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la terra di Palestina al centro della più straordinaria costruzione mitica dei nostri tempi

di Miguel Martinez - 22/12/2005

Fonte: identitaeuropea.org

 

IL CRISTIANO-SIONISMO

Un aspetto poco noto del conflitto israelo-palestinese è il massiccio coinvolgimento del movimento cristiano fondamentalista, statunitense o di derivazione statunitense (questo fenomeno è noto in italiano sotto vari nomi: cristiano-sionismo, sionismo cristiano). Un coinvolgimento che si è intensificato con la crescente politicizzazione della "destra religiosa" a partire dagli anni '70, ma che risale a molti decenni fa: «[la creazione di Israele] semplicemente non avrebbe avuto luogo senza il sostegno e gli incessanti sforzi dei Cristiano-sionisti durante l'ultimo secolo e questo» ("Israel's Leaders Address Christian Zionists", in Christians 1996, p. v.). Benyamin Netanyahu, allora capo dell'opposizione, si rivolse con queste parole a una platea di cristiani a Gerusalemme nel 1995.

Ora, questo folklorico movimento, che pure CONTA NEGLI USA QUASI 70 MILIONI DI ADERENTI, è divenuto concretamente UNA DELLE MUSE IDEOLOGICHE DEL GOVERNO BUSH, cosa che getta una curiosa e inquietante luce sull?attuale situazione politica internazionale. L'impegno dei cosiddetti "cristianosionisti" all'interno dell'unica potenza rimasta attualmente sulla terra, assume molte forme: dalla pressione sistematica sui candidati nelle elezioni affinché si schierino incondizionatamente a favore di Israele, al servizio volontario nell'esercito israeliano in mansioni umili per liberare soldati per il combattimento; dai gemellaggi tra chiese statunitensi e le colonie militanti impiantate da ebrei fondamentalisti e non nei Territori Occupati, a trasmissioni radiotelevisive in cui si invita non solamente alla conversione, ma all'accettazione di Israele nelle "sue frontiere stabilite da Dio", fino ad arrivare, più concretamente ancora, ad un profluvio di finanziamenti verso i gruppi più oltranzisti dell'estremismo israeliano.

Su questa scia, ad esempio, troviamo in un libro cristiano-sionista una menzione favorevole dell'opera del rabbino Israel Ariel, fondatore dell' "Istituto del Tempio" a Gerusalemme (l'Istituto prepara la "ricostruzione" del Tempio e il rinnovo degli antichi sacrifici animali) e autore di un Atlas of the Land of Israelits Boundaries According to the Sources ("Atlante di Israele; le sue frontiere secondo le fonti"): «Un'opera progettata in quattro volumi, che sostiene che le frontiere originarie della terra promessa ad Abramo si estendono da ovest ad est da un punto nei pressi attuale canale di Suez fino al Golfo Persico, e da nord a sud dal nord della Siria lungo il fiume Eufrate (?). Entro queste frontiere ricadono oggi i paesi dell'Egitto, della Giordania, della Siria e porzioni dell'Iraq e dell'Arabia Saudita. Secondo Ariel, quando il Tempio sarà ricostruito e tutti coloro che si trovano fuori dalla terra di Israele faranno ritorno, queste terre forniranno lo spazio necessario per l'aumentata popolazione.'(Ice e Price, pp. 105-106). Facile capire quale SIGNIFICATO ESCATOLOGICO possano assumere, agli occhi di decine di milioni di americani (fra cui lo stesso Bush che è, come noto, un fondamentalista evangelico) , le attuali guerre che il Pentagono ha compiuto e sta preparando in Medio Oriente: significati che entrano a pieno titolo in gioco nell'attuale crisi internazionale, al pari del petrolio o della comune geopolitica 'profana'.

LA TEOLOGIA NUCLEARE

Il dato politico e quello para-religioso si concretizzano tramite il dato teologico dell'imminenza della battaglia di Armageddon. Come dice il predicatore Jerry Falwell, »ad Armageddon ci saranno circa quattrocento milioni di uomini che faranno corona all'olocausto finale dell'umanità!». Il segno teologico che scatenerà gli avvenimenti ultimi sarà il ritorno degli ebrei nella loro terra, secondo un'interpretazione particolare di diversi brani tratti sia dall'Antico che dal Nuovo Testamento.

