Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Ogni tanto, è bene ricordare come funziona il Fronte Rosso-Azzurro della Destra-Sinistra

Ogni tanto, è bene ricordare come funziona il Fronte Rosso-Azzurro della Destra-Sinistra

di Miguel Martinez - 02/01/2009

Ogni tanto, è bene ricordare come funziona il Fronte Rosso-Azzurro della Destra-Sinistra.


M.O.: LIVNI, FRATTINI E' UN LEADER CHE SA COSA E' GIUSTO  

(ASCA) - Roma, 31 dic - Il ministro degli Esteri Franco Frattini ''e' un leader che sa che cosa e' giusto''. I complimenti arrivano dal suo omologo israeliano, Tzipi Livni.

In un'intervista con Sky Tg24, il capo della diplomazia dello Stato ebraico ha affermato che ''non e' facile trovare nella comunita' internazionale chi sa cosa e' giusto e cosa e' sbagliato. Trovo che il Signor Frattini sia un leader che sa cosa e' giusto''.

29/12/2008 19:33

Colloquio telefonico Napolitano-Peres

19.33
Colloquio telefonico Napolitano-Peres

Il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha avuto un colloquio telefonico con il presidente israeliano Shimon Peres. Lo riferisce una nota del Quirinale.

Napolitano e Peres hanno avuto "un fruttuoso scambio di opinioni sulla grave situazione determinatasi nella regione, sulle possibilità di superare la crisi e sulle condizioni necessarie per un ritorno al dialogo di pace".

In programma una conversazione telefonica tra Napolitano e il presidente dell'Autorità palestinese,
Abu Mazen.


E  dopo il colloquio con l'orrido Napolitano:

31-12-08

M.O.: LIVNI, NO A TREGUA DI 48 ORE PERCHE' NON CE N'ERA BISOGNO

(ASCA) - Roma, 31 dic - Israele non ha accettato la proposta europea di una tregua di 48 ore perche' ''non ce ne era bisogno'', dato che ''la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e' abbastanza buona''. Lo ha dichiarato in un'intervista a Sky Tg24 il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Tzipi Livni.


Dimenticavamo

E' commovente ricordare che Giorgio Napolitano si prodiga da mezzo secolo al servizio della pace.

Nel 1956,
disse:

"L'intervento sovietico ha non solo contribuito a impedire che l'Ungheria cadesse nel caos e nella controrivoluzione ma alla pace nel mondo. (1956: citato in Gian Antonio Stella, «Principe rosso», violò il tabù del Viminale, Corriere della sera, 8 maggio 2006)"