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Notizie dall'Iraq occupato

di autori vari - 01/05/2007

In balia dei venti...
Layla Anwar - An Arab Woman Blues, traduzione di Adelina Bottero
...Avete mai cercato disperatamente qualcuno che vi aiutasse, senza trovare nessuno? Avete viaggiato a piedi per miglia e miglia, smarrendo la strada, vagando e pensando tra voi "deve essere questa la rotta"… un tragitto che sembrava lineare, ma in realtà non era altro che una via senza uscita? Deambulando intorno a voi stessi, avete qualche volta accarezzato la porta di una casa che somigliava tanto alla vostra? Vi hanno mai sbattuto la porta in faccia? Avete mai oltrepassato cartelli di divieto d’accesso? Vi hanno mai fatto sentire solamente di peso? Ingombranti? Indesiderati? Rifiutati? Disprezzati? O, al massimo, pietosamente tollerati? Vi siete mai sentiti come un mendicante, pur serbando dentro di voi tutti i tesori del mondo? Avete mai supplicato una convalida, un riconoscimento, una voce in prestito, una mano su cui poter contare? Siete mai stati classificati, etichettati, incasellati, marchiati con numeri di serie? Avete mai odiato voi stessi durante questo procedimento? Questo processo in cui diventi una non persona, un non essere, un non cittadino del nulla? No? Allora, consideratevi molto fortunati. Disgraziatamente, i due milioni di iracheni e centinaia di palestinesi in esodo, in esilio, non condividono la vostra buona sorte. Aggiungetevi altri due milioni di sfollati interni che vivono in tende, rifugiati nel proprio paese. Un paese che né li vuole, né li tollera più. La maggior parte è fuggi ta a causa della violenza settaria, molti d! i loro h anno subito il calvario della tortura, la maggioranza per mano dell'esercito del Mahdi di Muqtada al Sadr e degli altri squadroni della morte legati al governo fantoccio iracheno...

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Il grande muro della segregazione
Riverbend, Bagdad burning
…E’ il muro che sta costruendo l’attuale governo irakeno (sotto la guida e gli auspici degli americani). E’ un muro avente lo scopo di separare e isolare quella che viene considerata la più grande zona "sunnita" di Baghdad. Alla faccia di chi dice che gli americani non stanno costruendo nulla. Secondo i progetti elaborati dagli americani e dai loro fantocci irakeni, dovrebbe servire a "proteggere" il quartiere di A’adhamiya, una zona mercantile/residenziale che l ’attuale governo irakeno e i suoi squadroni della morte non sono riusciti a liberare dai sunniti. Il muro, ovviamente, non proteggerà nessuno. A volte mi chiedo se è così che abbiano avuto inizio i campi di concentramento in Europa. Forse un giorno il governo nazista ha detto: "Guardate! Stiamo costruendo questo muro per proteggere gli ebrei. Sarà difficile per chiunque entrare nella loro zona protetta per fargli del male". Già, il problema è che è anche difficile uscire. Il muro è l’ultimo arrivato tra i tentativi di spaccare a metà la società irakena. A quanto pare, promuovere e sostenere la guerra civile non è stato sufficiente....

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Immagini da Baghdad
Zeyad, Healing Iraq
Recenti immagini dal quartiere al-Karkh [riva ovest di Baghdad, a prevalenza sunnita. Altre strade deserte , negozi chiusi, vicoli barricati, veicoli bruciati, angoli infestati dall'immondizia e un fortuito cadavere colpito alla testa ..

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LA GUERRA DELLE PAROLE
MICHAEL CARMICHAEL, traduzione italiana Comedonchisciotte.org
Con la precisione militare di un ingranaggio d'orologio, gli statunitensi sono diventati le vittime incoscienti dei loro stessi guerrieri dell'informazione. Gli effetti accecanti di questa arma da guerra lasciano i cittadini disorientati dal deliberato mascheramento dei fatti. Mentre le spinte propagandistiche USA sono presumibilmente concepite per fuorviare i nemici, troppo spesso esse tornano indietro, per affondare le loro radici mort ali nel profondo della psiche statunitense. Con Donald Rumsfeld, le campagne di comunicazione strategica, basate sulle teorie delle "vecchie notizie" (notizie fuori moda che hanno fatto il loro tempo), hanno portato alla distruzione dell'autorità morale degli Stati Uniti. A causa delle crescenti inquietudini espresse da alti personaggi militari, qualche tentativo è stato fatto per moderare gli abusi di propaganda, ma è già troppo tardi – dei danni sono stati fatti alla posizione degli USA nel mondo. Peggio, la distruzione della credibilità statunitense è il risultato diretto delle politiche di Bush-Cheney della Casa Bianca e della loro amministrazione neo-conservatrice. Durante la prima fase dell'invasione dell'Iraq, il Pentagono di Rumsfeld ha lanciato un campagna di disinformazione sotto forma di reazione a catena di false storie....

