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Home / Articoli / Vicenda Banca d’Italia: solo una lotta di potere per il Signoraggio?

Vicenda Banca d’Italia: solo una lotta di potere per il Signoraggio?

di Pierluigi Paoletti - 13/05/2007

La terra che presupponiamo aver ereditato dai padri in realtà ci e’ prestata dai nostri figli

Vicenda Banca d’Italia: solo una lotta di potere per il Signoraggio?

 

La pietra dello scandalo è stata portata alla luce alla fine del 2003 da un'analisi dell'ufficio studi di Mediobanca

sui bilanci delle banche italiane dal quale è emerso che gli azionisti di Bankitalia sono le stesse banche che la

BdI deve controllare, la cosa viene riportata solo dal Sole 24 ore e da Famiglia Cristiana.

Da quel momento tutta la parte indipendente della comunità finanziaria poi seguita da moltissime altre persone

sensibili al problema, ne parla e solleva il caso Bankitalia alimentato in seguito dagli scandali sul collocamento

da parte delle banche delle obbligazioni Argentina, Cirio e Parmalat. La Lega e Tremonti, allora super ministro

dell’economia e del Tesoro si schierano apertamente contro Fazio . Tutto però si ridimensiona con le dimissioni

forzate di Tremonti e anche la Lega ritorna sui suoi passi dopo che Bankitalia ha evitato il fallimento alla banca

della Lega Credieuronord , facendola acquisire dalla Popolare di Lodi oggi Popolare Italiana di Fiorani.

Fino ad allora Fazio ha sempre agito con la disinvoltura e la spavalderia di chi godeva della copertura politica

del governo che l’ha difeso a spada tratta in molte occasioni, a volte anche contro l’evidenza come nel caso

Cirio e Parmalat, fino a questa estate quando con le intercettazioni telefoniche che hanno messo in piazza gli

intrecci con la cricca di Fiorani & c. si è rotto qualcosa.

Da quel momento tutti i mass media, che fino ad allora avevano scelto la strada dell’omertà, si sono schierati

contro Fazio ed anche la copertura politica che lo ha sempre accompagnato, grazie anche alle bordate del

ministro Siniscalco, si è notevolmente affievolita facendo stringere sempre più il cerchio attorno al

Governatore della Banca d’Italia che non voleva dimettersi.

Il consiglio dei ministri in tutta fretta varò le linee guida della riforma di Bankitalia introducendo un mandato a

termine per il Governatore e l’intenzione di riportare in mani pubbliche la Banca Centrale e molti giornali

riportarono anche diversi nomi graditi a Ciampi che avebbero potuto sostituire Fazio a via Nazionale: Tommaso

Padoa Schioppa, Mario Draghi, Mario Monti oltre allo stesso Siniscalco.

L’intera vicenda ha qualcosa di strano: perché questo improvviso accanimento di mass media e politici contro

Fazio?

Non credo infatti alla storia della credibilità internazionale dell’Italia sbandierata da tutti. Sotto, secondo me,

c’era dell’altro.

Se notate bene tutte le persone citate in neretto protagoniste della vicenda, fanno parte di quella che Marco

Saba, ricercatore del Centro Studi Monetari, chiama le Brigate Rothschild, ammesse al Bilderberg group

circolo ristrettissimo che decide delle sorti del mondo e sono tutte schierate contro l’attuale Governatore mentre

sappiamo che il religiosissimo Fazio è benvoluto dal sen. Giulio Andreotti e dall’Opus Dei.

La richiesta delle dimissioni di Fazio avrebbero nascosto allora una lotta di potere tra Banchieri e Opus Dei?

E per quali oscuri motivi si sarebbero contesi la guida della Banca d’Italia?

Probabilmente per controllare i proventi dal Signoraggio italiano incamerati dalla Banca d’Italia attraverso la sua

partecipazione nella BCE.

In ballo infatti c’è una cifra pari al debito pubblico di cui lo Stato italiano è debitore nei confronti della Banca

Centrale (1.439.755 milioni di euro nel 2004).

Lo Stato infatti per oscuri ed inconfessabili motivi ha rinunciato alla facoltà di emettere il denaro di cui ha

bisogno e d ha ceduto il diritto di Signoraggio prima alla Banca d’Italia ed oggi alla Banca Centrale Europea.

