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Fernando Rossi: la nostra testimonianza disarmata

di Fabrizio Tringali - 31/05/2010


fernandorossi

Nelle ore concitate del blitz israeliano chiamiamo Fernando Rossi, fondatore del Movimento Per il Bene Comune. Nei giorni scorsi ha fatto di tutto per unirsi alla Freedom Flotilla. Lo raggiungiamo nel pieno di una grande attività del suo movimento.

 

Ciao Fernando, dove ti trovi ora?

Sono ritornato a Ferrara da poco, seguiamo da qui le vicende della Fredoom Flotilla aggiornando costantemente il nostro sito www.perilbenecomune.net.

 

Hai provato ad imbarcarti con la flottiglia, come mai non ci sei riuscito?

Io ed altri attivisti abbiamo provato per giorni a raggiungere la flottiglia. Avremmo dovuto imbarcarci in acque internazionali davanti a Cipro, ma le autorità turco-cipriote ci hanno bloccato. Le abbiamo provate tutte, anche usando barche di pescatori, ma è stato inutile.

 

Vi aspettavate l’attacco militare da parte di Israele?

Sappiamo di aver a che fare con uno Stato criminale.

 

Che bandiera battevano le navi attaccate?

E’ stata attaccata una sola nave, quella battente bandiera Turca. E’ incredibile perché il governo turco aveva assicurato protezione alle navi con bandiera del proprio Paese.

 

Che spiegazioni dai alla scelta di Israele di un attacco così cruento?

Israele è riuscita a fare pressioni incredibile su Cipro, la Grecia e la Turchia per evitare che in molti si unissero alla Freedom Flotilla. Poi ha colpito.

La Grecia è stata minacciata. Israele si è detta pronto alla rottura delle relazioni internazioni ed a mettere in crisi importanti accordi sul metano, se avessero collaborato con la flottiglia.

La Turchia si è comportata in modo ambiguo, ed Israele ha attaccato proprio la nave con bandiera turca. Il messaggio è chiaro: i porti sono i loro.

 

Israele accusa la Flotilla di aver aperto il fuoco. C’erano armi sulle navi?

Le stesse armi che aveva Emergency in Afghanistan! No, nessuna arma, e soprattutto le navi erano governate da personale molto esperto. Che sapeva bene di avere intorno l’aviazione e la marina militare israeliane. Erano attentissimi a non cadere in nessuna provocazione.