L'Europa dei rifiuti: la classifica dei virtuosi. Austria e Germania uber alles
di redazionale - 23/03/2010

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I più "ricicloni" sono Austria, Germania e Belgio. Staccata l'Italia con il 45%, umiliate Inghilterra e Francia, che rimangono sotto la media Ue. In Danimarca si produce più spazzatura e si incenerisce molto.
Nell'Unione Europea il 40% dei rifiuti urbani vengono riciclati o compostati. Sono i nuovi dati rilevati da Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, secondo il quale la media dei rifiuti urbani prodotti è stata pari a 524 chili a persona.
L'Italia supera la media con 567 kg a testa, ma non è il primo paese della spazzatura. Viene superata da Paesi come Danimarca (802), Irlanda (733), Cipro(770) e Lussemburgo (701). Di poco sopra anche Germania, Inghilterra e Spagna, mentre la Francia produce meno rifiuti di noi (543). Il volume più basso, inferiore ai 400 chili a persona di media, è stato invece registrato nella Repubblica Ceca (306), seguita da Lettonia, Polonia, Romania e Slovacchia.
Il sistema di smaltimento vede i 27 ancora impegnati nell’uso di un mix dosato di discariche, inceneritori e impianti di compostaggio.
Nella raccolta differenziata dei rifiuti, sommando i riciclati e i compostati, ha la meglio l'Austria (69%), seguita da Germania (65%), Belgio (60%) e Olanda (59%), mentre in Italia si attesta sul 45%. Umiliate il Regno Unito con il 35%, la Spagna (34%) e la Francia con un misero 33%.
La Bulgaria mette in discarica il 100% dei suoi rifiuti, quanto alla percentuale maggiore di rifiuti inceneriti è prima la alla Danimarca con il 54% seguita dalla Svezia con il 49%. Inceneriscono molto anche Belgio, Olanda, Germania e Francia. Sostenuto uso della discarica anche in Grecia (77%), Spagna (57%) e Regno Unito (55%). Chi in assoluto utilizza meno le discariche è la Germania e l'Olanda, ciascuna con un 1%.
Entro l’anno i 27 devono adottare la direttiva sui rifiuti, entrata in vigore nel dicembre del 2008, che propone un quadro giuridico volto a controllare tutto il ciclo dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, ponendo l’accento sul recupero e il riciclaggio. La direttiva dovrebbe essere adottata entro l’estate.
Fonte: Eurostat