Alcuni illuminati onorevoli del popolo della libertà hanno inviato una lettera al ministro della Giustizia Alfano, affinché "verifichi se effettivamente la Procura di Bologna stia attentamente e scrupolosamente indagando sulle importanti novità emerse nella Commissione bicamerale Mitrokhin e relative alla strage del 2 agosto 1980". La lettera, inviata in occasione del 28esimo anniversario dell'eccidio che costò 85 morti e 200 feriti, è firmata, tra gli altri, da Enzo Raisi, Italo Bocchino, Paola Frassinetti e Marcello De Angelis. Secondo Raisi nelle ultime dichiarazioni pubbliche di Francesco Cossiga, di Ilich Ramirez Sanchez detto Carlos e dalle conclusioni dei due relatori della Commissione Mitrokhin si evincerebbe che la strage di Bologna ebbe origine dal trasporto, da parte di miliziani palestinesi, di esplosivo destinato al Flp trasporto consentito dai nostri "servizi" per ottenere in cambio che l'Italia restasse immune da attentati antisionisti. Ma Raisi mente e sa di mentire. Intanto perché, a dispetto di quanto affermato da Francesco Cossiga sulla matrice palestinese di una tragica esplosione che peraltro non doveva accadere, nessun "terrorista palestinese" è stato riconosciuto tra le vittime, morti e feriti, della strage. Poi perché "Carlos" non ha affatto dichiarato l'attentato opera di palestinesi ma, anzi, tutto il contrario: né di matrice fascista, né di matrice comunista, ma opera piuttosto dei "servizi yankee, dei sionisti e delle strutture della Gladio". Infine perché tale e tanta è l'ignoranza, nella fattispecie, degli eventi medio-orientali, che non soltanto si confondono le sigle dei movimenti di guerriglia (Flp di Abbas invece di Fplp di Habbash), ma si rimuovono bellamente quali fossero, all'epoca, gli equilibri e - anche - gli accordi internazionali "coperti" o pubblici che garantivano, diciamo così, la neutralità dell'Italia (e della Grecia e della Spagna…) rispetto al conflitto originato dall'occupazione sionista della Palestina. D'altra parte si sa. E' moda comune ormai, dai liberaldemocratici del centrodestra ai liberaldemocratici del centrosinistra, giù giù fino a Bertinotti, essere più israeliani degli stessi sionisti. Quindi perché lacerare i veli dei segreti di Stato (o di colonia)? Perché andare a scovare il filo del terrorismo sionista in Italia da piazza Fontana alla stazione di Bologna (ma anche in Europa o in Turchia)? Che cosa c'è di più facile, dopo aver addossato vergognosamente per oltre un quarto di secolo la colpa della strage ai "fascisti", di sterzare un po' e di addossarla ai palestinesi, anzi, magari proprio a "Carlos", tanto più che, dopo essere stato comunista, è diventato islamico, sconta l'ergastolo in Francia, ed è… venezuelano? La smettano. Siano un po' seri. Si chiedano a chi conveniva allora e a chi conviene ora un'Italia anti-araba. E se proprio vogliono esternare, prima sfoglino, almeno, i libri (esistono addirittura delle "enciclopedie" in lingua inglese sui "movimenti terroristici") scritti dai loro padroni per distinguere un gruppo dall'altro. |