Karen, la fuga infinita. L’esercito birmano, tornato all’offensiva, minaccia i campi profughi
di E.P. - 03/05/2007
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Il regime militare birmano non dà tregua alla minoranza Karen.
Tre settimane fa l’esercito birmano e le milizie filo-governative dell’Esercito Democratico Buddista dei Karen (Dkba) hanno avviato una grande offensiva contro le basi della guerriglia indipendentista dell’Unione Nazionale Karen (Knu), creando una nuova ondata di sfollati, che si sono rifugiati nei già traboccanti campi profughi al di là del confine thailandese. Non contenti, esercito e Dkba hanno piazzato artiglieria e mitragliatrici pesanti sulle cime montuose che segnano la frontiera, puntandole contro il sottostante campo di Mae La, dove si trovano oltre 50 mila profughi fuggiti dalla guerra e dalle persecuzioni del regime birmano.
![]() Il governo di Bangkok pare condividere le preoccupazioni dei profughi, visto che ha inviato al confine interi battaglioni di polizia da impiegare in caso di attacco birmano.
Non sarebbe la prima volta che i Karen vengono attaccati anche oltreconfine. Nella seconda metà degli anni Novanta, l’esercito birmano e i Karen “collaborazionisti” del Dkba hanno compiuto diverse incursioni contro i campi profughi in Thailandia, uccidendo centinaia di sfollati Karen e decine di civili e militari thailandesi.
![]() Nel dicembre 2003, dopo sessant’anni di lotta armata, gli indipendentisti dell’Unione Nazionale Karen avevano firmato un cessate il fuoco con la giunta militare birmana, che però nel 2006 lo ha violato sferrando nuovi attacchi che hanno causato centinaia di morti e la fuga di oltre 30 mila Karen.
![]() E.P. |