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La virata globale da “Il mondo nuovo” alla società totalitaria di “1984”

di Valentin Katasonov - 14/07/2020

La virata globale da “Il mondo nuovo” alla società totalitaria di “1984”

Fonte: Comedonchisciotte

Due modelli della futura società “ideale”

È già tre o quattro anni che nel mondo si assiste a una virata piuttosto marcata. Molti l’associano all’arrivo alla Casa Bianca del Presidente americano Donald Trump, che ha radicalmente sottoposto a revisione radicale molti dogmi della politica americana e mondiale. La virata è diventata ancora più tangibile,a causa della cosiddetta pandemia da coronavirus, che ha avuto avvio all’inizio del 2020.

Il corso che il mondo ha seguito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale ha avvicinato l’umanità al futuro descritto nella distopia “Il mondo nuovo” (1932) di Aldous Huxley. Il processo di avanzamento verso questo “felice” futuro si è accelerato a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Il periodo della Guerra Fredda si è concluso, l’Unione Sovietica e la comunità socialista sono crollate, il movimento verso il futuro è continuato sotto la bandiera della liberalizzazione generale e della globalizzazione. È stata espressa la necessità del completo smantellamento dei confini nazionali e la creazione di uno Stato Mondiale, proprio quello descritto nel romanzo di A. Huxley. Di quello stesso Stato mondiale del quale Huxley ha presentato lo slogan “Comunità. Identità.Stabilità”. Uno dei dieci governanti dello Stato Mondiale (de “Il mondo nuovo”) Mustafa Mond ha riconosciuto che la cosa principale in questa formula è la stabilità, tenendo presente la stabilità del potere mondiale. E il suo segreto (della stabilità del potere) è semplice: “È necessario governare con la mente e non con la frusta. Non agire con i pugni, ma agire sui cervelli.” Agendo sul cervello, si può raggiungere uno stato umano che da un lato è caratterizzato da una completa contentezza nei confronti della vita; dall’altro dalla completa indifferenza, che può essere definita immersione nella “seconda realtà” o stato di “nirvana”.

Alle nazioni è stato promesso che con l’aiuto della liberalizzazione e della globalizzazione universali nel mondo, la fame sarebbe stata finalmente eliminata, le guerre sarebbero scomparse, tutte le persone sarebbero state felici e si sarebbero accontentate del potere che si stava trasformando,sotto gli occhi [di ognuno], da nazionale a sovranazionale. Ciò sarà raggiunto tramite mezzi come la pianificazione familiare, la piena legalizzazione dell’amore libero (che alla fine renderà inutile la famiglia), l’uso ricreativo delle droghe, lo sviluppo di giusti condizionamenti della persona utilizzando i media, le scuole e le università e la sostituzione della cultura complessa con la cultura pop (che servirà non per milioni di “eletti”, ma per miliardi di persone), ecc.

Sullo sfondo di questa condizione, i processi necessari all’élite mondiale (i proprietari di denaro), come la riduzione della popolazione mondiale, lo smantellamento dell’industria (deindustrializzazione), la digitalizzazione della società (completamento del campo di concentramento elettronico per la popolazione rimanente) e il completamento della creazione di un governo mondiale, avverranno senza particolare ostentazione.

  1. Huxley era un oppositore del “duro” totalitarismo, e nel suo romanzo ha descritto una società che si baserà sul “soft power”: le persone accetteranno volentieri le “buone azioni” delle autorità, senza sentire che sono lentamente, ma sicuramente schiavizzate e uccise – spiritualmente, moralmente e alla fine fisicamente. Gli strumenti del “soft power” sono l’eugenetica, le droghe, la religione New Age, la propaganda dell’amore libero, la cultura pop, la giustizia alla Giovenale, i metodi speciali di zombificazione … Tutto ciò che immerge una persona nella “seconda realtà”. E le autorità, in questo frangente, riorganizzeranno la “prima realtà”, distruggeranno i valori tradizionali, doteranno il pianeta di un “nuovo ordine mondiale”.

