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Localizzazione come antidoto alla globalizzazione e al colasso climatico

di Gloria Germani - 08/10/2023

Localizzazione come antidoto alla globalizzazione e al colasso climatico

Fonte: Gloria Germani

Localfutures.org/ Economics of Happiness è un organizzazione no profit non governativa
pioniere nel movimento della localizzazione, cioè nel riportare;economia a casa, nelle
realtà locali vicine a noi. Per oltre 4 decenni si e impegnata ad aumentare la
consapevolezza sulle cause reali della crisi ecologica, sociale ed esistenziale. La
fondatrice, Helena Norberg Hodge, vincitrice del Premio Nobel Alternativo nel 1986 e del
Goi Peace Award nel 2012, ha iniziato il suo lavoro nella regione himalayana del Ladack,
per poi estenderlo anche in Nepal e Bhutan, per contrastare le immagini idealizzate della
cultura consumistica moderna che hanno invaso questi paesi negli ultimi 20-30 anni. Oggi
Local Futures ha uffici in US, UK, Messico, India e Australia, mentre i libri, i film di Helena
oltre a molti materiali sono stati tradotti in oltre 40 lingue. L obiettivo di base è riportare l’
economia a livello locale mentre le istituzioni ci spingono continuamente verso la
globalizzazione. I governi sia di destra che di sinistra sono schiavi di teorie economiche
basate sulla Crescita attraverso il commercio globale. Per loro "Progresso" significa
espansione tecnologica e mercificata, mentre "Libero commercio" significa libertà per
aziende e banche internazionali. Questo punto rappresenta un contributo importante di
Helena Norberg Hodge nel dibattito sulla Decrescita. La Hodge infatti critica i trattati di
deregolamentazione che si sono susseguiti soprattutto dal 1990 e che hanno abbattuto le
barriere doganali dei singoli stati, che proteggevano la terra e i bisogni autentici degli
uomini. Essi hanno dato sempre più potere alle multinazionali, alle banche, a discapito
delle economie su piccola scala poco impattanti dal punto di vista ecologico. Tali trattati
includono perfino il ISDS (Investor-State –Dispute- Settlement) che da il diritto alle
multinazionali di fare causa agli stati se le loro leggi ambientali o sociali danneggiano i loro
profitti. Di fatto, come ampliamente documentato, gli Stati importano ed esportano - non
bene mancanti - bensì al contrario le stesse quantità di identici prodotti.. Nel 2021 l’Uk
importava 200 milioni di sterline di burro e ne esportava altrettanti. Gli USA importano
carne bovina per 1 milione e mezzo di tonnellate e ne esportano per 1,5 tonnellate. La
frutta dall’ Argentina è impacchettata in Tailandia e venduta in USA. L’UK manda il pesce
in Tailandia per essere lavorato prima di venderlo in UK. Questo commercio pazzo (Insane
trade) è uno delle cause chiave della crisi climatica, sebbene sia passato sotto silenzio.
L’unica ragione alla base di queste pratiche commerciali è il profitto delle multinazionali e
dunque il mito della crescita illimitata che si è dimostrato impossibile. Local futures lancia
5 R simili alle 8 R di Serge Latouche. 1.RICONNETTERSI trova un piccolo gruppo di
persone con mentalità simile al tuo. Cambia l’ io con il noi. 2. RIPENSARE insieme
ripensate profondamente le assunzioni dietro a idee come progresso, ricchezza, felicità,
natura umana. Abbiate cura di ripensare il futuro. 3.RESISTERE forse la resistenza più
importante e quella di unirsi al coro di voci che dicono NO all’economia globale.
4.RINNOVARE ricostruisci le fondamenta della comunità, restaura le relazioni
intergenerazionali, proteggi le risorse per le necessità primarie, sostieni i mercati locali, le
piccole aziende, la democrazia su scala umana. 5. RIGIOIRE. Riscopri la meraviglia e la
bellezza della vita, sperimenta il senso di unità. Riscopri la gioia delle culture
tradizionali:canta, balla, cucina, fai artigianato, fai musica insieme.
Al Summit Planet Local tenuto a Bristol (UK) dal 29 settembre al 1 ottobre hanno
partecipato oltre 100 relatori da 52 nazioni, con tutti i continenti rappresentati. Tra gli
autori più significativi, oltre alla famosa Vandana Shiva che ha richiamato anche la Carta
della East Indian Company come primo esempio di Deregolamentazione e di
estrattivismo, ricordiamo Satish Kumar, attivista gandhiano e direttore della prestigiosa
rivista Resurgence-The Ecologist che ha parlato della differenza filosofica tra globale e
locale. Il primo vede la natura come risorsa mentre il secondo vede la natura come origine
della vita; pertanto lavoro umano e natura non sono strumenti per la crescita economica
ma vanno rispettati nella loro integrità e dignità. Il locale favorisce la biodiversità che è un
fattore centrale dell’evoluzione mentre il globale favorisce l’omologazione, distruggendo
ogni diversità, anche culturale. “Questa è un economia di morte non un’economia della
vita”, ha concluso Satish. Un intervento molto acuto e centrale è stato quello del neuro-
psichiatra  Iain McGilchrist, che ha parlato della “Mente Divisa e la nascita del Mondo
Occidentale”. Attraverso i suoi lavori e il celebre The Master and Its Emissary ha chiarito
come l’emisfero sinistro, adibito al prendere,al ghermire, al pensiero astratto e calcolante,