Non si tratta del millenarismo classico, pauperistico o mistico delle tradizioni europee; bensì di un momento in cui si scatena in maniera spettacolare e anche cinematografica, istituendo un"Regno congiunto" di cristiani rinati ed ebrei. Un'ottica fanatica e apocalittica su cui, tuttavia, sarebbe imprudente ironizzare; scrive infatti un noto predicatore evangelico: «Israele probabilmente utilizzerà le proprie risorse nucleari come ultimo ricorso. È risaputo che Israele possiede centinaia di missili con testate atomiche e uno dei più grandi arsenali del mondo. I suoi nemici saranno abbattuti nella piena furia di una delle armi più terribili note all'uomo». (Chiamata di mezzanotte, Bennett 1995, pp.279 e 294). Un brano che si conclude con l'affermazione: «Look up! Rejoice! Redemption draws near!» (Alza gli occhi! Gioisci! La redenzione si avvicina!). Come afferma il predicatore David Allen Lewis, «Se il sionismo è razzismo, allora Dio è razzista perché Egli è l'autore del sionismo».

A partire da simili presupposti, al tempo stesso visionari ma terribilmente concreti, non sorprende come 'Chiamata di Mezzanotte' commenti l'assassinio di Rabin: «Ha fatto e dato moltissimo per il suo Paese, specialmente come soldato [ ... ]. Quali grandi vittorie gli furono donate da Dio! Rabin conquistò molte terre che Dio aveva promesso al suo popolo. I nemici tremavano dinanzi all'esercito israeliano comandato da Yitzhak Rabin! Ma cosa fece Rabin [ ... ] in questi ultimi anni? Iniziò con lo stipulare un compromesso col nemico [ ?)» ( Chiamata di mezzanotte, gennaio 1996, p. 9, articolo a firma di C. Mc Algo. Altrove la stessa rivista sostiene che «è proprio per mezzo di questo assassinio ch'Egli adempie alla sua parola profetica).

PAROLA D?ORDINE: RICOSTRUIRE IL TEMPIO DI GERUSALEMME!

In questa visione teologico-politica assume un?importanza fondamentale l?idea di ricostruire il Tempio di Gerusalemme, antico luogo di culto degli ebrei distrutto durante l?assedio romano del 70 d.C. e mai più ricostruito: l?unico luogo al mondo dove gli ebrei potevano realizzare il sacrificio per eccellenza, quello dell?agnello' Sia il mondo dell'estremismo 'ortodosso' ebraico che quello del movimento fondamentalista protestante degli Stati Uniti, infatti, sogna nella ricostruzione del Tempio l'evento che innescherà le guerre apocalittiche, l'avvento dell'Anticristo e l'imposizione sulla terra del "Regno". L'idea è quella di 'forzare Dio', con un atto che 'costringa' il Messia a ritornare. Non si sa esattamente dove fosse il Tempio, ma il luogo più probabile è sotto la Cupola della Roccia, la Moschea di Omar, terzo luogo sacro dell'Islam (ed è immaginabile quale apocalittico sconvolgimento possa verificarsi qual'ora i sogni messianici dei fondamentalisti ebrei e protestanti finissero per realizzarsi').

QUESTI SOGNI HANNO AVUTO CONCRETI ECHI POLITICI.

Il 28 settembre del 2000, in un periodo di relativa calma, l'attuale presidente israeliano Sharon è salito sulla Spianata delle Moschee (o Monte del Tempio). Sharon aveva vissuto abbastanza a lungo per sapere che dal 1928 tutti gli scontri più sanguinari del conflitto israelo-palestinese ' eccetto le vere e proprie guerre - erano sorti attorno al controllo di questo luogo simbolo. Questa volta la provocazione era assicurata: l'uomo che aveva devastato il Libano, che aveva coperto le stragi di Sabra e Shatilla, si recava sul terzo luogo santo dell'Islam accompagnato da un'enorme schiera di soldati. Infatti scoppiò subito dopo la viscerale, tragica reazione dei palestinesi, per i quali il messaggio inviato appariva molto chiaro! Era l'inizio della Seconda Intifada, col suo corollario di terrorismo, ritorsioni e violenze che daranno a Sharon la poltrona di Primo Ministro e ai fanatici fondamentalisti di tutte le fedi nuovi argomenti per 'sperare'. Il gesto di Sharon si inquadra proprio in quest'ottica apocalittica (e peraltro rifiutata da una parte dell'Ebraismo, secondo il quale toccherà al Messia e solo a lui ricostruire il Tempio), che riguarda gruppi minoritari ma con forte potere di influsso sulla società israeliana e sui sionisti-cristiani d'oltreoceano.