Dopo 16 anni, in seguito a “Il mondo nuovo”, un altro scrittore inglese –George Orwell, ha redatto la sua distopia, il romanzo “1984”. Due romanzi – due modelli di futura società “ideale”. In un certo senso coincidono, ma in qualcosa sono sorprendentemente diversi. E oggi ha senso dare un’occhiata più da vicino al romanzo “1984”, poiché la virata che ha avuto inizio, di cui ho parlato, è accompagnata dalla comparsa di segni del modello di George Orwell.

Quindi, ecco la prima differenza che salta agli occhi. A. Huxley ha un mondo unico, lo Stato Mondiale lo governa, il processo di globalizzazione è stato da lungo tempo completato. Ma George Orwell non ha uno Stato Mondiale. Nel romanzo “1984”, vediamo tre superpotenze chiamate Oceania, Eurasia ed Estasia. Nessun segno che esse un giorno si uniranno. Sono costantemente in guerra tra loro. Almeno, questo è il modo in cui i normali cittadini di Londra, appartenenti alla giurisdizione dell’Oceania, percepiscono la situazione (gli eventi del romanzo si svolgono a Londra). Tra l’Oceania e una qualsiasi delle altre potenze c’è guerra costante, quando una potenza agisce come alleata dell’Oceania, l’altra come avversaria.

È vero, alcuni personaggi del romanzo suppongono che non ci sia davvero guerra alcuna: la guerra è un prodotto della propaganda (del Ministero della Verità) e l’autorità (Partito) mantiene nella società una sensazione di guerra permanente per raggiungere i suoi obiettivi non divulgati. Innanzitutto, il sostenere un tono “patriottico” incrementato tra il popolo: il nemico esterno consolida le masse e distrae dalle proteste interne. Nessuna meraviglia che nel romanzo “1984” hanno luogo regolarmente i “Cinque minuti di odio”. La guerra, come apprendiamo dal romanzo, è anche necessaria per mantenere la domanda inerente alla produzione militare (nello spirito delle idee dell’economista inglese John Keynes). Infine, la guerra è necessaria per giustificare un appello al popolo a “stringere la cintura”. In nessun caso è possibile innalzare lo standard di vita del popolo comune (chiamato “proletari”) nel romanzo, perché ciò può aumentare il proprio livello intellettuale e le persone inizieranno a comprendere le vere intenzioni del Partito (nel romanzo è la personificazione del potere). I proletari, secondo la ferma convinzione del Partito, dovrebbero pensare al pane giorno e notte, senza essere distratti da nient’altro (soprattutto dalla politica).

Oggi vediamo che la globalizzazione è finita. Almeno per il momento. Il mondo è entrato nella fase dell’isolazionismo. Inizialmente, queste sono state le azioni del Presidente Trump, che ha spinto il mondo verso il protezionismo mercantil-economico. E nel 2020, l’isolazionismo è stato aggiunto al protezionismo, alimentato da terribili miti sul coronavirus. Alcuni Stati danno la colpa ad altri per tutti i loro problemi (coronavirus, recessione economica, interferenza nelle elezioni, disordini popolari). Lo scenario di Huxley, come vediamo, si è esaurito. Lo scenario di Orwell ha inizio. Per il momento non ci sono guerre calde, ma le scaramucce verbali degli statisti stanno riscaldando l’atmosfera. Su Internet, vediamo già immagini di battaglie (probabilmente la produzione di Hollywood, ma non sempre si distingue quali sono le riprese in studio e quali sono esterne).

Si rammenta il romanzo dello scrittore americano Larry Beinhart, pubblicato alla fine del XX secolo, “American Hero”. Nel 1997, basato sul romanzo, negli Stati Uniti è stato girato il film “Wag the Dog” (n.d.T.“Sesso & potere” – regista Barry Levinson). Il film, di carattere satirico, mostra come nello studio cinematografico del produttore cinematografico Stanley Motss, per ordine di un certo Konrad Brin, Consigliere del Presidente americano, una guerra “si crea”. Quindi questa guerra teatralizzata viene mostrata a milioni di Americani. L’America crede che si tratti di veri combattimenti, è preoccupata, oltraggiata, spaventata … L’amministrazione presidenziale ne ha bisogno per distrarre il Paese dallo scandalo che è sorto intorno al Presidente (molestie sessuali), che si prepara alle nuove elezioni.