meccanico e numerico, ha preso il sopravvento sull’ emisfero destro, quello “femminile”,
adibito alla intuizione, alla cura, alla sensibilità affettiva. Tale sbilanciamento sta alla
base della visione materialista del mondo occidentale moderno e quindi l’unica via di
uscita alle nostre numerose crisi sta in un cambiamento radicato nella mente:
recuperare sempre di più la parte femminile, di ascolto, di cura, di capacità di relazione.
Tutto è infatti relazione, niente è indipendente, e l’isolamento è un astrazione e non la
norma. La bontà, la bellezza, l’amore non sono misurabili. Capire la copresenza degli
opposti, la presenza del dolore, della complessità, è stato fondamentale per tutte le
culture, mentre l’Occidente l’ha ignorato e lo fa sempre di più nell’assoluta arroganza di
perseguire solo il piacere o il positivo. Oggi il dominio delle tecnologie digitali, della Ai, è la
prova che l’emisfero sinistro ha preso pericolosamente il sopravvento su quello destro.
Un’altra autrice, Darcia Narvaez (US) integrando antropologia, neuroscienze, psicologia
dello sviluppo infantile,.ha sottolineato la centralità di un lungo rapporto affettivo con i
bambini per creare una società sana, ricca di benessere cooperativo, di intelligenza socio
morale. Nel 95% della nostra storia, abbiamo tenuto in alta considerazione la condivisione
e la cooperazione. Cosa è successo da quando la competizione e l’individualismo hanno
preso il sopravvento? Una risposta decisiva a questa domanda è stata data da John
Perkins ( US) celebre autore del best seller internazione Le confessioni di un
sicario economico, che dopo il suo risveglio, si è fatto portavoce delle culture
indigene che sono sopravissute per millenni. John afferma che quella attuale è
un Economia Cieca. Zac Goldsmith (Uk), già Ministro dell’ambiente nel
governo Johnson (2019-22), ha sostenuto con forza che siamo in una fase
ipercritica: 1/10 delle specie viventi si sta estinguendo ogni anno. Nei 10 anni a
venire dobbiamo ripensare ecologia, educazione, natura. Il ruolo della politica
è fondamentale perché i Trattati Commerciali sono fatti dai governi e
attualmente sussidi pubblici giganteschi vanno nella direzione completamente
opposta a quella oggi necessaria. Camila Moreno ricercatrice della Federal
Rural University of Rio de Janeiro, che segue le Cop sul clima dal 2008,
lancia un grido di allarme verso i Carbon Credit, una soluzione assurda e
fallace ( frutto dell’emisfero sinistro) che immette il neoliberalismo dentro la
natura. E’una visione estremamente riduttiva e la scienza è schiava ( o artefice)
di questo processo. Smarth cities, Cashless, Digital Identity sono tutti esempi di
questo delirio digitale iper-razionale . Abbandonata la fede cristiana, l’Occidente
ha abbracciato acriticamente la fede nella tecnologia, conservandone la
stessa fede nel tempo lineare ( che altre culture non avevano) e trascinando
con se l’intero globo. La critica radicale delle soluzioni tecnologiche e
meccanicistiche è condivisa anche dalla giornalista Mika Tsutsumi, celebre
in Giappone per l’. acuta critica del modello di “ crescita” americano, che ha
parlato di “Data monopoly in the World (2022) e ei suoi effetti negativi non solo
sul sociale ma anche nella psiche e nella personalità delle persone. Helena
Norberg Horge in una delle assemblee plenarie, ha parlato in maniera toccante
del suo centro: la sua profonda esperienza in Ladack,nel 1975, che le ha fatto
percepire una maniera molto più genuina di vivere, che non ha paura nemmeno
della morte. Quando tornò nella sua nativa Svezia degli anni 80, all’apogeo
dello sviluppo economico, con tutte le cose create industrialmente, vide gente
sola, con depressione, alcolismo, alti tassi di suicidi. Da lì è nato il suo
impegno per ribaltare la narrazione dominante del cosiddetto Progresso. I
nostri bambini oggi sono costruiti da un “Armata di Algoritmi” e noi dobbiamo
contrastare al massimo questa tendenza. Un altro punto centrale offerto da
Helena al dibattito sulla Decrescita è che dobbiamo realizzare che non ci sono i
cattivi, i malvagi ( quelli del WEF, per esempio) ma piuttosto tutti sono vittime
di una visione cieca e falsa che impregna le istituzioni, le università, le leggi
moderne, i governi sia di destra che di sinistra.
Un secondo punto chiarificatore che Helena lancia verso i tanti gruppi new age
è che non si può credere che tutto dipenda dal mondo interiore,dallo spirituale.
Al contrario l’interiore va sempre insieme al collettivo, con la dimensione
culturale di un popolo ( oggi duramente annichilita dal pensiero unico del
sistema tecnologico-scientifico-industriale)
La conclusione di queste 4 giornate dense di stimoli a Bristol può essere condensata
che dobbiamo riappropriarci della fondamentale missione della cultura e renderci conto
che la dittatura dell’emisfero sinistro ha prodotto 1. Il colonialismo; 2.
L’industrializzazione-globalizzazione; 3. La digitalizzazione. Per salvare l’ecosfera, e la
nostra personale sussistenza in questo mondo bellissimo, abbiamo bisogno di invertire
radicalmente questo strada erronea.
(https://planet-local-summit.localfutures.org/)