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Sorveglianza elettronica

di redazione ECplanet - 20/02/2006

Fonte: ecplanet.com


 

Citywatcher.com, impresa dell'Ohio attiva nel settore della videosorveglianza, ha fatto inserire sottopelle un chip a due dei propri dipendenti. Si tratta del primo caso in cui una compagnia statunitense ricorre a questo sistema per controllare i movimenti dei suoi lavoratori. La società ha fatto sapere che si tratta di un primo test per tenere sotto controllo l'accesso dei dipendenti agli uffici in cui sono contenute le banche dati dei video relativi alla sorveglianza delle agenzie governative e della polizia.

Il sistema testato dalla compagnia potrebbe andare ad alimentare le polemiche sulla controversa tecnologia dei chip Rfid utilizzati da qualche tempo per tenere sotto controllo gli spostamenti di animali domestici e delle merci. “Esistono dei diritti civili di libertà e privacy che vengono completamente annullati da questi dispositivi”, ha dichiarato Liz McIntyre, uno dei maggiori attivisti contro l'utilizzo di questa rivoluzionaria tecnologia per l'identificazione di merci, animali e persone.

Dura la replica di Sean Darks, amministratore delegato di Citywatcher.com. che si è fatto impiantare lui stesso un dispositivo nella parte alta del braccio destro: “Il chip che abbiamo fatto inserire sotto pelle a due dei nostri dipendenti non rappresenta nient'altro che una carta d'identità digitale”. Secondo Darks non si tratta di un dispositivo particolarmente invasivo. “Il chip che abbiamo installato non pulsa e non emette segnali all'esterno. Non si tratta di un Gps. Mia moglie non può sapere in ogni momento dove mi trovo”.

La lettura dei dati contenuti nel chip avviene attraverso un dispositivo simile a quello utilizzato dai gestori di carte di credito per finalizzare le transazioni. Secondo i difensori della nuova tecnologia, il sistema rappresenta una soluzione conveniente ed efficace al problema di identificazione delle persone fintanto che l'inserimento del chip non viene imposto dalle società ma si mantiene a livello facoltativo.

Diversa la visione dei critici di questo sistema secondo cui, una volta che il chip è stato inserito sottopelle, i tecnici informatici possono modificare le funzionalità dell'apparecchio all'insaputa degli utilizzatori.

VeriChip, la compagnia statunitense che produce l'unico dispositivo approvato fino ad ora da parte della Food and Drug Administration, ha fatto sapere che il chip è stato inizialmente progettato per scopi medici. In base ai dati diffusi da VeriChip, fino a questo momento sono 70 le persone che negli Stati Uniti si sono fatte installare un chip sottopelle.

Istituzioni citate nell'articolo:

Citywatcher.com

VeriChip Corporation

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