Piagnisteo globale: troppe lacrime per Michael Jackson
di Federico Zamboni - 06/07/2009
Saranno abbastanza, i dieci giorni che sono ormai passati dalla morte (improvvisa, controversa, celebrata al di là di og
Fate voi. La sostanza non cambia: l’apoteosi di Michael Jackson – che è appena cominciata e che purtroppo ha tutta l’aria di essere destinata a protrarsi pressoché all’infinito, nel solito intreccio perverso di credulità da parte del pubblico e di cinismo da parte dell’industria de

Quali che ne siano state le cause, a partire dal pessimo abbinamento tra un padre-padrone che pensava solo ad arr

Cominciamo dall’aspetto fisico. Anche volendo prendere per buona la spiegazione che egli stesso ha fornito e che addebita (accredita...) il continuo schiarimento dell’epidermide alla vitiligine, a dar da pensare rimane tutto il resto. Michael, com’è noto, ha inanellato una tale quantità di cambiamenti estetici

Poi ci sono i comportamenti. L’ipocondria conclamata e maniacale che lo ha indotto ad abusare dei farmaci fino a incappare, a quanto sembra, in un cocktail mortale. La predilezione per i giovanissimi amici che lo ha portato a essere accusato di pedofilia, per poi uscirne la prima volta grazie a un risarcimento multimilionario e la seconda per effetto di un’assoluzione in ex

Infine, ecco la dimensione artistica. O presunta tale, secondo la pessima abitudine a non distinguere più tra arte e intrattenimento. Bene: in t


Che ve ne sembra, dunque? Siete ancora convinti che si tratti di un magnifico artista, e di una splendida persona, di cui piangere la scomparsa con la costernazione che va riservata ai migliori? Fate voi. Quello che sappiamo noi è che il cordoglio planetario è un rito cui è difficilissimo sottrarsi. Non sia mai che vi vedano con gli occhi asciutti e lo sguardo distratto o persino infastidito, mentre tutti versano calde lacrime e si sentono buoni e generosi come angioletti del paradiso.