Newsletter, Omaggi, Area acquisti e molto altro. Scopri la tua area riservata: Registrati Entra Scopri l'Area Riservata: Registrati Entra
Home / Articoli / Teheran Times per una nuova Bretton Woods

Teheran Times per una nuova Bretton Woods

di movisol - 20/06/2006

 
Un articolo di prima pagina dell’edizione inglese del Teheran Times del 19 giugno ha proposto la convocazione di una conferenza internazionale per fondare “una nuova Bretton Woods”. L’ultimo crollo dei mercati azionari è da considerarsi, secondo l’autore Abbas Bakhtiar, “un monito per i guai in vista”.

A proposito del deficit dei conti correnti USA, Bakhtiar scrive che la Cina, “con più di 800 miliardi di dollari di riserve, ha già iniziato a rallentare la sua dipendenza dal dollaro per convertirne parte in altre valute. Se altri paesi asiatici che hanno molti titoli in dollari faranno altrettanto, per il valore del dollaro sarà un disastro … Il deficit corrente americano e i suoi obblighi finanziari a lungo termine, se lasciati correre, condurranno presto o tardi ad un deciso aumento dei tassi d’interesse o ad una sostanziale svalutazione del dollaro. Da una parte, un aumento sostanziale nei tassi d’interesse condurrà ad una più grave recessione negli USA, che si ripercuoterà immediatamente sul resto del mondo. D’altra parte, una svalutazione sostanziale provocherà il caos finanziario globale”.

“Ciò che occorre – continua Bakhtiar – è riconsiderare seriamente il ruolo internazionale del dollaro come riserva mondiale. In altre parole, abbiamo bisogno di un nuovo accordo di Bretton Woods. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, 45 nazioni si riunirono nella Conferenza Monetaria e Finanziaria delle Nazioni Unite a Bretton Woods, nel New Hampshire, per affrontare i problemi della ricostruzione, della stabilità monetaria e dei tassi di cambio. I delegati concordarono di stabilire un sistema monetario internazionale … I problemi sopra menzionati e gli squilibri commerciali nel mondo debbono essere affrontati in un consesso di questo tipo. Presto o tardi, sia gli Stati Uniti che il resto del mondo debbono affrontare i problemi esistenti. Non è solo un problema degli Stati Uniti. Non possiamo ignorare la più grande economia della terra. Si dice che se gli Stati Uniti starnutano, il mondo si becca il raffreddore. Dobbiamo fare in modo che gli Stati Uniti non si becchino un raffreddore oppure dobbiamo vaccinarci prima”, conclude l’articolo del Teheran Times.

Movisol – movimento internazionale per i diritti civili solidarietà