Questa civiltà “occidentale” non è più difendibile
di Gianfranco La Grassa - 19/09/2009
Leggere oggi 18 settembre i commenti ai fatti di Afghanistan sui giornali di destra (Il Giornale più ancora forse di Libero) non fa altro che confermare l’incultura e il bestiale reazionarismo di costoro, che poi alimentano, dall’altra parte, l’insensatezza impolitica di certi commenti di cosiddetta “ultrasinistra”, che parla come fosse al bar scolando, in “lieta” compagnia, qualche litro di grappa. Così si straparla da ogni parte. Mentre almeno un Bossi dice “tutti a casa entro Natale” (prendendosi dell’irresponsabile da un Casini e da sinistra, oltre che da La Russa), mentre Berlusconi annuncia che ne torneranno 500 mentre per il resto bisognerà discuterne con gli alleati, certi giornalisti biechi oltre che stupidi urlano che non si può darla vinta al terrorismo, altrimenti poi ce lo troviamo in casa, che i talebani sono pagati 10 dollari al giorno per essere assassini; e sono assassini perché si nascondono, fanno agguati cercando perfino di non farsi vedere; e via con idiozie sesquipedali.
Ero bambino, ma ricordo bene che fascisti e tedeschi dicevano le stesse cose dei partigiani (ce lo ricordiamo “Achtung Banditen”?). Non c’è alcun terrorismo, ci sono eserciti in casa d’altri e gente che non li sopporta. Lo ripeto: come l’esercito sovietico in Afghanistan contro cui si accanivano gli stessi idioti di oggi; allora i criminali erano i sovietici perché invadevano un territorio non loro, e i partigiani (così erano chiamati in occidente allora!) afgani erano degli eroi. Nessuno a quel tempo ricordava che mettevano il velo alle donne, che erano arretrati e primitivi e, naturalmente, assassini perché facevano attentati all’esercito sovietico. Questo doppiopesismo è disgustoso. Io almeno sono onesto, e protesto contro il doppiopesismo della stampa di sinistra, avversa semplicemente ad un uomo di nome Berlusconi. Ma questi suoi giornalisti non gli rendono un buon servigio, perché solo dei perfetti disonesti e per di più rozzi, incolti e imbecilli possono sostenere tesi tanto indecenti e da perfetti colonialisti (proprio come si faceva cent’anni fa per poi cantare “Tripoli bel suol d’amore”).
Se si va via dall’Afghanistan, gli unici a rimetterci sono gli americani, che perdono influenza nel Caucaso e rischiano anche in Pakistan. I servi degli americani – quelli che, a sinistra soprattutto ma con ampie propaggini a destra, strepitano contro la politica estera (e energetica) dell’Italia odierna – sostengono luridamente che l’Eni fa una politica contraria agli interessi nazionali (essendo al 50% con la russa Gazprom in un affare che fa invece proprio questi nostri interessi e lede solo quelli di certi potenti ambienti statunitensi, sempre gli stessi con Bush o con Obama, così caro ai sinistri); mentre invece bisogna dare ecoincentivi alla Fiat (con la scusa che serve all’intero settore auto, affermazione che non migliora per nulla questa tesi) perché ciò ci salva dalla crisi (lo sostiene incredibilmente perfino una persona che stimavo come Forte!). E’ evidente che siamo in bilico; la politica estera italiana presenta qualche aspetto positivo solo per contingenze legate a poche persone. Per il resto abbiamo ottusi bisonti a destra e semicolti servi ben pagati dagli Usa a sinistra.
Solo per alleggerire il mio sconforto accenno al gustoso film di Wilder “Vita privata di Sherlock Holmes”. Deliziosa commedia (amarognola come al solito), dove c’è però, fra tante altre preziosità, una esilarante scena in cui il capo dei Servizi Segreti (interpretato meravigliosamente da Christopher Lee, le cui facce nel corso della vicenda sono una perla tra le perle) mostra alla Regina Vittoria l’ultima scoperta della Marina inglese: il prototipo di un sommergibile; e spiega (o tenta di spiegare ad una tonta) come funziona. La Regina si indigna: “come, colpisce stando nascosto sott’acqua senza avvertire il nemico dell’attacco? Non è accettabile, è contrario ad ogni senso dell’onore”. Il tapino è costernato, ma non può dire quello che pensa; allora si difende rivelando come i servizi segreti inglesi abbiano appurato che anche la Germania è sul punto di approntare un sottomarino. Ma la Regina è implacabile: “Non è possibile, conosco il Kaiser [suo parente] e il suo senso dell’onore. Gli scriverò personalmente per risolvere la questione. Intanto voi distruggete subito questo ‘coso’ e smettete ogni ricerca in merito”. E così il sottomarino viene affondato.
E’ evidente che i giornalisti destri che scrivono le cazzate odierne sono anche peggiori della Regina Vittoria, in quanto non hanno alcun senso dell’onore, vogliono solo compiacere chi ci ha messi nella trappola dell’Afghanistan per i suoi sporchissimi interessi di superpotenza (ex). E con questo termino perché è bene non restare con la penna intinta nella merda di simili giornali per troppo tempo. Aggiungo soltanto: questi cialtroni hanno speso una sola parola di cordoglio di fronte ai reiterati massacri di civili di questi ultimi due mesi (ultimi di una serie che ne ha sterminati a decine di migliaia)? Del tutto provati, con reazione del governo afgano, riconosciuto (malgrado brogli a non finire nelle ultime elezioni) dagli aggressori americani e dall’insieme degli occupanti un territorio che non compete loro a nessun titolo. Ancora il lercio doppiopesismo di chi ritiene alcuni esseri umani (così come anche i palestinesi) del tutto inferiori a noi, gli “eletti”, la razza superiore e fulgida di bellezza e forme perfette (del tipo della D’Addario, non a caso intervistata dal “Manifesto”; ogni giornale ha la sua schifezza quotidiana!). La verità è: questa civiltà “occidentale” non è più difendibile, e nessuno può pensare di dare al vita per essa. Al macero, per carità!