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L’università degli assassini

di Cristiano Tinazzi - 04/04/2006

Fonte: Rinascita



 

Due Stati latino-americani hanno inviato in questa settimana un messaggio di censura per la politica militare degli USA ed hanno condannato l’addestramento delle truppe nella ‘Escuela de las Américas’. I ministeri della Difesa dell’Uruguay e Argentina hanno ricordato che l’istituzione tanto criticata negli stessi Stati Uniti ha una lunga storia, piena di episodi di tortura e repressioni sociali. I due paesi sudamericani hanno deciso di sospendere l’invio di soldati ai corsi di preparazione nell’Accademia, che ha sede a Fort Benning, nel sud dello Stato della Georgia. Le disposizioni delle due nazioni seguono molte riunioni delle autorità ministeriali con gruppi dei diritti umani, leaders ecclesiastici e attivisti operai e comunitari dell’Uruguay, hanno segnalato le fonti. Argentina a Uruguay sono i casi più recenti di paesi che hanno annunciato l’interruzione degli addestramenti nel sinistro collegio militare. Hugo Chávez, nel gennaio del 2004, aveva già annunciato che il Venezuela non avrebbe mai più inviato truppe in quella scuola nordamericana. I membri dello stesso Congresso degli USA hanno chiesto la chiusura definitiva del detto ufficialmente ‘Istituto dell’Emisfero Occidentale per la Cooperazione nella Sicurezza’. La proposta di chiusura ha 126 patrocinatori nelle due camere legislative. Nel 1996 il Pentagono rese pubblici e diffuse i manuali d’addestramento usati nella scuola nordamericana, nei quali si difendevano le torture, le estorsioni e le esecuzioni individuali ed extra giudiziarie. La Scuola delle Americhe è stata definita dagli analisti della stampa come la più grande base per la destabilizzazione politica dell’America Latina e anche ‘L’Università degli Assassini’. Stando alle denunce delle organizzazioni civili, centinai di migliaia di latino americani sono stati torturati, violentati, massacrati o costretti a rifugiarsi in altri paesi dagli ufficiali addestrati in questa tenebrosa istituzione. Fra di loro, secondo documenti segreti dati a conoscere dal Pentagono, c’erano 19 dei soldati salvadoregni che presero parte alla morte nel 1989 di Padre Ignacio Ellacuria e altri cinque sacerdoti gesuiti dell’Università Centroamericana. I più sinistri sistemi di allenamento insegnati dalla Escuela de las Americas, in accordo con i documenti ufficiali, sono raccolti in un piano degli anni sessanta denominato ‘Programma di Assistenza e Spionaggio per Eserciti Stranieri’, però più conosciuto come ‘Progetto X’. In esso, secondo l’estratto che consta di un testo del Dipartimento di Difesa, si insegnava ad usare “la paura, il pagamento di ricompense per la morte dei nemici, la tortura, le false detenzioni, le esecuzioni e l’uso del siero della verità”. In uno dei manuali utilizzati, intitolato ‘El manejo de las fuentes’, si afferma che “gli agenti di controspionaggio possono procedere alla detenzione dei ‘padri degli impiegati’ (termine con cui si definiscono gli informatori), la detenzione dell’impiegato o la sua bastonatura per ottenere informazioni”. Un altro manuale, che si riferisce a Terrorismo e guerriglia urbana, recita: “Una delle funzioni degli agenti è quella affidare obiettivi di controspionaggio per la loro neutralizzazione. Alcuni esempi di questi obiettivi sono funzionari del governo e leader politici”. Un funzionario del Pentagono consultato dal quotidiano ‘The Washington Post’ chiarì che la parola ‘neutralizzare’ equivale a uccidere. Fra gli ex alunni della scuola figurano il maggiore Roberto D’Aubuisson, responsabile della creazione degli squadroni della morte in Salvador, il generale Manuel Antonio Noriega, attualmente detenuto per narcotraffico negli Stati Uniti e il colonnello Julio Roberto Alpírez, accusato di innumerevoli assassinii di guerriglieri e presunti collaboratori della guerriglia in Guatemala, incluso un nord americano. Durante i suoi 50 anni di esistenza, attraverso questa istituzione sono passati migliaia di militari di 11 paesi latinoamericani.