Israel Shamir
di Israel Shamir - 14/07/2006
Fonte: arabcomint
ISRAEL SHAMIR* |
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Mauro Manno La natura del sionismo
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Intervista
Israel Shamir: “L'uguaglianza dei diritti in Palestina/Israele non è un'utopia”
La morte ha molti nomi. I cecoslovacchi la chiamano Lidice, i francesi Oradur, i vietnamiti My Lai. Per i palestinesi, essa E' Deir Yassin. La notte del nove di aprile 1948, i gruppi terroristici ebraici Etzel e Lehi attaccarono il pacifico villaggio e ne massacrarono gli abitanti, uomini, donne e bambini. Non voglio ripetere il triste racconto di orecchi tagliati, ventri squarciati, donne violentate, uomini bruciati, corpi cementati nella pietra o la parata in trionfo dei massacratori. I massacri sono tutti uguali, da Babi Yar a Chain Gang a Deir Yassin. Anche i sionisti andarono troppo oltre. Essi avrebbero potuto avere una fetta accettabile della dolce terra di Palestina, volenterosi amici e lavoratori palestinesi, rifornimenti infiniti di petrolio economico dall' hinterland alle raffinerie di Jaffa, una vita bellissima per sé e per i loro figli. Ma vollero tutto, senza lasciare nulla ai vinti. Ecco perché i loro giorni sono contati. Da qui si puo' chiaramente comprendere la follia della narrativa sionista dominante che considerava la Palestina una "terra senza popolo", abitata forse solo da piccoli nuclei di nomadi arrivati al seguito della conquista araba. Gli archeologi hanno dimostrato che il villaggio vive, senza essere mai stato distrutto ne' abbandonato, da tempo infinito. Ed i nostri occhi gli danno ragione: olivi millenari coprono le colline, confermando le radici antichissime di Abud e fornendole olio d'oliva in abbondanza Per generazioni, la Tomba di Giuseppe e' stata amata e curata con gioia dalla gente di Nablus, ma essa fu estorta da Israele nel 1975. Gli infami accordi di Oslo la lasciarono come un'enclave armata israeliana nel cuore della citta' palestinese. Essa divenne una Yeshiva di una setta Cabbalistica guidata dal rabbino Isaac Ginzburg. L'immagine del Cavaliere che Ritorna, Fares Odeh, appartiene ad un altro genere di icone: quelle dell'eroe. Il suo posto e' accanto a quello dei marines di Iwo Jima, o in una chiesa accanto all'immagine del suo connazionale, San Giorgio. Dopotutto, il Santo guerriero fu martirizzato e sepolto nel suolo palestinese, non lontano da Fares, nella cripta dell'antica chiesa bizantina di Lydda. Elie, la Gerusalemme di cui scrivi in maniera cosi' toccante non e' e non e' mai stata desolata. E' vissuta felicemente attraverso i secoli tra le braccia di un altro popolo, i palestinesi di Gerusalemme, che ne hanno avuto cura. L'hanno resa la splendida citta' che e', adornandola col meraviglioso gioiello della Cupola dorata di Haram el Sharif, e costruendo le case con archi appuntati, portici immensi, cipressi ed alberi di palma. Senza palestinesi, la Palestina muore. I suoi fiumi danno acqua avvelenata, le sue sorgenti si prosciugano, le colline e le valli si sfigurano, i suoi campi sono lavorati da cinesi importati mentre i suoi figli sono imprigionati in un ghetto. L'idea di uno stato ebraico separato e' fallita. La meschinita' del culto dell'olocausto e la facilta' con cui ha spillato miliardi e' la prova concreta del potere reale che c'e' dietro quest'industria. Questo potere e' oscuro, invisibile, ineffabile, ma reale. Non e' un potere derivato dall'olocausto, ma, piuttosto, il culto dell'olocausto rappresenta la messa in mostra dei muscoli da parte di