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Le forze di occupazione americane hanno occupato l'ospedale di Al-Numaan
Iraqi League
Dopo che un convoglio dell'americano è stato attacato in Ahdamiya, le forze di occupazione aiutate dall'esercito fantoccio iracheno hanno occupato l'unico ospedale funzionante nel distretto di Al-Ahdamiya e hanno arrestato tutti coloro che si erano recati all'ospedale per trattamenti medici. Hanno inoltre arrestato indiscriminatamente 20 giovani dalla zona, dicendo ai residenti a che presto sarebbero stati giustiziati nella via Mag hrib...

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Notizie dall'Iraq occupato - 30 aprile 2007
Agenzie
* Iraq: uccisi quattro soldati Usa

* Iraq, oltre 100 soldati Usa uccisi nel mese di aprile

* Iraq, oltre 20 morti in attentato suicida a un funerale<

* Iraq, soldato GB condannato per abusi sui detenuti

* Sfiduciato governatore Bassora, stampa araba

* Iraq, coalizione sunnita potrebbe ritirarsi da governo, al Jazira

* Iraq: generale dell'esercito ucciso in agguato a Bagdad

* Ramadi: esplode camion,morti e feriti

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GUERRA E INFORMAZIONE
Bandiera nera all'Iraq

Articolo 21
Divergono solo per una questione numerica i rapporti stilati, rispettivamente, da Rsf international e CPJ, in merito alla situazione della stampa in Iraq. Il paese, a distanza di quasi 4 anni dall’inizio del conflitto si è conquistato, senza ombra di dubbio, la bandiera nera per il maggior numero di giornalisti uccisi in un contesto bellico. Secondo RSF, ad oggi, si contano 167, tra professionisti dell’informazione e collaboratori, morti nelle circostanz e più varie, 12 prigionieri, 2 scomparsi. Per CPJ, invece, il computo si abbassa a 137, di cui 100 professionisti. Secondo il Segretario generale della federazione internazionale della stampa, Robert White, negli ultimi tre anni ammonta a 120 il numero di giornalisti iracheni morti. Il Tribunale di Bruxelles, invece, riporta numeri ancora più consistenti, sarebbero 191 professionisti dell’informazione di nazionalità irachena assassinati finora. Il dato più allarmante lo riporta, invece, la PEC (Press Emblem Campaign) associazione indipendente di giornalisti, con sede a Ginevra: per la suddetta, i giornalisti morti in Iraq, sarebbero 220...

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Afghanistan, infuria la guerra
Bombardamenti nella provincia di Herat. Nuova offensiva nel sud. Proteste per le vittime civili

Enrico Piovesana, PeaceReporter
...Nel fine settimana l’aviazione Nato ha martellato senza sosta (ieri per 14 ore consecutive) la Valle di Zerkoh, nel distretto di Shindad, provincia di Herat, uccidendo almeno 136 "talebani". Che forse tali non erano, visto che questa mattina centinaia di persone sono scese in piazza urlando "Morte all’America!" e denunciando l’uccisione di molti ssimi civili. Il comando Usa ha negato che vi siano state vittime civili. Il comandante distrettuale della polizia, generale Gul Agha, ha parlato di "un gran numero di morti" e ha protestato contro le forze Usa, che avrebbero infromato le autorità afgane e i vertici Isaf a cose già fatte. Stessa protesta, stessa rabbia, stessi slogan ieri a Jalalabad, dove in mattinata almeno sei civili, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi in un attacco delle truppe Usa contro un villaggio in cui, secondo le forze statunitensi, si nascondeva una cellula di kamikaze talebani...

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Daniel Pipes e l'Opzione spiacevole
Sherif El Sebaie, Salam(e)lik
Daniel Pipes, membro di vari think tank neoconservatori come il Washington Institute for Near East Policy e il Project for a New American Century (PNAC), è uno dei più rabbiosi agitatori anti-musulmani negli Stati Uniti. Ha fondato il Middle East Forum, il cui scopo è di "promuovere gli interessi americani" attraverso pubblicazioni, attività di ricerca, di consulenza, di coinvolgimento dei media e di istruzione pubblica e in seguito è stato designato da Ge orge Bush a far parte del cosiddetto "Consiglio dell'Istituto per la Pace" (sic). Il Forum da lui diretto pubblica due periodici: il Middle East Quarterly e il Middle East Intelligence Bulletin e sponsorizza Campus Watch, un progetto che ha l'obiettivo di "passare in rassegna, recensire e perfezionare gli studi sul Medio Oriente"...

