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Sveglia gente! Il Re è nudo

di Pierluigi Paoletti - 18/10/2008

 

Borse sulle montagne russe, governi che dicono sempre che non hanno soldi e poi invece,

insieme alle banche centrali, stanziano la bellezza di 3000 miliardi di dollari, stime

prudenziali, circa l’8% del PIL mondiale per garantire depositi, tappare le falle nei bilanci

delle banche, garantirgli i prestiti, praticamente dare un’assicurazione completa al sistema

bancario. Come se non bastasse gli stati si mettono anche a sostenere l’economia reale,

partendo sempre dall’auto chissà perché…

Non c’è che dire, un periodo che nel giro di pochi giorni ha di fatto cambiato la faccia del

capitalismo: dal liberismo estremo, quante volte avete sentito la frase “il mercato è

sovrano”, allo statalismo degno dei peggiori regimi comunisti.

La cosa che continua a sfuggire alla comprensione è che esistono due mondi: uno quello

dell’economia reale che fattura circa 40.000 mld di $, il PIL mondiale, mentre c’è un

mercato finanziario compresi i prodotti con leva finanziaria (derivati) che fa girare 645.000

mld di $ (stima prudenziale della BIS 2007, ma altre stime parlano di molto di più) ben 16

volte il PIL mondiale! I maghi, o meglio gli apprendisti stregoni, della finanza sono riusciti

a moltiplicare il lavoro concreto di ciascuno di noi e a farlo diventare una fonte inesauribile

di guadagno per loro.

Su quei 40.000 mld di $ tutto il mondo paga le sue tasse e alimenta le spese dei governi

comprese quelle in sostegno al sistema bancario, mentre gli apprendisti stregoni in preda

alla sindrome divina della moltiplicazione dei pani e dei pesci utilizzano quella base di

lavoro reale per moltiplicare i loro guadagni eludendo anche gran parte di questi guadagni;

se i banchieri pagassero le tasse su quei 645.000 mld di $ probabilmente staremmo tutti

come nababbi, ma ovviamente ciò non accade perché gran parte di questi giri di denaro

avvengono in paradisi fiscali mantenuti in essere proprio a questo scopo, oltre ad

un’inspiegabile benevolenza, non solo fiscale, dei governi nei confronti del sistema bancario

in genere.

A questo dobbiamo aggiungere che a causa dell’indebitamento progressivo di tutto il mondo

nei confronti delle banche e della dinamica che questo debito perpetuo ha nel lungo periodo

– gli stati oggi pagano solo gli interessi sul debito perpetuandolo all’infinito - assistiamo ad

un travaso sempre maggiore di ricchezza reale nelle mani dei banchieri. Travaso che, al

punto in cui è arrivato oggi, soffoca tutte le attività produttive dell’economia reale.

Il meccanismo si inceppa quando il costo del debito eccede la quantità di moneta necessaria

a mantenere gli scambi commerciale. Questo limite sembra essere stato già raggiunto e

quindi a breve dovremo assistere all’implosione del sistema economico e finanziario.

Il grafico sotto mostra come l’inizio debito e la fine del debito nella dinamica del lungo

periodo non ha mai fine e mostra anche quale è l’andamento del debito.

Il limite del sistema si raggiunge quando il costo del debito eccede la massa di denaro che

serve per gli scambi commerciali necessari alla vita di una comunità

Questa dinamica viene anche esasperata e accelerata dai prodotti con leva finanziaria che

accentuano i guadagni, ma anche le perdite come ha ben dimostrato questo ultimo periodo

riguardo al sistema bancario che non avrebbe dovuto avere alcun problema grazie a questo

continuo travaso di ricchezza reale nei suoi forzieri, ma che invece, a causa della sua

ingordigia e della leva finanziaria, ha avuto perdite di gran lunga superiori al suo capitale.

I 3.000 mld di $ che sono stati spesi per salvare il sistema bancario da se stesso (!!?), hanno

indebitato ulteriormente gli stati e penalizzato ancor di più l’economia reale che rischia a

questo punto la paralisi. In pratica per salvare lo strozzino si uccide anche la vittima.

La sensazione che tutti noi percepiamo di non avere abbastanza moneta, nonostante

l’enorme quantità di denaro, è causata proprio dalla dinamica del debito, senzazione

destinata ad acuirsi se non verranno prese misure drastiche (moratoria del debito, messa

fuorilegge della leva finanziaria e emissioni di moneta senza creare nuovo indebitamento)

Come tutti i moribondi che si rispettino però, prima di spirare definitivamente avrà una

reazione e questo a causa delle grandi iniezioni di morfina (denaro a debito).

Il grafico del Dax ci mostra proprio questo. nel grafico sono evidenziati i cicli a dieci anni

(in rosso) e quelli a 5 anni (barre blu).

Oggi siamo alla fine di un ciclo a 5 anni e sta per partire l’ultimo, quello che porterà al 2013

Il fatto poi che nel 2000 e nel 2007 si sia raggiunto due massimi uguali dimostra che il ciclo

in questione sarà l’ultimo di uno di lunghissimo periodo (60 anni) ed i prossimi anni

saranno molto difficili e ci dicono che i cali di questo ultimo periodo non sono altro che

delle avvisaglie di quello che avverrà nel prossimo futuro. In verde il probabile andamento

dell’indice.

La (falsa) ripresa che sta arrivando è confermata anche dall’oro che continua la sua discesa

temporanea dopo l’incrocio al ribasso delle medie mobili di lungo periodo causata dalla fine

del suo ciclo a 4 anni iniziato nel 2005.

Andamento perfettamente correlato all’indebolimento (temporaneo) dell’euro contro

dollaro dovuto anche questo alla fine del ciclo a 4 anni che finirà nel prossimo anno

Dal 2010 inizierà il vero crollo di questo sistema ormai obsoleto e per quella data sarà bene

che la consapevolezza e la conoscenza di questi meccanismi, dai più considerati caotici,

senza un senso e non prevedibili, sia di patrimonio comune in modo da poter lavorare alle

contromisure che possano lenire il trauma di un sistema che crolla (la transition money

http://www.centrofondi.it/report/report_05_02_07.pdf ) e per gettare le basi totalmente diverse, del

nuovo sistema economico, più equo, senza indebitamento e con una distribuzione delle

risorse più giusta.

That’s all folks