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Santanché: perché?

di Alessandra Colla - 21/03/2010

http://www.corriere.it/Media/Foto/2008/03/26/danie--140x180.jpg

Non c’è un vero motivo per cui io mi debba occupare (ancora) della prezzemola Garnero-in-Santanché.
Ma siccome ho scoperto di non essere ancora uscita dalla beata fase infantile in cui tutto è “perché?”, mi chiedo:
1) perché una che è stata p.r. come organizzatrice degli spogliarelli di porno-star nella discoteca “Beau Geste” di Milano con la sua società Dani Comunicazione e che è convinta che la bellezza femminile (vulgo: gnocca) sia l’ingrediente indispensabile per il successo deve poi passare per una che vuole fermamente tutelare i diritti delle donne (musulmane, per giunta) al punto di inscenare teatrini pietosi come quello del novembre 2009?
2) perché una già socia nella proprietà di un localino discreto come il Billionaire (fuggevolmente sconfessato, ma è acqua passata) propone che ristoranti e night club allarghino il proprio giro d’affari includendo nel ventaglio delle offerte al pubblico prestazioni a luci rosse, invece di limitarsi a caldeggiare la riapertura delle buone vecchie case chiuse?
3) perché l’esponente del Movimento per l’Italia della medesima Garnero-in-Santanché che soltanto l’anno scorso definiva i bordelli travestiti da night club “un indice di degrado” adesso ha entusiasticamente cambiato idea al punto di invocare un adeguamento dell’Italia agli standard europei?
4) e, soprattutto, perché faccio domande alle quali non ci saranno risposte?

P.S.: Per i distratti, Billionaire è anche un brand: ora, grazie al fattivo apporto di Elisabetta Gregoraci, la sua sobria raffinatezza non potrà più lasciare indifferenti le famiglie italiane.