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RIASSUNTO del bollettino delle resistenza irachena del 28 aprile 2007
Albasrah.net
...In un dispaccio delle 10.47 di Sabato notte la Associazione degli Studiosi Musulmani dell’Irak (AMSI) informava che in quel momento a Baghdad soldati americani stavano rastrellando e perquisendo case del distretto al-Fadl, a maggioranza sunnita, dopo che elicotteri da battaglia ne avevano colpito con razzi parecchie case. La AMSI aggiungeva che i residenti del quartiere si appellavano al mondo intero perche’ si facesse qualcosa per mette re fine a queste retate e perquisizioni degli americani nel loro quartiere e in altre zone sunnite di Baghdad, che dopo l’inizio, due mesi fa, del famoso "Piano di Sicurezza" avevano continuato, mentre chiudevano gli occhi sull’attivita’ criminale delle milizie settarie sciite e delle squadre della morte, molti membri delle quali essi avevano inserito nella polizia e nell’esercito del regime fantoccio...

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Notizie dall'Iraq occupato - 29 aprile 2007
Agenzie
* Iraq: Ahmadinejad, anche l'Iran alla conferenza di pace

* IRAQ: FERITA GRAVEMENTE UNA FAMOSA GIORNALISTA TV

* Soldato britannico ucciso a Bassora

* IRAQ, RICE: NON ESCLUDO INCONTRO CON IRANIANI A SHARM EL SHEIKH

* IRAQ, INCONTRO TRA NOURI AL MALIKI E L'IRANIANO ALI LARIJANI

* IRAQ, AUTOBOMBA A BASSORA: 5 MORTI E 10 FERITI


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Questione di identità
Sopravvivere in Iraq è difficile, ma lasciare il paese non è tanto più semplice

Naoki Tomasini, PeaceReporter
...Oday è un giovane iracheno che un anno fa ha deciso di lasciare il paese d'origine e trasferirsi a Doha, in Qatar. La sua vicenda è simile a quelle di migliaia di altri, sospese tra le difficoltà della sopravvivenza di ogni giorno e il desiderio di fuggire. Dall'inizio della guerra gli iracheni che hanno lasciato le proprie case per fuggire in altri quartieri, città o paesi, son o oltre due milioni. Per tutti loro, il primo passo è quello di ottenere un passaporto, pratica sempre più complessa e onerosa....

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ISRAELE ARRESTA MADRI E MOGLI DEI PRIGIONIERI POLITICI PER FARLI CONFESSARE
MUSTAFA SABRE, Palestine News Network
Kawthar Nofal ha riferito a PNN [Palestine News Network] che l'intelligence israeliana ha iniziato ad arrestare le madri e le mogli dei prigionieri politici palestinesi per estorcere delle confessioni. Nofal, nota come Umm Said in base a suo figlio maggiore, ha detto che l'idea è di minacciare il prigionieri facendo del male ai loro cari. L'intelligence israeliana vuole informazioni, e otterrà ciò che vuole, v ero o inventato, ha detto candidamente domenica la donna proveniente dalla Cisgiordania nordoccidentale. "Mi hanno arrestato da dentro la mia casa dopo l'arresto di altri della mia famiglia, e mi hanno portato immediatamente alla prigione di Jalama in modo che mio figlio prigioniero, Said, potesse vedere che mi avevano presa"...

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RIASSUNTO del bollettino delle resistenza irachena del 27 aprile 2007
Albasrah.net
...Il Mafkarat al-Islam sottolinea che sono settimane che la polizia va raccogliendo 10-12 cadaveri al giorno, vittime delle squadre della morte settarie sciite. Queste, e specialmente la filoiraniana Jaysh al-Mahdi, stanno facendo di tutto per cacciar via i sunniti da gran parte del paese, onde cosi’ facilitare i noti piani di divisione dell’Irak. Il famoso "Nuovo Piano di Sicurezza" e "l’Aumento degli Effettivi" che gli americani hanno im posto in Irak, avrebbero apparentemente dovuto reprimere proprio questi delitti e queste torture, ma invece il loro numero ha in pratica superato la cifra che aveva gia’ raggiunto parecchie settimane fa. Quds Press informa che gli americani, dopo aver completato l’80 per cento del loro muro intorno al distretto sunnita di al-A'zamiyah, hanno adesso cominciato a costruirne un altro a Baghdad ovest intorno all’altro distretto sunnita di al-'Amiriyah...

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Notizie dall'Iraq occupato - 28 aprile 2007
Agenzie
* Iraq: 9 soldati Usa morti in 48 ore

* Scoppia autobomba a Kerbala: 55 morti

* Baquba, scoperti 27 cadaveri di vittime esecuzioni

* ATTACCO CONTRO COMANDANTE POLIZIA, 15 MORTI A HIT

* Ritrovati 23 cadaveri a Baghdad e Mosul, presentano segni di torture

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