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007, dalla Russia con… livore

di Enrico Galoppini - 12/12/2011

Fonte: europeanphoenix



Il loro incubo è tornato. Vladimir Putin s’invola alla presidenza della Federazione russa (dal marzo 2012), e intanto, giusto per fargli assaggiare un ‘antipasto’ del boccone amaro che dovranno digerire, è uscito vincitore dalle elezioni per il rinnovo della Duma (parlamento) col suo partito Russia Unita.

Ma uno che ha seguito i media italiani potrebbe obiettare: “Veramente Putin non ha vinto, ha perso!”.

Eh già, questo è quel che si capisce se ci s’informa sui soliti media-zerbino a senso unico, che da giorni hanno imbastito una martellante campagna anti-Putin che, alla faccia della più elementare logica, suona all’incirca “Putin ha vinto, ma in pratica ha perso”.

Il loro chiodo fisso è la “caduta dello zar”, annunciata con servizi del tipo che segue: http://ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2011/12/05/visualizza_new.html_10137101.html.
Non pare, piuttosto, che l’unica “caduta”, sia quella “di stile”, da parte della più grande agenzia di stampa italiana?

Che brutti scherzi che fa voler vedere quel che si desidera e non quel che realmente accade!

Accade infatti che la Russia non è terreno di caccia per i predoni del “Nuovo ordine mondiale” (com’è a questo punto l’Italia, l’Europa…), e non lo sarà per un bel po’, almeno fino al 2024, perché la legge russa prevede il rinnovo della carica presidenziale per altri sei anni… E il risultato delle recenti consultazioni elettorali è che la Russia è davvero “unita”, perché il popolo russo è concorde su una cosa essenziale: la Russia non è in vendita! Magari, noialtri, avessimo anche lontanamente chiaro questo semplice ma fondamentale concetto…

In questi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori: in Russia sono “in pericolo le libertà” (con riferimento al divieto del “Gay Pride”); il “web è censurato”; in Russia le elezioni probabilmente sono “viziate da brogli”; in Russia “gli oppositori” (pardon, “i dissidenti”) sono fermati ed arrestati (ci sono dieci telecamere delle tv occidentali per ogni “oppositore”); i russi hanno fornito all’Iran la tecnologia per intercettare il drone statunitense (quindi per la proprietà transitiva, se l’Iran è il “male”, anche la “Russia” lo è…).

Se i “gay” non riescono a fare breccia, mandano delle “signorine” dall’Ucraina a spogliarsi in centro a Mosca. Sono le stesse fatte circolare, con paparazzi dei soliti media al seguito, anche in Piazza S. Pietro pochi giorni fa, con relativi applausi degli “atei ed agnostici” e delle “femministe” dedite alla “rivoluzione pansessuale” che adesso ha per epicentro il mondo islamico con “casi” ipermediatizzati di “signorine” un po’ più ‘abbronzate’ che si spogliano su Facebook, dall’Egitto al Pakistan (non le facciamo vedere per decenza). Peccato che i milioni di donne, di madri di famiglia per bene, sempre dall’Egitto al Pakistan, non facciano “notizia” per questi delinquenti dediti alla sovversione planetaria.

A soffiare nella trombetta stonata della disinformazione, non mancano le solite “Ong” e gli “attivisti dei diritti umani”, che potrebbero dedicarsi con maggior profitto alle violazioni di “diritti” ben più importanti proprio a casa loro, come un “debito pubblico” generato, coi relativi “interessi”, da una moneta-debito di proprietà di banchieri privati, che sta alla base dei proverbiali “sacrifici” impostici per rimpinzare i suddetti banchieri, di cui i politici sono gli ossequiosi “camerieri”… Se questo non è un “diritto violato”, cos’altro deve accadere per svegliarli?

E se proprio di queste cose, un tantino più importanti della “libertà di espressione” (un puro mito irrealizzabile), non vogliono occuparsi, che almeno pensino a situazioni analoghe che accadono nei loro Paesi, ché non gli basterebbero 24 ore al giorno per pensarci (i “siti oscurati”, la “censura su internet”, le manifestazioni “oscurate” dai media, le “opinioni imbavagliate” e la “repressione politica” esistono anche qua, lo sapete o no, “paladini dei diritti umani”?).