Facendo ciò non si indebita per il solo costo di stampa delle banconote, come sarebbe naturale visto che la

valuta non ha alcuna copertura, ma per il loro valore facciale e su quello emette i titoli di stato (BOT BTP CTZ

ecc.) i cui proventi vanno inte ramente alla Banca Centrale Europea per aver stampato le banconote.

E scandalo nello scandalo, nel bilancio della Banca Centrale al passivo non figurano i costi tipografici (carta,

inchiostro ecc), ma il valore facciale delle banconote e all’attivo il ricavato della vendita dei titoli di stato con la

conseguenza che i bilanci sono sempre vicini al pareggio.

Il fatto che per una convenzione il mercato dia valore a dei semplici pezzi di carta non significa che questi siano

ricchezza – quella gliela diamo noi cittadini accettandola in cambio del nostro lavoro- in realtà sono sempre e

solo pezzi di carta colorata e poiché è solo questo che fornisce la Banca Centrale , in bilancio dovrebbe essere

iscritto al passivo solo il costo di produzione di questi biglietti colorati (pochi eurocent a banconota invece che

50-100-500 euro).

Con il quasi pareggio di bilancio, gli utili da spartire tra l’azionariato sono molto esigui e quindi l’operazione del

governo di riportare le azioni di Bankitalia in mano pubblica risulta essere solamente un’operazione di facciata,

utile solo a togliere ai controllati (le banche) la proprietà del controllore (Bankitalia), mentre rimane tuttora un

mistero la strada che prende il denaro derivante dalla vendita dei titoli di stato (Signoraggio).

Speriamo che qualcuno prima o poi faccia luce anche su questo che non è, purtroppo, solo un “giallo” italiano.

Per approfondimenti vedere anche :

signoraggio.it; signoraggio.com; telependolo.com; Signoraggio Network;

signoraggio.info; www.centrostudimonetari.org; saba.fateback.com;

www.sovranitamonetaria.org;

ORAZIO FERGNANI

VIA DI BACCANELLO, 16 00060 FORMELLO – ROMA

MOBILE 338 68 88 810 – FAX 178 27 49 921

E MAILS : oraziofergnani@tiscalinet.it

La terra che presupponiamo aver ereditato dai padri in realtà ci e’ prestata dai nostri figli

6a Fiera delle Verità

Guardiagrele (CH) - Auditorium comunale – via Alcide Cervi

Programma (bozza):

Sabato 19 MAGGIO 2007 ore 10.00 – 19.00

orario argomento titolo intervento autore note

10.00 apertura fiera Intervento dell'avv. Antonio Pimpini

10.30 filosofia Il discorso tipico dello schiavo S. Agosti

S. Pascucci

VIDEO PROIEZIONE

10.40 ABC del

signoraggio

Il signoraggio: lo male dello monno! Sandro

Pascucci

VIDEO PROIEZIONE

10.50 storia della

moneta

Dal baratto al caveaux degli orefici.. Sandro

Pascucci

11.50 pausa

12.00 storia della

moneta

..dagli orefici ai banchieri centrali.. Sandro

Pascucci

pausa

14.00 letture di altri

oratori

Falsi storici, falsi principi, false

ideologie, in altre parole la società …

Orazio

Fergnani

14.30 salute e

medicina

Altra salute: si può.

Libertà di Scelta Terapeutica,

vitamine e altro..

Alberto

Mondini

Presidente della Feder. It. per la

Libertà di Scelta Terapeutica

http://www.aerrepici.org/

16.00 dibattito

16.30 politica Democrazia Diretta vs Democrazia

Rappresentativa

monia

marconi

http://www.democraticidiretti.org

17.30 pausa

17.40 politica Il caso James Traficant

il caso Di Pietro/Borghesi

il caso Emma Bonino/Pannella

Sandro

Pascucci

19.00 TERMINE LAVORI

Chi fosse interessato a fare una bella passeggiata e nel contempo volesse schiarirsi le idee sul mondo e la società in cui

viviamo è invitato a partecipare a questa 6° FIERA DELLA VERITA’, in cui prenderà consapevolezza delle infamie

metodicamente messe in atto da generazioni di nostri “governanti” che hanno compiuto e compiono giornalmente ogni sorta di

misfatto in danno di noi Cittadini.

Se sarete presenti avrete modo di partecipare alla costituzione ed aderire eventualmente ad un nuovo movimento spontaneo di

cittadini per liberarci e liberarVi dal giogo di questi infami turlupinatori.

Grazie comunque.

Orazio Fergnani.