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Poniamo che...

di Lorenzo Parolin - 12/12/2016

Poniamo che...

Fonte: Lorenzo Parolin

 

— Poniamo che una minoranza di persone di estrazione sociale elevata ritenga di dover soggiogare delle masse semi animalesche, per impedire loro di farsi del male e di mettere a soqquadro il Sistema; tu, che di mestiere fai il consulente, ce l’avresti una buona strategia da suggerire?

— Certo; data la sproporzione numerica tra i tutori dell’ordine e i personaggi da tutelare, consiglierei ai primi (i notabili) di giocare d’astuzia. Vista la “nobiltà” dei loro intenti, il fine giustifica i mezzi! Te la immagini altrimenti una massa di selvaggi senza una guida autorevole? Sarebbe un’accozzaglia di belve feroci!

Ora, affinché poche persone riescano a controllarne tante, occorre che le poche siano scaltre e bene organizzate, e che le tante vengano indebolite e tenute sparpagliate.

Se fossi un membro della minoranza illuminata troverei utile formare squadre strutturate gerarchicamente in modo da agire con unicità di intenti e con efficienza; inoltre, trattandosi di poche persone che devono programmare una certa violenza fisica e psicologica su delle grandi masse, le riunioni, le decisioni e le azioni le farei avvenire in gran segreto; se venisse a galla la verità si scatenerebbe un pandemonio. Ecco il perché delle società segrete: il popolo non deve sapere la sorte che lo attende. I torelli focosi vanno castrati psicologicamente ed economicamente. Diventano così dei buoi mansueti che si lasciano aggiogare all’aratro, dimentichi della sorte subita.

— Domanda: i “nobiluomini” che si dedicano al bene del Sistema, hanno il diritto di farsi da esso mantenere?

— Certamente sì: chi altare serve, di altare vive, recita un antico adagio; e per governare bene, le risorse di cui disporre devono essere pure abbondanti. Ovviamente reperite tra i governati.

Le tecniche da adottare per raggiungere con poca fatica gli scopi suaccennati, sono molte. Converrà passarle in rassegna.

 

Strategia N°1. Gestire una rete di centri mungitura/tosatura capaci di far confluire una marea di ricchezza nelle tasche delle oligarchie. Esemplificando:

  • Emettere moneta di carta a vuoto (senza garanzie), e metterla in circolazione acquistando beni reali che diventano di proprietà degli stampatori.
  • Esaltare il risparmio altrui e usarlo a proprio vantaggio. Ogni Euro depositato nelle banche dai privati consente ad esse di fare prestiti (mutui, leasing e altre trovate geniali conosciute come “derivati”) per 100€ (giocando allo scoperto) e di incassare i relativi interessi.
  • Diventare padroni di grosse imprese industriali e commerciali e far lavorare i dipendenti per un tozzo di pane. Il capitale mette i popoli alla ruota e li fa correre come criceti. Così fiaccati avranno pochi grilli per la testa e la polpa finirà nelle tasche giuste.
  • Far aumentare la produttività pro capite dei lavoratori puntando solo in parte sullo sviluppo tecnologico e sulla meccanizzazione, il resto deve venire da un aumentato ritmo dei lavoratori. Così si distribuisce loro un contentino (salario di produttività) continuando ad aumentare le entrate delle élite.
  • Diventare padroni di immobili civili e industriali e affittarli a prezzi redditizi per vivere di rendita.
  • Gestire le fonti di energia e di materie prime in regime di monopolio (petrolio, metalli, legno, cereali, gomma, acqua, carbone, gas … e trarne profitti copiosi. Ogni distributore di benzina diventa un canale che convoglia denari nelle tasche abilitate ad incassarli.
  • Speculare sulle quotazioni di borsa avendo la capacità finanziaria di farne muovere l’indice a programma.
  • Stimolare la gente a contrarre assicurazioni, ad acquistare numerosi farmaci, ad appassionarsi ai giochi d’azzardo, a telefonare per ogni sciocchezza ecc. e trarne copiosi profitti.
  • Stremare la gente con l’imposizione di forti tasse.