Il cambiamento dei modelli distopici non si limita a un ritorno al mondo policentrico. Il periodo di calma permanenza dell’umanità in uno stato di relativo conforto, alimentato dalle promesse delle autorità che “il domani sarà migliore dell’oggi”, è finito. Ora le autorità non lo promettono e la gente lo ha percepito.Sotto gli occhi di tutti, i metodi del “soft power” cambiano in “hard power”. E questo è il modello di George Orwell; nel suo romanzo “1984” compaiono diverse istituzioni, ma il più importante è il Ministero dell’Amore, dietro la denominazione del quale si celano la Polizia e i Servizi Speciali. Proprio nell’edificio del Ministero ci sono telecamere, interrogatori, torture sofisticate.

I vari mesi permanenza dell’umanità in stato di quarantena hanno dimostrato che, sulla base dell’”hard power”, tutte le persone possono essere messe in prigione. Le camere di detenzione erano le case delle persone stesse. Coloro che non desiderano essere agli arresti domiciliari sono multati e persino trasferiti in prigioni reali. Come sappiamo, nel romanzo “1984”, un importante mezzo di potere del Partito è la “Neolingua”, che sostituisce il vecchio linguaggio abituale. Molte parole sono eufemismi che distorcono il significato delle vecchie parole. Così è apparso l’eufemismo “auto-isolamento volontario” al posto del vecchio, grossolano “arresto domiciliare”.

Le persone, trovandosi in uno stato di comfort, erano così rilassate che hanno iniziato a dimenticarsi dell’esistenza del Grande Fratello. Quest’anno egli ha fatto ricordare di sé, e il promemoria è stato molto percepibile. “Il Grande Fratello ti guarda!” – Tali manifesti sono stati appesi nella Londra di George Orwell. La sorveglianza del Grande Fratello, con il pretesto di combattere COVID-19, ha iniziato a intensificarsi bruscamente sia a Londra, che a New York e in altre città del mondo.

In primo luogo, il “Partito” ha invitato tutti a compiere il loro dovere civile. Nel romanzo “1984”, la delazione prosperava e veniva incentivata. Le persone non si fidavano l’una dell’altra, avevano francamente paura dei vicini e dei colleghi di lavoro, controllavano non solo le loro azioni e parole, ma anche le espressioni facciali. L’attuale coronavirus ha provocato una potente ondata di delazione. Ecco solo un esempio. Il 30 marzo, le autorità neozelandesi hanno imposto la quarantena. A questo proposito, la Polizia locale ha creato un sito Web, sul quale tutti potevano lasciare informazioni sui cittadini che violavano la quarantena. Poche ore dopo l’avvio, il sito ha ricevuto così tante informazioni che si è irrimediabilmente bloccato, ha comunicato il Ministero degli Interni della Nuova Zelanda. “Abbiamo ricevuto 4200 segnalazioni di violazioni. Ciò dimostra che i nostri concittadini vogliono che tutti rispettino la quarantena”, ha dichiarato il Prefetto di Polizia Mike Bush.

In secondo luogo, il monitoraggio esterno dei cittadini è stato rafforzato. Nel romanzo “1984”, gli abitanti di Londra sono circondati dai cosiddetti schermi televisivi. Si tratta di monitor piatti attraverso i quali le notizie e le informazioni “educative” vengono trasmesse senza interruzioni. Allo stesso tempo lavorano come trasmettitori che monitorano ogni movimento di una persona. Inoltre, innumerevoli microfoni nascosti.Oggi, nel 2020, ci sono notizie secondo cui nella stessa Londra, così come in altre capitali del mondo, sono appese decine di migliaia di videocamere. Per che cosa? A quanto pare, per identificare i contagiati da COVID-19. I metodi per questa identificazione sono stati sviluppati prima della pandemia. La Cina ha fatto particolarmente progressi in questa direzione.

