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Truppe britanniche fuori dall’Iraq entro il 2010

di Ornella Sangiovanni - 22/07/2008

Truppe britanniche fuori dall’Iraq entro il 2010, Rapporto dei Comuni prepara il terreno a Gordon Brown



Tutte le truppe britanniche saranno probabilmente fuori dall’Iraq entro il 2010, anche se questo il premier Gordon Brown non lo dirà chiaramente nella sua comunicazione prevista per oggi alla Camera dei Comuni.

Lo scrive il Guardian, osservando che l’intervento del premier arriva il giorno stesso nel quale viene pubblicato un rapporto della Commissione Difesa del Parlamento, in cui si sostiene che “a Bassora è stato ripristinato un alto grado di sicurezza” e che “esistono le precondizioni per il progresso politico e la ripresa economica”.

Si tratta di una valutazione molto più ottimistica di alcune di quelle fatte recentemente, sottolinea il quotidiano britannico.

Nel rapporto, la commissione parlamentare scrive che, a quanto riferitole dalle forze di sicurezza britanniche e da quelle irachene sul posto, le operazioni militari condotte a fine marzo a Bassora “hanno avuto come conseguenza un terremoto nell’equilibrio dei poteri”, e che “la loro importanza sta in gran parte nel fatto che sono state condotte sotto la guida delle forze irachene”.

In realtà, l’esercito iracheno non riusciva a tener testa ai combattenti dell’Esercito del Mahdi, la milizia fedele al leader sciita Muqtada al Sadr, obiettivo privilegiato dell’offensiva – denominata “Carica dei cavalieri”. E non ce l’avrebbe mai fatta senza l’aiuto della copertura aerea Usa – e dell’artiglieria britannica. Per non parlare delle numerose diserzioni verificatesi nelle sue fila – anche ad alti livelli.

Ma tant’è. La valutazione della commissione Difesa è che anche se alcune parti di Bassora ancora non sono sotto il controllo del governo iracheno, sarà difficile che Sadr e il suo movimento tornino a essere una forza dominante, dato che non possono partecipare alle prossime elezioni provinciali – per il fatto di avere una milizia.

Semplificazioni ottimistiche – e inesatte.

Resta il fatto che il tono generale del rapporto pubblicato proprio oggi, mentre Gordon Brown si prepara a fare la sua comunicazione ai Comuni, sembra proprio preparare il terreno per il premier – che lo scorso fine settimana, arrivato all’improvviso in visita in Iraq, aveva detto che, per il ritiro delle truppe, non bisogna parlare di “calendari artificiali”.

Ma in molti sono convinti, e stanno scrivendo, anche in Gran Bretagna, che i circa 4.000 soldati di Sua Maestà, attualmente rinchiusi in una base presso l’aeroporto internazionale di Bassora, dopo aver riconsegnato la provincia agli iracheni nel dicembre scorso, entro il 2010 saranno tornati a casa. Se non prima.


Fonte: Guardian