coloro che controllano il vero potere. Ecco perche' tutti gli sforzi dei revisionisti vengono condannati. Diciamolo francamente, siamo contro il razzismo finche' sono gli altri ad esserlo. Eravamo contro gli squadroni della morte ed i Sonderkommando finche' essi agivano contro i noi. I nostri squadroni, i Sonderkommando ebraici, sono oggetto della nostra tenera ammirazione. Lo stato ebraico e' l'unico posto al mondo che possiede squadroni della morte legittimi, che porta avanti la politica delle "eliminazioni", che pratica la tortura su scala medievale. Non vi preoccupate, cari lettori ebrei, noi torturiamo ed assassiniamo solo i Gentili. Molti ebrei ed i loro alleati sionisti-cristiani ritengono che la preziosa bellezza delle moschee di Gerusalemme, risalenti al Settimo secolo, debba essere distrutta per fare posto, sulle sue rovine, ad un tempio ebraico. Perche' questo dovrebbe accadere? La gente prova a dare differenti spiegazioni, storiche ed escatologiche. Non e' certo per giustizia storica, o per esigenze di culto, dal momento che il giudaismo ortodosso proibisce qualsiasi interazione con il Monte del Signore. Alcuni ebrei con inclinazioni esoteriche credono che quest'atto rendera' totale ed irreversibile il dominio ebraico sul mondo. Sarebbe strano che il sionismo non fosse rappresentato nell'importantissima lotta per la Palestina. Ahime', l'articolo di Avnery conferma che egli non e' altro che il fautore della linea sionista nel campo della pace. Non dovrebbe sorprenderci il fatto che egli abbia citato in giudizio un giornale israeliano che lo aveva definito "non-sionista" ed abbia vinto. L'arguto Uri Davis lo ha chiamato "l'unico cittadino ebreo dello stato d'Israele che possa mostrare una carta di tribunale che attesti le sue credenziali sioniste". Krauthammer vuole ripetere questa prodezza in Palestina. "Essa" e' già isolata, divisa in settanta pezzi dall'esercito israeliano. Ora e' pronta per il grande assassinio. "Uccidila", urla con grande passione. Forse si preoccupa che i persiani fermino ancora una volta il bagno di sangue prima che Mamilla Pool si riempia. Le sue preoccupazioni sono la nostra speranza. E' il presagio che la Palestina restera' lo scoglio degli ebrei; e persino l'assistenza piu' generosa da parte degli USA non li aiutera' a sopraffare la Palestina. E' un segno per il presidente americano: se continuera' ad obbedire agli ordini di Israele, la sua buona nave affondera' senza possibilita' di salvezza. Gli ebrei di Khazaria avevano bisogno di un deficiente come khan, perche' il loro potere era tutt'altro che completo e solo un deficiente si sarebbe arreso alle loro richieste. Il discorso di Bush sul Medioriente ha dimostrato che questo rampollo di ricca e potente famiglia non e' altro che un coniglio accecato dai fari di un'auto. Il conto alla rovescia per la fine dell'Impero Americano e' cominciato. Chiunque controlli le università, controlla i media; chiunque controlli i media, controlla il governo. O, per dirla in termini biblici, Leo Strauss generò Wolfowitz, Wolfowitz generò la guerra all'Iraq. Milton Friedman generò il Fondo Monetario Internazionale, il FMI generò la povertà nel mondo. Bernard Lewis generò Samuel Huntington, Samuel Huntington generò la guerra all'Islam.
Le mie più profonde condoglianze al mio meraviglioso traduttore francese, Marcel Charbonnier, al mio editore Maria Pournier, a a tutti gli altri che mi hanno aiutato a pubblicare il libro. Sono certo che le sue idee continueranno a vivere, perché, se la carta brucia a 451°F, lo spirito umano resta invincibile.
