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La palude (Sarkolène)

di u.g. - 08/05/2007



Il rullo compressore del liberismo integrale ha dunque fatto strame, in Francia, di ciò che restava della V Repubblica.
La vittoria del candidato atlantico bifronte Ségo-Sarko - o Sarkolène - oltre a disturbare il sonno eterno di Charles De Gaulle, farà rimpiangere amaramente ai francesi, non solo Pompidou, Giscard o Mitterrand, ma lo stesso Chirac.
La riprova? L’evidente soddisfazione dei guardiani del politicamente corretto sul “ritorno della democrazia in Francia”, sull’onda della cosiddetta sfida tra due illustri interpreti del liberalismo di destra (Nicolas Sarkozy) e di sinistra (Ségolène Royal).
Ambedue dichiaratamente favorevoli a rapporti privilegiati con gli Usa, alla globalizzazione dei mercati, all’eurocrazia liberista di Bruxelles, alle demagogiche dichiarazioni sulla necessità della “tutela sociale” e della “sicurezza” (ivi compresa... quella delle agenti di polizia vittime di violenza sessuale...), tutti e due critici - un po’ di più la “socialista rampante”, un po’ di meno “l’ungherese mieloso” - sull’energia nucleare, entrambi soprattutto attenti a schivare domande e delucidazioni sul proprio senso dello Stato e su come ognuno di loro intenda la difesa della sovranità nazionale.
La palude del sadoliberismo conquista la Francia e infetta tutto quel che resta dell’ Europa.