“Né rossi né neri, solo liberi pensieri”
di Carlo Gambescia - 31/10/2008

Iniziamo con una battuta. Cattiva.
Se Berlusconi nel 2007, avesse organizzato a Roma, nell' arco di una settimana, due manifestazioni "oceaniche" contro il governo Prodi, il centrosinistra si sarebbe rivolto all’Onu, per chiedere un intervento dei caschi blu contro due nuove marce fasciste su Roma.
Ma cerchiamo di essere lucidi e seri.
La manifestazione di ieri è per un verso un successo "di massa", ma per l'altro rappresenta una decisa normalizzazione imposta "dalla élite" del centrosinistra. O per dirla tutta: un azzeramento e sconfitta dell’ ”Onda” e di ogni volontà collettiva di cambiamento "sistemico", o comunque "forte". E non solo nel mondo scolastico e universitario.
Ma cerchiamo di essere lucidi e seri.
La manifestazione di ieri è per un verso un successo "di massa", ma per l'altro rappresenta una decisa normalizzazione imposta "dalla élite" del centrosinistra. O per dirla tutta: un azzeramento e sconfitta dell’ ”Onda” e di ogni volontà collettiva di cambiamento "sistemico", o comunque "forte". E non solo nel mondo scolastico e universitario.
Una vera e propria controrivoluzione politica e sindacale, iniziata con l’espulsione violenta da piazza Navona, di quegli studenti di destra che invece si proponevano, una tantum e seriamente, di volare oltre la destra e la sinistra. Un progetto che nei giorni precedenti, sembrava aver affascinato e caratterizzato (e non solo in chiave di borghese culto dell' apoliticità) lo stesso movimento degli studenti anti-Gelmini. E invece no: ha avuto la meglio il solito opportunistico collante antifascista. Per fare la gioia dei Fioroni, dei Veltroni, dei Di Pietro, delle Bindi e compagnia cantante. E, dulcis in fundo, di Epifani. A capo di un sindacato ultramoderato, la Cgil, che non è stato finora capace di prendere una posizione chiara e netta contro l’introduzione nella legislazione italiana sui contratti di lavoro della cosiddetta flessibilità, così cara alla Confindustria.
Notare un cosa: mentre a piazza del Popolo si cantava l’inno di Mameli; intonato dagli stessi che nei giorni precedenti si erano opposti a celebrare tout court il 4 Novembre, il Ministero della Pubblica Istruzione veniva circondato, "anche" dagli studenti della sinistra più aggressiva. Come dire, nella ricostituita unità del centrosinistra, c’è spazio per tutti dal sindacalista in piedpoul ai lanciatori di (falce e) martello … Sfogatevi un po' ragazzi... Quel che conta è l’esclusione di coloro che, guarda caso, aspirino, una tantum e sul serio, a volare oltre la destra e la sinistra all'insegna di un tonante e azzeccatissimo " Né rossi né neri, solo liberi pensieri".
Quanto al centrosinistra ministeriabile, sul che cosa fare effettivamente - a parte un improbabile referendum - poi si vedrà: ci penseranno, una volta tornati al potere Bersani, Padoa-Schioppa, gli economisti de Lavoce.info… Oppure chissà la Discesa in Terra del nuovo Messia Americano Barack Obama...
La tragedia di "questo" centrosinistra è che sembra essere d’accordo, al suo interno e con il "popolo" di sinistra, solo quando deve dire no a Berlusconi. Dopo di che sotto gli slogan nulla…
Non la proposta di un provvedimento, chiaro e netto, contro il numero chiuso, contro la flessibilità, oppure per contrastare seriamente gli incidenti sul lavoro. Per quale ragione? Perché si dovrebbe mettere in discussione il capitalismo, o quanto meno la sua deriva speculativa e aggressiva nei riguardi dei lavoratori. E non lo si vuole fare - e questa è una tragedia nella tragedia, per ogni vero riformista - neppure nei termini infrasistemici di una socialdemocrazia classica.
Notare un cosa: mentre a piazza del Popolo si cantava l’inno di Mameli; intonato dagli stessi che nei giorni precedenti si erano opposti a celebrare tout court il 4 Novembre, il Ministero della Pubblica Istruzione veniva circondato, "anche" dagli studenti della sinistra più aggressiva. Come dire, nella ricostituita unità del centrosinistra, c’è spazio per tutti dal sindacalista in piedpoul ai lanciatori di (falce e) martello … Sfogatevi un po' ragazzi... Quel che conta è l’esclusione di coloro che, guarda caso, aspirino, una tantum e sul serio, a volare oltre la destra e la sinistra all'insegna di un tonante e azzeccatissimo " Né rossi né neri, solo liberi pensieri".
Quanto al centrosinistra ministeriabile, sul che cosa fare effettivamente - a parte un improbabile referendum - poi si vedrà: ci penseranno, una volta tornati al potere Bersani, Padoa-Schioppa, gli economisti de Lavoce.info… Oppure chissà la Discesa in Terra del nuovo Messia Americano Barack Obama...
La tragedia di "questo" centrosinistra è che sembra essere d’accordo, al suo interno e con il "popolo" di sinistra, solo quando deve dire no a Berlusconi. Dopo di che sotto gli slogan nulla…
Non la proposta di un provvedimento, chiaro e netto, contro il numero chiuso, contro la flessibilità, oppure per contrastare seriamente gli incidenti sul lavoro. Per quale ragione? Perché si dovrebbe mettere in discussione il capitalismo, o quanto meno la sua deriva speculativa e aggressiva nei riguardi dei lavoratori. E non lo si vuole fare - e questa è una tragedia nella tragedia, per ogni vero riformista - neppure nei termini infrasistemici di una socialdemocrazia classica.
Notare un'altra cosa: il "partito" di Repubblica, da sempre nelle grazie di certo capitalismo italiano con facciata riverniciata a sinistra e portafoglio a destra, si è fatto in quattro per promuovere la ricostituita unità antifascista: da Di Pietro ai piccoli Lenin della birra sociale.
Tuttavia l'opportunismo politico non caratterizza soltanto il centrosinistra. Dall’altra parte - il centrodestra - si risponde in chiave di bieco moderatismo politico… E' di oggi la dichiarazione di Maroni di voler far sgomberare con la forza le scuole occupate. Naturalmente, per solleticare e soddisfare, al tempo stesso, gli istinti peggiori di una destra forcaiola. Che pure esiste.
Chi ci salverà dagli opportunisti di destra e di sinistra? Chissà, forse un rinnovato e coraggioso grido: "Né rossi né neri, solo liberi pensieri"...
Chi ci salverà dagli opportunisti di destra e di sinistra? Chissà, forse un rinnovato e coraggioso grido: "Né rossi né neri, solo liberi pensieri"...
Lasciamo perciò che risuoni alto e forte, almeno nelle nostre, individuali, coscienze politiche.