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Germania, calo delle emissioni record

di Elisabeth Zoja - 15/03/2010

Venerdì scorso il ministero dell’ambiente tedesco ha rivelato che nel 2009 le emissioni sono scese come mai prima nella storia della Repubblica Federale Tedesca. Il motivo principale è la crisi economica, ma i tedeschi si impegnano a mantenere basse le emissioni anche dopo il suo superamento.

 

calo emissioni germania
Il 2009 ha portato la maggior diminuzione di emissioni di gas a effetto serra dalla nascita della Repubblica Federale Tedesca
Lo dicono tutti: la crisi ha i suoi effetti positivi, soprattutto sul clima. Ora i risultati si vedono nero su bianco. Venerdì scorso è infatti uscito uno studio del ministero dell’ambiente tedesco che annuncia un record senza precedenti: il 2009 ha portato la maggior diminuzione di emissioni di gas a effetto serra dalla nascita della Repubblica Federale Tedesca nel ’45.

 

 

Paragonate a quelle del 2008, nel 2009 le emissioni sono diminuite dell’8,4%: hanno risparmiato all’atmosfera 80 milioni di tonnellate di gas inquinanti. Rispetto al 1990 la diminuzione complessiva è del 29%. Un risultato notevole soprattutto tenendo conto che nel protocollo di Kyoto la Germania aveva promesso una riduzione del 21% da realizzarsi solo tre anni dopo, nel 2012.

 

La riduzione delle emissioni è dovuta principalmente alla crisi”, spiega il ministro dell’ambiente tedesco Norbert Röttgen. “Il nostro obiettivo invece è una crescita economica stimolata dalla protezione del clima” e non una protezione del clima causata dalla mancanza di crescita, sottintende il ministro. “Per questo continueremo a imporre lo sviluppo di energie rinnovabili ed efficienza energetica: solo così potremo garantire una protezione del clima a lungo termine e allo stesso tempo stimolare la crescita economica”.

Anche il presidente del ministero Jochen Flasbarth afferma che questo è l’unico modo per “evitare un rialzarsi delle emissioni al superamento della crisi economica”. Flasbarth annuncia che sarà necessario anche un maggiore isolamento termico degli edifici, poiché, nonostante la crisi, i costi energetici del riscaldamento sono addirittura saliti.

 

 

gas serra
Entro il 2020 il governo tedesco ha deciso di diminuire le emissioni del 40%, una cifra di gran lunga superiore a quella stabilita dagli altri paesi industrializzati
Non sono stati infatti l’economia domestica, la prestazione di servizi o il commercio, a richiedere meno energia, ma l’industria e le attività artigianali, settori in cui le emissioni si sono ridotte addirittura del 20% rispetto al 2008. Le centrali a carbone fossile hanno ridotto l’attività del 12,5%, facendo diminuire così dell’8,2% le emissioni di CO2 (68 milioni di tonnellate risparmiate all’atmosfera). Sono infatti proprio le centrali a carbone a emettere enormi quantità di anidride carbonica, di cui i gas a effetto serra sono composti al 90%.

 

 

Flasbarth, però, afferma che non bisogna allentare la lotta contro il cambiamento climatico e invita a risparmiare: “Proprio questa diminuzione della domanda di energia ha dimostrato quanto può essere efficace il risparmio energetico”.

 

Entro il 2020 il governo tedesco ha deciso di diminuire le emissioni del 40%. Ancora una volta questa cifra supera di gran lunga quella stabilita dagli altri paesi industrializzati; si tratta addirittura del doppio. Nell’accordo non vincolante di Copenhagen infatti, è solo prevista una diminuzione del 20% delle emissioni entro il 2020.

 

Non è dunque solo la crisi economica, ma anche la determinazione tedesca a far diminuire l’inquinamento atmosferico in Germania.