In quest'ottica sono da leggere piccoli cenni di cronaca che sarebbe errato sottovalutare. A Gerusalemme, due ricchi ebrei americani hanno preparato le prime trombe che i 38.000 leviti del Tempio dovranno suonare a turno dopo la ricostruzione del Tempio. Con tavolini piazzati per strada, il Centro per i Kohanim cerca di convincere i cittadini israeliani che ritengono di avere sangue sacerdotale a donare campioni di materiale genetico ricavato dalle guance, per determinare se abbiano o meno l'aplotipo YAP DYS19B del tipo previsto. Di cruciale importanza è il paradosso della Giovenca Rossa, un antico bovino le cui ceneri mescolate ad acqua 'purificavano' i sacerdoti del Tempio. Dopo tentativi grotteschi (tra cui il proposto ricorso all'ingegneria genetica) per recuperare il bovino ritenuto estinto, nel 2002, solo 2 anni dopo la visita di Sharon alla Spianata, il bovino in questione pare sia stato trovato nel Deserto del Negev.

E in effetti, poco dopo, mezzo milione di israeliani, laici compresi, giurarono di mantenere il dominio su tutta Gerusalemme in una spettacolare manifestazione. E quando i Fedeli del Tempio (uno dei più fanatici movimenti ricostruzionisti) marciarono sulla Spianata il 13 febbraio 2002, per festeggiare il primo spicchio della luna di Adar, in testa alla manifestazione c'era addirittura il sindaco di Gerusalemme, Ehud Olmert, assieme a diversi membri del parlamento israeliano.

IL SOSTEGNO DEL FONDAMENTALISMO PROTESTANTE

Ma Sharon e gli estremisti israeliani, come detto, possono contare sul sostegno di un alleato impensabile e potente: i sionisti-cristiani. Pochi italiani sanno che circa cinquanta milioni di cittadini degli Stati Uniti - gli evangelici cosiddetti dispensazionalisti - credono che gli ebrei devono ritornare in Terra Santa. Una parte sproporzionata di questa fantasia è concentrata sulla speranza che gli ebrei ricostruiscano il Tempio e riprendano a sacrificarvi animali. Scrive Hal Lindsey, cristianosionista e uno degli autori più venduti di tutti i tempi: "Con la nazione ebraica rinata in Palestina, l'antica Gerusalemme è di nuovo sotto totale controllo ebraico per la prima volta in 2600 anni e si parla della ricostruzione del Tempio, il segno più importante del prossimo ritorno di Cristo. È come se si fosse trovato il pezzo chiave di un puzzle. Per tutti coloro che confidano in Gesù Cristo, si tratta di un momento elettrizzante." La Religione Americana è pragmatica. Centinaia di organizzazioni propongono forme concrete di sostegno a Israele.

Alcune mandano volontari cristiani per lavorare gratuitamente nelle retrovie, liberando soldati israeliani per meglio vessare i Territori Occupati. Ci sono congregazioni in tutto il paese che "adottano" colonie, inviando aiuti. Esiste una vera e propria lobby politica cristianosionista, fondata dall'ex-direttore delle vendite della Colgate-Palmolive, che minaccia di sottrarre il voto dei cristiani fondamentalisti a quei congressisti che si dimostrano poco sensibili agli interessi dello Stato d'Israele. Imitando la prassi dell'epoca di McCarthy, decine di comitati seguono i media per denunciare ogni possibile tentazione di obiettività. Un gran numero di movimenti raccoglie fondi per prenotare voli charter che portino ebrei dalla Russia in Israele: le profezie infatti richiedono che tutti gli ebrei si radunino in Terra Santa per la battaglia finale.

Questo fondamentalismo protestante esercita un influsso diretto sull'ebraismo israeliano: ed in effetti, un 'fondamentalismo ebraico' in questo senso politico ha ben pochi precedenti nella vera tradizione ebraica ed è stato fortemente influenzato dalla mentalità americana. Di fronte a noi, si apre dunque lo scenario di un mondo dove il fondamentalismo, visto come parodia della religione, sembra dettare sempre più l'agenda della politica, con prospettive inquietanti per la pace nel mondo. Se il fondamentalismo islamico, da una parte, insanguina il pianeta, dall'altra il fondamentalismo evangelico e sionista caldeggia una grande Guerra del Bene contro il Male, condotta in definitiva per imporre un dominio unico sul pianeta sposando il darwinismo sociale alla benedizione calvinista della ricchezza, il materialismo peggiore con il fideismo peggiore.