 

Strategia N°2. Soffiare sulle passioni e sui vizi e poi organizzare la soddisfazione dei desideri delle persone eccitate. Per questa via si ottengono tre risultati: i risparmi subiscono un saccheggio, l’attenzione viene stabilmente tenuta concentrata su cose di poco conto, e le teste, venendo a contatto con cose vane e nocive, subiscono un deterioramento. Ben pasciute di inutilità e di immondezza, le masse diventano docili, sonnacchiose, intossicate e squattrinate. Il motto è: dare qualcosa che piaccia con lo scopo di togliere vitalità e disperdere energia. Esemplificando:

  • A chi piace il cibo, ingozzarlo con ogni leccornia solida e liquida.
  • A chi piace il sesso, mettergli a disposizione le prostitute, i travestiti, la pornografia, gli incontri galanti a mezzo internet, elogiare la trasgressione, incitare ad osare …
  • A chi piace divertirsi ecco pronti centri turistici e sportivi per tutti i gusti, inoltre giochi elettronici brucia cervello a bizzeffe.
  • A chi è guardone ecco pronte tivù piene di calcio, di formula uno, di gossip, di filmetti lacrimevoli, di grandi fratelli, di quiz a premi e di altre cretinate.
  • A chi piace ascoltare ecco una produzione di musica 24 su 24 per tutti i gusti.
  • A chi piace leggere ecco giornali, riviste illustrate e libri leggeri (spazzatura) in quantità industriali, e fumetti, e parole incrociate ...
  • Chi ama il collezionismo non ha che l’imbarazzo della scelta.
  • A chi piace la droga ecco fumo, alcool, pastiglie e polvere a portata di mano.
  • A chi piace fantasticare ecco pronta una realtà completamente virtuale (da sogno) srotolata continuamente sugli schermi. Si parla apertamente di fiction, che significa finzione.
  • E se i bisogni reali non bastano a dissanguare i risparmi, ecco creati dei bisogni artificiali: vestiti alla moda, moltiplicazione delle occasioni in cui fare regali (festività), prodotti di bellezza per rendersi civette, cure dimagranti ...
  • Far indebitare le nazioni dando i soldi ai loro leader imprudenti e corrotti per poi incassare interessi usurari e, in caso di insolvenza, appropriarsi a prezzi da saldi delle ricchezze nazionali. Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale sono organismi studiati ufficialmente per soccorrere gli stati; in realtà servono per metterli in difficoltà, per indebolirli e poi mungerli.

 

Strategia N°3: Indebolire le relazioni personali, distruggere la coesione sociale e far trionfare l’individualità, affinché le persone isolate (distanziate) dal proprio prossimo, come gli atomi di un gas surriscaldato, si sentano impotenti ad opporre resistenza ai cambiamenti. Esemplificando:

  • Il vicino di casa può anche restare uno sconosciuto. Le recinzioni e i cancelli devono isolarci da lui.
  • Il ragazzino deve giocare da solo con la play station.
  • Le aree comuni possono essere ridotte al minimo.
  • Le feste paesane e le occasioni di ritrovo in società rubano troppo tempo prezioso.
  • La privacy è sacra.
  • I piani urbanistici consentono di ammassare le persone come fossero conigli. I topi, in gabbie strette, si mangiano tra loro.
  • Si favoriscono gli incontri frivoli, si scoraggiano quelli educativi.
  • Si fomentano le diatribe locali e nazionali fino a far scoppiare faide e guerre, così da tener occupata la gente nella lotta e favorire i venditori di armi. Per essi, la pace non sarebbe un buon affare.

 

Strategia N°4: Spegnere la reattività del popolo servendosi dei mass media. Gli studiosi di comportamento umano hanno constatato che creando nelle masse stati d’ansia, di insicurezza, di stress e di paura, le personalità individuali collassano e regrediscono allo stadio infantile. Queste larve di uomini diventano altamente manovrabili.

Sono nate così centrali specializzate nel lavaggio di massa dei cervelli, formate da migliaia di psichiatri, psicologi, scrittori, sondaggisti, giornalisti e ideatori di messaggi mediatici. È una vera e propria macchina da guerra asservita agli interessi delle oligarchie dominanti, le quali hanno estremo bisogno di avere le masse pendenti dalle loro labbra. Così le coscienze si addormentano e il Sistema liberal–capitalista affama il popolo.

La macchina del potere lavora come un tritacarne e imprigiona tutti in una realtà virtuale senza contatto con la realtà vera. Esemplificando:

  • Ti sei mai chiesto perché gli Italiani non si sentono, non urlano, non scendono in piazza e sembrano addormentati? Qualcuno sbraita, pochi altri manifestano, ma la maggioranza è ferma davanti alla tivù a rimbambire. Il popolo è disorientato, stordito, spaventato, rassegnato. È il risultato dei bollettini di guerra che le tivù emettono in continuazione: stupri, rapine, omicidi, allarmi maltempo, aviaria, mucca pazza, scandali, ingiustizie impunite, errori sanitari, asteroide che si avvicina pericolosamente alla terra, mafia, camorra, incidenti stradali, stragi provocate da pazzi, terrorismo, corruzione, evasione fiscale, treni che deragliano, aerei che spariscono, tornado che devastano, inquinamenti che provocano malattie, inflazione che sale, disoccupazione, povertà, incendi, esplosioni, crolli, tsunami, terremoti. Dopo tutti questi allarmi, qualsiasi altra azione vessatoria operata dai manovratori di Sistema, che in altri tempi desterebbe sdegno e reazione violenta, passa pressoché inosservata.
  • La ripetitività e l’insistenza dei messaggi mediatici sono parte del gioco. Più batti il chiodo più si pianta in testa.
  • Fare in modo che l’opinione pubblica coincida con quella pubblicata: tutti pensano quello che dice la tivù.

