Il guardiano di Israele
di Gilad Atzmon - 07/11/2011
![]() Il quotidiano inglese The Guardian entra a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana L’hasbara israeliana insiste nel dire che un attacco all’Iran è compatibile sia con gli interessi occidentali che con la strategia della NATO. Ad esempio, questa settimana Israele ha rilasciato un’informazione su un’esercitazione dell’IAF in una base NATO in Italia. La dichiarazione è uscita per creare l’impressione che una qualsiasi aggressione futura israeliana godrà del supporto dell’Occidente. La NATO comunque è stata pronta nel dissociarsi da un simile attacco. Il Segretario Generale della NATO Fogh Rasmussen ha confermato in una conferenza stampa che l’alleanza non ha alcuna intenzione di intervenire in Iran. Al momento non abbiamo visto alcuna dichiarazione ufficiale britannica che possa suggerire che il Regno Unito sia pronto per appoggiare gli Stati Uniti o Israele in un possibile attacco all’Iran. Ma sembra che il Guardian, una volta un rispettato quotidiano britannico, è già entrato pienamente a fare parte della macchina da guerra psicologica israeliana. Ieri il Guardian si è unito al coro dell’hasbara e ha informato che le forze armate del Regno Unito hanno “nuove paure nucleari” che stanno incalzando i piani per un attacco contro l’Iran. Il Guardian non ha neppure cercato di sostanziare la sua affermazione. Al contrario ha prodotto una notizia gossip che non attiene ai minimi standard giornalistici. Il Guardian ha riportato che “gli ufficiali inglesi affermano che, nel caso Washington dovesse spingere in avanti, cercherà e troverà l'aiuto dell'esercito britannico per ogni missione, nonostante alcune pesanti riserve all'interno della coalizione di governo.” Si tratta di un’affermazione bizzarra, considerando il completo silenzio del Governo e del Ministero della Difesa sull’argomento. La Gran Bretagna potrebbe avviare un’altra guerra criminale (questa volta, potenzialmente, una guerra nucleare mondiale) senza una discussione pubblica o un solo commento del governo sull’argomento? Non credo. Il Guardian si è inventato tutto? Ne dubito, era sospettosamente troppo simile alla linea ufficiale dell’hasbara israeliana. Visto questo, sembra che il Guardian abbia semplicemente seguito la macchina bellicista israeliana. È interessante notare che il JC, il settimanale britannico ebraico più diffuso, è stato un po’ più affidabile del Guardian. Il JC ha scritto che “si sono verificati colloqui (tra i dirigenti militari britannici e israeliani) mentre i report suggerivano che la Gran Bretagna fosse già pronta ad appoggiare gli Stati Uniti in un possibile attacco contro l’Iran.” Poi il JC ha terminato il suo articolo suggerendo che almeno e “privatamente i più alti funzionari del Ministero della Difesa hanno chiaramente rifiutato l’ipotesi che il Regno Unito fosse pronto per far parte di un attacco guidato dagli USA contro l’Iran.” Mentre il JC sembra aver mantenuto una qualche integrità deontologica, questa settimana il Guardian non ci è riuscito in modo misero. È stato colto, consciamente o inconsciamente, a disseminare la propaganda israeliana. Ma tutto questo non dovrebbe essere per noi una sorpresa. Come già sapevano, lo stesso giornale “progressista” ha censurato Wikileaks su Israele e la Palestina. Come l’80% dei parlamentari del partito al governo, che per caso sono anche membri del CFI (Conservative Friends of Israel), il Guardian sembra essere apertamente in alleanza con lo stato israeliano. Credo che questa amicizia con Israele debba avere i suoi bei frutti. **********************************************Fonte: The Guardian of Israel 05.11.2011 Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE |