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Transition money: la via per l’abbondanza

di Pierluigi Paoletti - 11/05/2007

 

Nel report della settimana scorsa abbiamo visto le qualità negative di una moneta che nasce

e circola affiancandosi al debito e agli interessi come il dollaro l’euro e tutte le altre monete

a “corso forzoso”. Le loro qualità negative sono entrate e hanno modificato la nostra vita a

tal punto che anche solamente pensare ad un’alternativa diventa un’operazione molto, ma

molto difficile per tutti noi.

Un esempio sono le domande che il report sulla moneta debito ha fatto scaturire, come il

problema dell’inflazione, il problema della necessità della decrescita, della

sovrappopolazione in relazione alle risorse, alla carenza di fonti energetiche, idriche ecc.

Vi possiamo dire che tutte queste cose sono problemi reali che però vanno affrontati dal

giusto punto di vista per evitare di giungere a conclusioni disastrose.

Quello che vogliamo dire è che per riuscire a trovare una soluzione a questi problemi è

necessario abbandonare il percorso logico che usualmente seguiamo e che è viziato dall’uso

della moneta debito che ci fa vedere tutto in un’ottica totalmente sbagliata. Quando sei

dentro ad un tunnel è difficile spiegare che fuori c’è un mondo pieno di luce, così come è

assurdo chiedere di essere felice ad un depresso cronico.

Ebbene questo è proprio quello che sta accadendo a tutti noi che, forzatamente, utilizziamo

una moneta che nasce e prospera con il debito. Tutte le caratteristiche positive diventano

improvvisamente negative. Il nostro modo di pensare alla soluzione dei problemi è viziato

da questo, non piccolo, peccato originale legato alla moneta, il DEBITO.

Con il modo di pensare che la moneta debito ha “impiantato” nei nostri cervelli è

impossibile capire l’essenza del discorso della montagna del vangelo di Matteo

http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt+6,25-34&formato_rif=vp . Quando lo abbiamo letto tanti anni fa

non abbiamo colto il significato di queste parole, abbiamo sorriso pensando a

un’esagerazione, ma rileggendolo consapevoli del segreto del denaro, acquista

improvvisamente un significato incredibilmente attuale.

I microchip che secondo alcuni le autorità vorrebbero mettere a ciascuno di noi in realtà ce

li abbiamo già e sono dovuti ai concetti che l’uso di questo denaro contaminato porta

indissolubilmente con sé: carenza, lotta per la sopravvivenza, sofferenza, sopraffazione,

schiavitù ecc.

Attraverso il debito e l’interesse si annullano tutte le qualità positive e di neutralità che il

denaro come concezione dovrebbe avere, è come il sangue infetto che permea tutto il corpo

e lo alimenta ammalandolo lentamente sempre di più man mano che passa il tempo.

Immaginatevi che ogni volta che lo stato emette Buoni del Tesoro o una banca concede un

prestito è come se uno spacciatore offrisse delle dosi di droga davanti alla scuola. Il denaro

legato al debito porta, malattia, assuefazione, dolore, morte e credeteci, non sono frasi ad

effetto!

Il concetto della moneta infetta è quello di sostituire la ricchezza vera, prodotta con il lavoro

di noi tutti, a una rappresentazione grafica, cartacea o virtuale (denaro elettronico) e in più

indebitare con il debito e gli interessi chi ha prodotto questa ricchezza.

Proviamo a fare un conto semplice semplice. Mettiamo che una comunità produca 100 in

merci e servizi, poiché il denaro è un mezzo per semplificare gli scambi invece di

stamparsi questo denaro (come sarebbe naturale) se lo fa dare dalla banca la quale

chiede quanto prodotto più gli interessi. In pratica quella comunità che era ricca

perché aveva prodotto 100 ora non solo è stata spogliata da quei 100, ma ha un pari

debito gravato da interessi, mettiamo il 5%. Ogni anno il mio debito aumenterà per

adeguare i soldi in circolazione all’aumento della ricchezza (!?) prodotta e se la

comunità vuole fare investimenti, come strade, ponti ecc. deve chiedere più soldi e

quindi aumenta il debito.

In poche parole con questo semplice meccanismo collegato al debito, la comunità deve

produrre sempre di più per pagare gli interessi però facendo questo si indebita ogni anno di

più. In pochi anni avrà un debito enorme impossibile da restituire. Se fate mente locale al

5% composto in 10 anni dovrete restituire più del 50% del capitale iniziale senza contare

che in questi anni il debito è aumentato per il necessario incremento e per gli investimenti.

Il concetto è quello dell’incaprettamento, metodo con il quale la mafia lega le sue vittime.

Più si divincolano per liberarsi, più si strozzano. Gli incaprettati, (noi) vivendo tutti i giorni

con questo cappio al collo che ogni giorno si stringe sempre più, imparano a pensare nella

sofferenza, nella mancanza di tutto, nella lotta gli uni con gli altri credendo di poter

respirare meglio, ma nel migliore dei casi prolungano solo l’agonia.

Vivendo in questo stato è naturale che le uniche soluzioni che si riescono a trovare per

i problemi attuali, sono quelle della decrescita, del controllo della popolazione, del

razionamento delle risorse, ecc. ecc. Tutti questi ragionamenti però sono viziati dalla

situazione inconsapevole che viviamo, da quel microchip che portiamo nel portafoglio e che

contamina il cervello.

Nel 2005, in Ilalia, abbiamo avuto una crescita pari a 0. Questo vuol dire che al netto

dell’inflazione abbiamo prodotto come l’anno prima. Poiché non abbiamo fatto

investimenti, seppur necessari, per carenza di disponibilità, non avremmo avuto bisogno

neppure di nuova moneta, quella che era in circolazione sarebbe dovuta bastare, invece

sappiamo dal bilancio della banca d’italia che sono stati emessi dalla bce ben 90 mld di euro

pari al 6,5% di quanto prodotto e per i quali, superfluo dirlo, ci siamo indebitati.

In pratica nel 2005 pur non aumentando la produzione ci siamo indebitati 6,5 volte in più

del necessario, con il denaro virtuale si arriva quasi a 10 volte . Questo dimostra due cose,

che siamo stati sottoposti ad un indebitamento non necessario e che l’inflazione reale è

molto superiore a quella ufficiale.

In Usa una stima attendibile sulla massa monetaria, perché le stime ufficiali sono state

soppresse (!!), ci dice che quest’anno crescerà del 13% annuo contro una crescita del Pil che

si assesterà all’1,3%. Gli Usa quindi si indebitano anche loro circa 10 volte il loro

fabbisogno reale di moneta.

E’ utile ricordare che questa è tutta inflazione che diluendo il valore dei beni reali, toglie

potere di acquisto alla moneta, quindi a stipendi e pensioni. L’inflazione che normalmente

dovrebbe servire a finanziare investimenti che dovrebbero rendere più confortevole la vita

nelle comunità, viene utilizzata da chi emette moneta, con la complicità dei governanti di

turno, come subdola sottrazione ulteriore di ricchezza a tutti noi. Ecco perché l’inflazione ci

fa tanta paura ed ecco perché le nostre tasche sono sempre più vuote nonostante ci sia

crescita economica.

Immersi come siamo in questo girone dell’inferno dantesco è chiaro che il nostro pensiero

viziato da intere vite fatte di sofferenze e stenti, non riesca a trovare la soluzione ai problemi

che questo eccessivo sfruttamento, di noi stessi (che dobbiamo fare i salti mortali e due

lavori per arrivare a fine mese e pagare le rate del mutuo) e conseguentemente delle risorse

naturali, ci pone davanti.

La strada è la decontaminazione, la destrutturazione del pensiero viziato dal debito. La

strada possibile è adottare una moneta di transizione, possiamo definirla una Transition

Money, rubando la definizione alle transition town di cui parlavamo due settimane fa

http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2007/04/le-transition-towns-citta-del-dopo-picco.html . Una moneta che non abbia in sé

la malattia del debito e che venga capita e accettata facilmente da tutti, ma che agisca da

antidoto, che permetta di far intravedere che un futuro diverso è possibile. Uno strumento

che aiuti a pensare in modo corretto e che disattivi quel percorso perverso di pensieri

negativi indotti dall’uso del denaro drogato dal debito.

