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La tigre di Sumatra tra riserve e adozioni

di Romina Arena - 10/05/2010

In Indonesia, la Sumatran Tiger Conservation Program Foundation apre un centro per studiare e preservare la specie autoctona di tigre. Intanto, il Governo propone una formula di adozione che ha il sapore di un noleggio, senza dimenticare che questo è l’anno della tigre e il bracconaggio sta facendo affari d’oro.


tigri sumatra
Tigri: nella provincia di Riau nascerà un centro per studiare gli ultimi esemplari di questa sottospecie di grandi felini in via di estinzione che ancora vivono allo stato brado
L’organizzazione ambientalista indonesiana Sumatran Tiger Conservation Program Foundation, ha deciso di realizzare un centro nella provincia di Riau per studiare gli ultimi esemplari di questa sottospecie di grandi felini in via di estinzione che ancora vivono allo stato brado. Il centro studi sarà allestito nella riserva protetta di Sinepis, nel distretto di Rokan Hilir ed istituito con la collaborazione dei titolari di concessioni forestali a Riau. Il centro di ricerca sarà un progetto pilota che, se si svilupperà con successo, favorirà la creazione di altri centri in diverse riserve.

 

La popolazione di Sumatra è in costante aumento e la vita delle tigri diventa sempre più problematica. La necessità di procacciarsi il cibo le porta, infatti, ad uscire dalla riserva e sconfinare in stalle e pollai, decimando capi su capi e correndo il rischio concreto di essere abbattute.

Sono circa 400 le tigri di Sumatra stimate allo stato selvatico, minacciate dalla distruzione del loro habitat e dal bracconaggio (ogni parte del loro corpo può essere usata a scopo medico o decorativo). Agli inizi del ventesimo secolo la tigre a Sumatra era invece molto diffusa e solo negli anni Ottanta erano stimati circa un migliaio di esemplari. L’habitat in cui vivono, tuttavia, si sta rapidamente riducendo e deteriorando a causa delle piantagioni di palma da olio, dell’industria cartiera attiva nella zona con due compagnie internazionali e del taglio illegale di legname, prodotti destinati ai mercati occidentali, su cui grava gran parte della responsabilità per la deforestazione di Sumatra e del Borneo.

 

tigri sumatra
l Governo indonesiano per arginarne il rischio di estinzione ha proposto l’equiparazione delle tigri ai comuni animali da compagnia
Intanto il Governo indonesiano per arginarne il rischio di estinzione ha proposto l’equiparazione delle tigri ai comuni animali da compagnia con l’idea di autorizzare i privati (ricchi) a tenerne un esemplare nei propri giardini. Un’idea tanto curiosa quanto grottesca, che ha suscitato le ire degli ambientalisti. Le associazioni, infatti, chiedono al Governo di impegnarsi attivamente nella salvaguardia delle condizioni ambientali che consentono a queste tigri di vivere in libertà, ossia impedire la deforestazione sempre più massiccia che è la prima causa dell’estinzione delle tigri. Secondo Bustar Matair, un portavoce di Greenpeace, nel sudest asiatico le adozioni riguarderebbero, in realtà, animali nati in cattività.

 

Dal canto suo il Governo tiene a precisare che non si tratta di vendita ma di una sorta di noleggio: si autorizzano le persone ad occuparsi dei felini, sottostando a determinate condizioni. Questo tuttavia non fuga alcuna perplessità sulla manovra del Governo, tanto più che il 2010, secondo il calendario cinese, è l’anno della tigre ed i fenomeni di bracconaggio aumentano sensibilmente. Sul mercato nero e nei canali di vendita ufficiali, pelli, denti e teste di tigre imbalsamate potrebbero quest’anno essere smerciati a prezzi molto convenienti per i venditori e non è da escludersi poi che qualche benestante possa decidere di adottare una tigre solo per assecondare la moda o il calendario cinese.

 

estinzione tigri sumatra
Dal canto suo il Governo tiene a precisare che non si tratta di vendita ma di una sorta di noleggio: si autorizzano le persone ad occuparsi dei felini, sottostando a determinate condizioni.
In mezzo al marasma, un importante passo avanti sono le immagini che le telecamere nascoste (camera-trap) del WWF sono riuscite a catturare dopo cinque anni di monitoraggio: una femmina coi suoi piccoli.

 

Le telecamere sono state sparpagliate nell’intera provincia Riau, al centro di Sumatra; quattro sono state installate lungo un percorso notoriamente battuto dalle tigri dentro un corridoio ecologico forestale che consente agli animali di spostarsi tra due aree protette nel centro di Sumatra, ovvero la Rimbang Baling Wildlife Reserve (nella provincia di Riau) e il Bukit Tigapuluh National Park (che si estende nelle province di Riau e Jambi). Scopo delle riprese era quello di attestare chiaramente la presenza delle tigri in quel territorio ed avere così una prova scientifica per chiedere il riconoscimento ufficiale di corridoio ecologico protetto per l’area compresa tra le due riserve naturali.