Non male anche certi “osservatori elettorali” con problemi alla vista che denunciano automaticamente “brogli” ed “irregolarità” (non esiste al mondo elezione senza “irregolarità”… ma glielo dicono nel corso di formazione?), ai quali il ministro degli Esteri russo Lavrov ha contestato una non cristallina “imparzialità”… E non mancano i soliti “video”, che “provano” sempre il “già provato”, o l’insinuato, come fa l’Unione Europea. Perché questi “osservatori” non ficcano il naso nelle limpidissime… “elezioni americane” (quelle sì che sono truccate, a monte, sin dal meccanismo che manda in parlamento solo ricconi e che esclude di fatto la maggioranza dal voto)?

Il guaio sta in verità nell’accettazione degli “osservatori” ed altre frodi, come quella degli “ispettori dell’Onu” che devono controllare se un tal paese (possibilmente islamico), ma mai un altro (possibilmente occupante l’altrui terra), possiede “armi di distruzione di massa”. C’è solo una soluzione di fronte a questi sistemi per intaccare la sovranità: non far entrare nessuno e stop. E Putin ha parlato chiaro al riguardo: “Centinaia di milioni di dollari in fondi stranieri sono stati usati per influenzare le elezioni”. Cosa direbbero i nostri (?) “politici” se una simile realtà si verificasse in Italia o in Europa? Ah, però, non ci avevo pensato, non dicono nulla perché i “fondi stranieri” sono usati anche da noi per “influenzare le elezioni”: da dove arrivano, in una colonia di fatto, non è difficile immaginarlo.

Questi pappagalli che disonorano anche i pappagalli veri, i quali secondo me hanno molto più cervello, amplificano a dismisura ogni mezza frase di qualsiasi personaggio senza alcun seguito, ma pronto a svendere la Patria agli stranieri. S’inventano fantomatiche “opposizioni n piazza” (a cui plaude ovviamente un Gorbaciov che non si fila più nessuno in Russia): un bel coraggio, visto che proprio da noi, la tv censura manifestazioni con migliaia di persone (presìdi, convegni, raccolte di firme ecc.), ma dà spago a non finire a dieci sfigati che picchettano il Vaticano per denunciare il “Papa pedofilo”, oppure a qualche politico che si riunisce nella sua “convention” del piffero assieme ai suoi portaborse e agli immancabili lecchini.

A condire il tutto, ci sono le “notizie” scritte direttamente dagli psicologi. Ci è capitato di leggere: “Elicotteri sul cielo di Mosca, uno è stato visto atterrare sulla sede dei Servizi segreti, alla Lubianka”. Tra non molto uscirà la nuova edizione di “007, dalla Russia con amore”, con protagoniste le “signorine” di cui sopra?

O forse, più concretamente, scoppierà l’ennesima “bomba cecena”?

Considerato l’odio davvero viscerale che i fautori del “Nuovo ordine mondiale” nutrono per la Russia, casa comune di popoli e religioni diverse, cuore dell’Eurasia che si auspica unita dall’Atlantico al Pacifico, non sorprenderebbe un attentato di “matrice islamica”…

Gli strumenti a disposizione di chi vuole seminare zizzania, non mancano. Giunge notizia, infatti, di un tentativo di “rivoluzione colorata” in Ossezia del Sud, lo stesso teatro del tentativo del dittatore filo-Usa georgiano Saakhasvili, nel 2008, di accendere il cerino di una guerra che, probabilmente, è stata solo rimandata di qualche anno… (si disse, anche grazie alla mediazione di Berlusconi, finito già nell’armadio dei ricordi, anche del cosiddetto “popolo viola”, che la sua “rivoluzione colorata” l’ha portata a termine con l’appoggio della City e di Wall Street).

Ma ora Putin ha vinto, e con lui la Russia, visto che tutti i partiti che hanno preso seggi nella Duma sono “nazionali” (compreso quello Comunista, che non c’entra nulla coi comunisti al caviale e antinazionali che purtroppo s’aggirano dalle nostre parti).

Il circo della propaganda anti-russa lo vedremo ancora all’opera. Ma, ci chiediamo, e lo chiediamo a tutte quelle persone normali, compresi quegli imprenditori italiani che vedono nella Russia un “partner” importante: possiamo permetterci di tenere ancora “lontana”, anche idealmente la Russia, e pensare invece eternamente come “vicina” un’America che fa di tutto per immiserirci, istupidirci e soggiogarci?