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Le Fondazioni bancarie

di Beppe Grillo - 27/10/2010


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Quando Chiamparino del Pdmenoelle o Tosi della Lega si sono occupati di Intesa San Paolo e Unicredit lo hanno fatto come azionisti che vogliono incassare i dividendi. Questo perché i partiti controllano indirettamente quote di proprietà delle banche attraverso le fondazioni bancarie delle varie città, da Torino a Verona. La cacciata di Profumo è dovuta al prosciugamento dei dividendi verso le Fondazioni. L'aumento delle quote della Libia in Unicredit è stato un pretesto, infatti chi lo ricorda più? Quanti soldi arrivano alle 88 fondazioni bancarie ogni anno? Un fiume di denaro. Le banche italiane distribuiscono la metà del profitto netto in dividendi agli azionisti. Le Fondazioni usano questi soldi per progetti no profit nel territorio. Gli utili delle banche sono spesi dalle Fondazioni per attività di loro scelta (il cui ventaglio possibile è molto ampio) per ottenere un vantaggio elettorale. I partiti possono anche decidere le nomine bancarie. Un esempio è Chiamparino che scelse il presidente del consiglio di gestione di Intesa San Paolo in quanto, come sindaco, era delegato della Fondazione San Paolo che possiede il 10% di Intesa San Paolo.
Fassino che si rallegra di avere una banca o Boss(ol)i che vuole le banche del Nord dopo la vittoria in Piemonte e in Veneto sono sintomi di una babele di ruoli, parole di schizofrenici della politica trasformati in banchieri. Il cui compito non dovrebbe essere incassare dividendi o fare nomine bancarie, ma amministrare la cosa pubblica. Il denaro compra consenso, voti, e questo è uno dei compiti occulti delle Fondazioni. La capitalizzazione delle banche italiane è tra le più basse d'Europa, in sostanza la cassa piange. Il meccanismo delle banche "mucche da mungere" che non reinvestono una parte importante dei profitti perché destinata ai partiti sta per finire. Il primo motivo è la crisi, il secondo le nuove regole di Basilea 3 che impongono l'aumento del capitale di copertura sui possibili rischi entro il 2013. La coperta è sempre più stretta, salteranno prima i partiti a livello locale o falliranno le banche?
Ps: Vorrei che la destinazione della spesa delle Fondazioni e la motivazione di ogni scelta siano rese pubbliche in modo capillare e comprensibile al cittadino.