Il problema di Israele non e' più il problema della sofferenza palestinese; e' il problema dell'intera regione, dall'India all'Etiopia (Ester, 1) ed oltre. In verità, la quinta colonna dei sostenitori d'Israele istiga le guerre in tutto il mondo, dalla Cecenia alle Filippine, dalla Corea del Nord a Cuba. Spinge il mondo diritto verso Armageddon.
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Una volta, l'esercito conquistatore delle citta' della pianura dichiaro' Guerra al Terrorismo ed assedio' quel villaggio di collina per catturare un uomo del luogo, un terrorista palestinese di nome Daoud che aveva attaccato gli insediamenti dei conquistatori. Ma i suoi compagni, un variopinto gruppo di uomini, sfidarono gli ordini dell'invasore. Osarono scendere in strada, sfidando le misure di sicurezza e, con tremenda fatica, entrarono nel villaggio e portarono una cisterna d'acqua da una sorgente di Betlemme a Daoud, o re Davide, come lo chiamiamo oggi.
Jacques Chirac forgiò la coalizione dei coraggiosi, alleandosi con Germania Russia e Cina contro le mire dei neo-cons di sottomettere il Medio Oriente alla misericordia di Sharon. Da allora, i carri armati USA hanno invaso Baghdad ed i neo-cons hanno definito la Francia il nemico numero uno, al pari di Nord Corea ed Iran. Tartarin di Tarascona ha avuto un ripensamento ed ha prestato attenzione all'abisso che gli si apriva di fronte. Quando i gentiluomini inglesi in giacca rossa correvano dietro alla volpe sulle verdi colline del Surrey gridavano "yoicks" per incoraggiare i loro cani; i sionisti gridano "anti-semitismo" per incoraggiare i loro. "Yoicks" terrorizza la volpe; "anti-semitismo" e' il mezzo per terrorizzare l'opposizione al Nuovo Ordine Mondiale. E' il loro equivalente di una bolla papale che proclamava la crociata contro gli eretici.
Oggi, Eccellenze, avete fatto la vostra scelta e, come Ponzio Pilato dei tempi che furono, avete preferito stare dalla parte di Caifa. Non importa che i palestinesi siano murati vivi dietro un muro di cemento armato di 25 piedi; che gli oliveti siano estirpati e le sorgenti prosciugate; ciò che importa e' che "Israele ed i suoi leaders non siano demonizzati o infamati", secondo le parole del vostro collega Colin Powell. Nei giorni feriali risiede a Manhattan, mangia patatine della liberta'* con pesce gefilte e invoca la punizione per la ribelle Francia, ma nei week-ends vola fin qui per gustare un assaggio della vera civilta'. Dentro di se' lo sa: l'Impero americano guidato dal suo esecutivo texano e dai baroni sionisti dei media e' un affare estremamente spiacevole anche per i suoi adepti: quasi spiacevole come lo stato ebraico mediorientale. Essi non hanno mai combattuto con i loro pari. Come viziose nullita', sono abituati a dare calci ai deboli e agli indifesi, ad avversari preferibilmente gia' al tappeto. La loro codardia e mancanza di cavalleria sono esemplificate dall'attacco alla piccola isola di Grenada, ai poverissimi Afghanistan e Sudan o all'indifeso Panama. Non e' una coincidenza che essi siano i migliori amici di Israele, leader mondiale nell'assassinio di bambini. Lo stato ebraico e' uno stato virtuale che sta rapidamente perdendo gli ultimi agganci con la realta'. Questo stato-fantasma uccide gente e raccoglie denaro in America; continua la sua esistenza che, in termini legali, puo' dirsi "decesso". I suoi campi sono lavorati da operai importati dall'estero, controllati da russi ed etiopi, spiegati da professori israeliani che passano il loro tempo nelle Universita' americane e da coraggiosi generali che si guardano dal ricevere un grosso calcio dai produttori d'armi americani. Il grande massacro di innocenti e' imminente. Molto presto, centinaia di migliaia, se non milioni di nostri fratelli in Adamo ed Eva saranno bombardati, colpiti con napalm e armi atomiche. Ragazzi e ragazze, bimbi non ancora nati e vecchi saranno sacrificati sull'Altare della Vendetta e ritualmente massacrati dal Sommo Sacerdote di quel Dio, il presidente George W. Bush. Il tempo e' stato scelto con cura, e non e' una semplice coincidenza.