 

Strategia N°5: Dare le informazioni in modo che il popolo non possa dire di non averle, ma non riesca ad utilizzarle a dovere. Esemplificando:

  • Notizie scarne sparare a raffica come sventagliate di mitra che perforano, straziano e passano oltre senza lasciarsi valutare.
  • Sottotitoli che scorrono mentre altre notizie vengono lanciate: le une sono di distrazione alle altre.
  • Facce serie (quasi minacciose) con mimica marcata e cadenza martellante che leggono i telegiornali. Questi annunciatori sono accuratamente selezionati per calamitare l’attenzione degli ascoltatori; sembra che dalla loro bocca stiano sempre per spuntare delle rivelazioni di vitale importanza.
  • Le informazioni in materia finanziaria sono volutamente fatte apparire difficili. La complessità è un ottimo deterrente per chi si proponesse di capire qualcosa dei meccanismi socialmente paralizzanti come la moneta, l’inflazione, il prestito …
  • Istruzione per tutti sì, ma scadente. Essa deve essere di tipo meccanico e bloccare lo spirito critico. Non deve produrre teste indipendenti.
  • La sanità pubblica deve essere di basso livello e piena di incertezze per tenere la gente in angoscia ed orientarla verso quella privata.
  • La giustizia non deve funzionare perché il clima di incertezza e di insicurezza giova ai manovratori.

 

Strategia N°6: Lasciare che accada (anzi favorire) quello che fa comodo e stroncare sul nascere ciò che dà fastidio. Di fronte ad un evento la domanda a cui rispondono le élite non è se sia bene o male, bensì se convenga loro o meno. Esemplificando:

  • Favorire le religioni quando incitano i fedeli a stare umili e sottomessi. Distruggerle metodicamente favorendo la corruzione delle loro gerarchie quando siano di ostacolo. Pagare bene i giornalisti che cantano a soggetto, finanziare i politici sia di destra che di sinistra per renderseli amici.
  • Tollerare e finanziare gli atti terroristici. Se la confusione non c’è, a volte va creata.
  • Disinformare enfatizzando certe notizie e minimizzandone altre.
  • Usare due pesi e due misure: dipingere a tinte fosche ciò che viene fatto dalla parte politica avversa e scagionare la propria.
  • Favorire la formazione di governi mediocri: più sono deboli più facile è manovrarli.

 

Strategia N°7: Cambiare tutto affinché nulla cambi. Esemplificando:

  • Dare l’impressione del rinnovamento, di un rimescolamento delle poltrone, avendo però ogni volta cura di prendere posti se possibile ancora migliori dei precedenti, per calpestare di più i deboli.

 

Strategia N°8: Pluralità dell’informazione. Dare alla vittima l’impressione di scegliere liberamente tra numerose opzioni, mentre si tratta di scelte guidate! Esemplificando:

  • Creare delle auto concorrenze per non destare sospetti di monopolio. Chi è padrone incontrastato di un qualche settore crea dei marchi tra loro concorrenti con tanto di pubblicità aggressiva. Ma che tu scelga un prodotto piuttosto che un altro fai confluire i tuoi soldi sempre nelle medesime tasche.
  • Finanziare contemporaneamente destra, sinistra e centro. Chiunque vinca saranno sempre i soliti a vincere. La democrazia è un enorme teatro gestito ad altissimo livello da uomini che in buona parte non si danno a conoscere. È una struttura mitica che serve a tenere le masse sedute tranquille sulle seggiole in platea, intente ad applaudire o fischiare lo spettacolo. Sulla scena si muovono degli attori umani che in parte sono però mossi dall’alto come marionette. Già gli attori hanno una loro parte da recitare, in più ubbidiscono ai fili dei manovratori fuori scena. Figuriamoci se possono esaudire i desideri di ciascuno spettatore. La bravura dei teatranti sta nel fingere di ascoltare il pubblico e nell’inscenare un bello spettacolo per ricevere gli applausi ed incassare il biglietto. Gli uomini sul palco sono i politici, i burocrati, i sindacalisti, gli imprenditori medio-piccoli, i professionisti, i giornalisti, i magistrati (la classe dirigente in genere). I tirafili che dirigono i giochi dall’alto stanno dentro le grandi banche, le grandi multinazionali, ai vertici delle organizzazioni militari del pianeta, tra gli alti gradi delle società segrete di tipo massonico nonché tra i capi di correnti religiose più o meno ortodosse. Il destino delle masse viene creato e distrutto da dietro le quinte, mentre il popolo sogna di poter interagire con gli attori per mezzo di una matita copiativa (usata per votare) o di punirli rifiutando di utilizzarla: poveri illusi!