Il mondo del tipo 2020 è andato ben oltre il mondo che George Orwell ha descritto nel romanzo “1984”.

Innanzitutto, in fatto di menzogne. Nel mondo della distopia “1984” era il Ministero della Verità a impegnarsi nella disinformazione della popolazione (riscrittura della storia, falsificazione delle statistiche, trasmissione di notizie dai teatri di una guerra inesistente, ecc.). Nel 2020, come si è scoperto, tali ministeri della verità erano presenti in quasi tutti i Paesi del mondo. Hanno intensificato l’atmosfera della paura, trasmettendo evidenti fake sul tema COVID-19.L’argomento è ampio, già parzialmente trattato dai media, che finora non sono stati sottoposti al pieno controllo dei rispettivi ministeri della verità. Ricorderò solo che all’inizio dell’anno, i ministeri della verità della maggior parte dei Paesi del mondo hanno trasmesso una stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in base alla quale la mortalità per “pandemia” sarebbe del 3,2% (rispetto al numero totale di persone contagiate) e in termini assoluti su scala globale la “pandemia”dovrebbe uccidere più di 130 milioni di persone!Quasi il doppio dell’epidemia di influenza spagnola avvenuta un secolo fa. Dati recenti (all’inizio di giugno 2020) mostrano che il tasso medio di mortalità da COVID-19 è dello 0,16% e il limite superiore è dello 0,40% in tre punti caldi del pianeta. Dall’inizio dell’anno, stando [ai dati] di metà giugno) 433.870 persone sono morte nel mondo con una diagnosi da coronavirus, che è circa 10 volte inferiore al numero di decessi per malattia ischemica e 2 volte inferiore rispetto al cancro del polmone e dei bronchi. La mortalità per COVID-19, secondo medici professionisti e onesti, non corrisponde a [quella della] peggiore influenza stagionale. Quindi, i media moderni soddisfano pienamente gli standard del Ministero della Verità del romanzo “1984”.

In secondo luogo, in fatto di controllo sui cittadini. Gran parte di ciò che è disponibile oggi per tale controllo,nel romanzo di George Orwell semplicemente non c’è. I moderni ministeri dell’amore hanno un diverso livello qualitativo di dotazione tecnica. Si tratta, ad esempio, dei telefoni cellulari con applicazioni speciali. Da un lato, essi consentono ai collaboratori del [moderno] ministero dell’amore di tenere traccia dei movimenti del proprietario del telefono e dei suoi contatti. Dall’altro lato, essi segnalano che un soggetto “indesiderato” (ad esempio, contagiato da coronavirus) si avvicina al proprietario del telefono.[Nel romanzo di] George Orwell non si trova nulla di tutto ciò, anche in fatto di microchip, che hanno iniziato a essere imposti come mezzo efficace per combattere COVID-19. Non c’è nulla al riguardo,in fatto di creazione di database unificati per ogni persona (Big Data), ecc. Ad oggi, nella schiera dei soggetti “indesiderati” rientrano gli individui che sono risultati positivi al test COVID-19. Un domani, nella categoria degli “indesiderati” potranno rientrare coloro, i quali che si discostano dalla linea del “Partito” o che non dimostrano il dovuto amore verso il Grande Fratello.

Gli attuali edificatori del “nuovo mondo” stanno costruendo un modello di società totalitaria che supera quello descritto da Orwell nel romanzo “1984”, sia in fatto di menzogne, sia in fatto di creazione di mezzi tecnici per controllare una persona. Presto, probabilmente, il mondo raggiungerà e supererà la distopia di Orwell, anche secondo un parametro come l’atmosfera di paura, di sfiducia reciproca, di odio …

 

Fonte: https://www.fondsk.ru/

Linkhttps://www.fondsk.ru/news/2020/06/16/globalnyj-razvorot-ot-divnogo-novogo-mira-k-totalitarnomu-obschestvu-1984-51138.html

 

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da NICKAL88