Mi dispiace per voi, amici. Eravate i pastori del Medioriente, ed oggi aiutate i lupi. Eravate governatori di uomini ed ora siete servi degli adoratori di Mammona. Eravate i protettori dell'Islam, ed ora permettete le piu' gravi dissacrazioni dei vostri santuari. All'improvviso ti accorgi che tutti questi luoghi esotici e diversi hanno una cosa in comune: sono stati bombardati dai britannici o dagli americani. Questi personaggi sono ancora intorno. Oggi bombardano l'Afghanistan, domani il resto. "Cosa ha trovato in lei?" - spettegolano gelosamente tra di loro. "Perche' tanti doni? Cos'ha lei che noi non abbiamo? Gli costa un mucchio di soldi e di buona volonta', gli ha alienato tutti i vecchi amici e con ragione: la piccola prostituta assassina sfodera un nome scintillante per ogni meschino trucco, ma lui, di solito avaro e con il braccio corto, si preoccupa per lei, fa ostruzionismo, abbatte i suoi nemici e riduce al silenzio chi la critica. Una cosa e' certa: l'etichetta "islamica" rapidamente attaccata all'esplosione di Bali da parte di Bush e Sharon e' una rivoltante, sanguinosa calunnia gettata contro oltre un miliardo di musulmani. Non vi e' "terrorismo islamico" se non negli occhi di chi osserva. I cattolici dell'IRA colpivano i pub londinesi ben prima che Hamas scoprisse i caffe' di Tel Aviv. Le Tigri Tamil, l'organizzazione militante hindu addestrata dal Mossad israeliano, sono leaders mondiali nel campo degli attacchi kamikaze. Il maggiore atto terroristico in Palestina era e rimane l'esplosione al King David Hotel, condotto da un ebreo, il primo ministro Menahem Begin. La Civilizzazione X spaccia eroina al posto della vodka, presta miliardi invece di due rubli, succhia il benessere delle nazioni invece del sostentamento di miseri contadini, teme le armi nucleari più che l'ascia moujik, ma ha lo stesso complesso di idee e metodi. In breve, la Civilizzazione X e' una pericolosa ed aggressiva mutazione dello spirito ebraico trapiantato su basi anglo-americane. Fanciulle nobili e coraggiose sono ancora tra noi. Hanno fermato i treni dell'esercito USA durante la guerra in Vietnam, i carriarmati russi a Praga nel 1968 e a Mosca nel 1991. I guidatori dei treni e dei carriarmati francesi, russi, americani e tedeschi lo sapevano: persino un mostro si ferma quando un'esile fanciulla si pone sulla sua strada. E' una legge biologica a cui tutti siamo soggetti. Proprio il giorno prima della battaglia, i soldati israeliani avevano commesso probabilmente il piu' rivoltante e crudele atto di crudelta'. Una donna palestinese partoriente arrivo' al checkpoint, accompagnata da suo marito. I soldati lasciarono passare lei e poi aprirono il fuoco. Il marito rimase ucciso, la partoriente, ferita, diede alla luce una bimba orfana, all'ospedale. Gli uomini vengono separati dalle donne; vengono legati con corde di plastica prodotte in serie, le loro teste vengono coperte da cappucci neri. Vengono portati via, picchiati, alcuni vengono uccisi, altri torturati. Le loro case vengono demolite da giganteschi Caterpillar. Venti uomini sono giustiziati intorno alle 8. E' un'altra mattina di pulizia etnica in Palestina.
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