Questa è la funzione della moneta complementare, non deve essere complicata, deve avere

una struttura semplice di facile comprensione, ma soprattutto NON deve avere una riserva

in moneta ufficiale e quindi INCONVERTIBILE. La riserva in euro annullerebbe

completamente i vantaggi di usare una moneta non legata al debito e che fa rimanere la

ricchezza nel luogo dove è prodotta.

In pratica è quello che i ragazzi del meet up di Napoli hanno adottato con lo SCEC

http://www.loscontochecammina.135.it/ . Con la semplice formula dello sconto stra-usata dalla grande

distribuzione in tutte le forme possibili e conosciuta da tutti, si inserisce il nuovo con una

semplice parola, che cammina, per cui una cosa normalmente conosciuta per

un’agevolazione di prezzo, diventa un veicolo di positività. Infatti non viene utilizzato solo

in un negozio, ma in tutti i negozi che aderiscono al progetto, uno sconto che cammina per

tutto il quartiere, la città, il territorio. Del prezzo in euro una parte viene pagato in SCEC e

invece di morire in quel negozio, continua a viaggiare di negozio in negozio, tra privato e

privato. Non avendo il debito alle spalle fa rimanere la percentuale scontata come ricchezza

reale nel territorio e fa riaffiorare il sorriso ai piccoli commercianti che con questo semplice

strumento hanno una chance in più di sopravvivere all’agguerritissima grande distribuzione,

che quella riccheza invece la porta lontano e non la reinveste nel territorio che l’ha prodotta.

Un semplice sconto, usato in modo innovativo e intelligente, consente di iniziare il percorso

di resettaggio del cervello e di (re)imparare i nuovi rapporti con le persone, con il mondo,

con gli affari.

Non si può chiedere di più ad una Transition Money , ma con quella ci si potrà rendere

conto che parole come decrescita, sovrappolazione, carenza di risorse, energetica, idrica

esistono solo nel pensiero malato e ristretto di chi usa la moneta malata, che per carità non

ha nessuna colpa, è solo stata usata malvagiamente da chi questi meccanismi li conosce

bene. Una volta che avremo guarito la moneta e con essa tutti noi potremo continuare a

chiamarlo euro, dollaro, lira senza più temere di ritornare al triste passato, quando la

moneta era legata al debito. A quel punto, la Transition Money avrà esaurito la sua

funzione e potrà essere messa in una cornice appesa al muro del soggiorno per ricordarci

come eravamo prima di tornare ad essere liberi.

Le parole di questo nuovo periodo saranno

Abbondanza per tutti, che è enorme anche se solo smettessimo oggi di lavorare per

i debiti, perdonando il passato. Ogni anno infatti produciamo almeno due volte in

più di quello che sarebbe normalmente necessario senza il debito

collaborazione, perché il mio benessere sarà collegato al tuo e non avremo necessità

di “esportare” la pace o di assurde missioni di peace keeping perché avremo la pace

vera

risorse abbondanti per tutti, la natura è un grande meccanismo e se permette che

molti esseri vengano alla luce è segno che c’è posto e risorse sufficienti per

ciascuno. Avremo cura dei nostri figli, dei nostri anziani e l’armonia prenderà il

posto di paura e preoccupazione

Nuova energia: potremo abbandonare le vecchie energie fossili perché senza

rincorrere la continua e assurda crescita per pagare un debito infinito avremo

necessità solo di un centesimo e forse meno dell’energia che consumiamo oggi e

quindi basterebbero le energie rinnovabili e grazie ai ritrovati fondi per la

(vera)ricerca si troveranno sicuramente altre fonti inesauribili di energia.

Avremo anche acqua a sufficienza perché se abbandoneremo l’agricoltura intensiva

e gli allevamenti di intensivi di bestie da carne che assorbono più del 70% degli

attuali consumi di acqua, avremo acqua sufficiente e sicuramente un’alimentazione

più sana e naturale

Il vero progresso e la vera liberazione delle menti è lasciare l’era del debito per rinnovare e

guarire noi stessi ecco a che serve la Transition money, possiamo chiedergli di più?

That’s all folks