__Gli Spera sono una famiglia che qualche anno fa avremmo annoverato nel cosiddetto "ceto medio" ma che, con il drammatico calo del potere d'acquisto, si ritrova per la prima volta a fare i conti con "la fine del mese".__
Tradotto: la Famiglia Spera non ha la benché minima idea del mistero misterioso che si cela dietro alle rate del mutuo e all'affitto. Probabilmente ascolta devota i discorsi di Ciampi, con l'occhio spento,
La Famiglia Spera, spera: questo vivace gioco di parole dev'essere frutto della meditazione di un grande intellettuale.
Badombe> Perché la famiglia Spera spera?
Perché lo Stato si è fottuto tutti i soldi, quindi non resta che sperare e votare, non potendo fare altro.
Badombe> E' molto democratico.
Di più: partecipativo.
Tradotto: la Famiglia Spera acquisterà mezzo magazzino Ikea, sbattendo tutto sulla carta di credito revolving con cambio automatico e lettore MP3, arrivata per posta, con tasso del 20%.
__La famiglia Spera non è tecnicamente povera.__
E' solo lievemente indebitata. L'altro giorno ha consolidato tutte le rate mensili per gentile intercessione della mafia russa. E' stato sufficiente far finta di perdere il passaporto e regalarlo a Igor e Vladimir.
__Ma in un range di condizioni che va dal benessere alla povertà è ormai molto più prossima alla seconda.__
Tradotto: la Famiglia Spera è ridotta con le pezze al culo, tuttavia vive con più di un dollaro al giorno quindi dovrebbe ancora sentirsi in colpa. Ma glielo faremo sapere solamente dopo le elezioni.
__Mario Spera
Il padre, 45 anni, conduce autobus dall'età di ventidue.__
Tradotto: ha una tacca sulla cintura per ogni sciopero, ecco perché gli cadono i pantaloni. Per questo motivo talvolta capita che sia ingiustamente accusato di molestie ed esibizionismo.
__Stempiatissimo, faccia furba ma non troppo che ispira simpatia, nonostante il fisico leggermente appesantito rimane pur sempre un bell'uomo.__
Tradotto: ha una faccia da imbecille, la moglie lo tollera solo perché è peggio di lui, ma tiene nel cassetto del comodino un calendario di Brad Pitt, oltre ad altri oggetti sui quali non è opportuno indagare in questa sede. Diciamo solo che ho comprato le azioni della Duracell e non ho motivo di lamentarmi.
__È una persona onesta, fisiologicamente vicina a idee progressiste, esasperato dalla politica di centrodestra degli ultimi anni, non ha perso l'ottimismo ma lo spettro della disillusione è sempre dietro l'angolo.__
Tradotto: sospetta fortemente l'inutilità di votare contro il branco selvaggio, tuttavia spera di poter far parte un bel giorno del branco vincente.
__Sente su di sé la responsabilità della famiglia quindi non si arrende, resiste e qualche volta si incazza davvero.__
Tradotto: s'incazza davvero, ma non avendo la benché minima idea di cui sopra s'incazza per niente. Spera che a forza di votare qualcuno gli firmi un assegno. Guarda in faccia sua moglie e pensa "ma chi me l'ha fatto fare."
__Paola Spera
La madre, è casalinga, ma non per scelta.__
Peccato, poteva guidare gli autobus durante i giorni di sciopero.
__Quando è preoccupata per le sorti del Paese, si sfoga sulla macchina da cucire.__
Utile!
__Incondizionatamente devota alla famiglia è pur sempre la regina incontrastata del cuore di Mario, reso ipertrofico da un amore tenace.__
Tradotto: qualcuno ha fatto i suoi conti, e ha capito che il divorzio non conviene. Non che nessuno dei due abbia molto da perdere.
__Più pessimista del marito, non legge i giornali perché la intristiscono.__
Poi però s'incazza pure lei, e vota. Non apre un giornale da trent'anni ma si preoccupa delle Sorti del Paese. E Bin Laden vive a Beijing.
__Un pragmatico disincanto sta prendendo pericolosamente il posto dei suoi entusiasmi giovanili. Rimprovera spesso il marito di essere un sognatore, ma in fondo è per questo che lo ama.__
Certo, e Bin Laden si trova nei dintorni di Da Nang.
__Sotto sotto è una romantica anche lei: non si è mai persa una puntata di Beautiful.__
Tradotto: non legge i giornali ed è rincoglionita dalle soap, però vota comunque e si preoccupa delle Sorti del Paese. L'importante è partecipare.
__Onofrio Spera
E' per tutti NonnoNò, per la sua tendenza alla protesta. Emigrato al nord da un piccolo paese pugliese all'età di 15 anni, nel 2001 aveva sperato in Berlusconi e nei suoi miracoli. Adesso lo considera un traditore.__
Tradotto: l'imbecille si era bevuto tutte le boiate di Berlusconi. Tiene ancora una foto di Mussolini nel portafogli, just in case.
__Falegname in pensione è ancora arzillo e, per una questione puramente anagrafica, vuole credere ad un'ultima promessa del cavaliere, quella del lavoro che ringiovanisce. Odia i suoi TG propaganda, gli causano convulsioni e crisi d'asma, soprattutto da quando non può più consolarsi con un buon programma di Biagi.__
Tradotto: l'imbecille, al pari della moglie di cui sopra, è sempre incollato al televisore. Probabilmente vota pure lui.
__Non si rassegna alla sua magra pensione e per qualche euro in più farebbe di tutto, anche rivendere le rose del soggiorno a sua nuora.__
Badombe> Come siete spiritosi... Gioia e gaudio per mamma e papà con il nonno sempre tra i piedi, ooops volevo dire davanti alla TV.
Tradotto: l'imbecille ha dimenticato che è stato derubato per tutta la vita, ora spera che qualche altro imbecille venga derubato al posto suo per mantenerlo. E l'eterno ciclo continua.
__Caroline Spera
La figlia piccola, compirà a breve diciotto anni. Superesperta di suonerie polifoniche, ha "Siddharta" sul comodino e un poster di Amici appeso al muro.__
Tradotto: gravemente mutilata dall'educazione nazionale mazziniana, spende i pochi euro scippati a mamma e papà in suonerie, mentre sogna un ipotetico e fantasioso futuro nel turpe mondo dello spettacolo più becero, probabilmente un altro effetto di quel fottuto televisore sempre acceso in casa.
__Carina e vivace, è follemente innamorata di Alfredo, compagno di classe tunisino, il suo metre-a-penser.__
Non l'avremmo mai, mai e poi mai immaginato...