 

Strategia N°9: Distrarre! Finché si mostrano le cose piacevoli, quelle sgradevoli passano inosservate. Di più: ingannare! Dare informazioni false facendole credere vere. Indorare la pillola! Ci sono obiettivi militari, politici, economici, fiscali e sociali che in condizioni normali il popolo non digerirebbe mai. Opportunamente trattate, invece, passano. Esemplificando:

  • Al Qaeda ed ISIS sono combattute in pubblico ma finanziate di nascosto per scopi inconfessabili.
  • I soldati morti in missione vengono commemorati come eroi, ma usati tranquillamente come carne da macello.
  • La tortura dei prigionieri è condannata in pubblico, ma incitata sul campo.
  • Molti diritti sono dichiarati alla luce ma negati/traditi nei fatti.
  • Le oligarchie ingannano anche i politici (o li tengono all’oscuro) perché siano più spontanei a recitare la parte desiderata.
  • Quando vogliono farti fare un passo che non ti va di fare, creano le condizioni perché tu chieda che sia fatto.
  • La politica occulta determina la politica parallela palese. In pubblico si sostiene una tesi mentre di nascosto se ne realizza un’altra.
  • L’immigrazione clandestina è fatta passare come buonismo, mentre serve per ricattare i nostri lavoratori.

 

Strategia N°10: Creare degli indignati e usarli come bombe umane contro i nemici che non si vogliono abbattere per via diretta. L’indignato è un’arma perfettamente rispondente agli stimoli dei provocatori ed è una grande vittoria della guerra psicologica.

 

Strategia N°11: Contenere il numero degli alti papaveri per non dover dividere gli utili con troppe persone. Si tratta di tenere lontano i nuovi rampanti dalla spartizione del banchetto mondiale. A livello sotterraneo c’è una guerra totale delle grandi potenze e dei grandi gruppi per il dominio e l’asservimento delle nazioni e delle masse. Gli Americani fanno la parte del leone.

 

— Grazie della lezione, credo di aver capito. Dai discorsi che fai devi essere un personaggio senza scrupoli, anzi, un bel figlio di puttana!

— No, ti sbagli; sono semplicemente il Diavolo!

Demonio. Ecco pronunciata la parola fatidica di fronte alla quale il lettore chiude rumorosamente il libro, e con aria stizzita sibila: “Il demonio non esiste!”

Una volta ancora il Male ha raggiunto il suo scopo: ha fatto richiudere gli occhi a chi li stava timidamente aprendo.

Come si sarà capito, alla base di questa ideologia non c’è l’uguaglianza e la democrazia, ma la superiorità di pochi che si ritengono degli eletti e il disprezzo per la gente comune che non si esita a tenere con la forza, con la furbizia, con la finzione e anche con l’inganno. Le si costruisce addosso una realtà volutamente deformata, si favorisce la corruzione morale, la disgregazione famigliare e la disintegrazione sociale. Così, il popolo sarà docile a qualunque comando.

La soluzione, caro amico, dipende da te!

- Rivoluziona te stesso sviluppandoti mentalmente e liberandoti dalla schiavitù psicologica.

- Smettila di essere individualista, aggregati piegandoti un po’ alle visioni altrui. Se non accetti compromessi resti un presuntuoso isolato: un mona!

- Spegni la tivù: dà solo informazioni filtrate, addomesticate, gonfiate, inventate o diffonde programmi soporiferi, alienanti e brucia cervello.

- Usa il sistema politico fondato sulla democrazia (sul voto) per imporre la limitazione dei grandi capitali. Le società segrete e le élite finanziarie si formano perché ai ricchi è concesso di accumulare capitali smisurati anche senza mai lavorare produttivamente. Se la maggioranza depredata reagisse, le cose si raddrizzerebbero da sole.

- Prendi coscienza che non sono i poveri a dipendere dai ricchi, ma i ricchi ad aver bisogno del lavoro dei poveri. Se non ti fai manovrare indebolisci i manovratori.

È rimasto forse un lembo della realtà non sfruttato dal Male per sottomettere l’umanità?

No, dove al 30% dove al 60% e dove al 90% il Maligno e i suoi seguaci hanno colonizzato tutti i campi, perciò non ci si può fidare di niente e di nessuno, è tutto manipolato e quindi è tutto da prendere con le pinze: un bel rompicapo! Tuttavia, nessun timore. Se il Maligno è grande, il Benigno lo surclassa alla grande; basta mettersi sotto la sua protezione.

 

 

[rif. www.lorenzoparolin.it L8/244]