Peron (“Vita y obra de Eva Peron”).Oesterheld aderì poi al movimento Montoneros, diventandone capo dell’ufficio stampa. Anche le figlie e i loro mariti aderirono al gruppo dei Montoneros e per questo “sparirono” durante il regime di Videla: nell’ aprile 1977 Oesterheld, che dalla clandestinità stava realizzando con Solano Lopez la seconda parte de L’Eternauta, viene rapito dalle Forze Armate a La Plata, dove viveva sotto falso nome. Nel 1978 verranno arrestate le sue quattro figlie insieme ai loro mariti.Di nessuno di loro si avranno più notizie.