Il marcio dietro al crimine
di George Monbiot - 14/01/2013
Una spiegazione incredibile per l’aumento e la diminuzione del crimine può essere corretta? All’inizio, sembrava assurdo. Era un’ipotesi così strana che mi sono messo a ridere. L’ascesa e la caduta dei crimini violenti nella seconda metà del 20° secolo e nei primi anni del 21° sono state causate, secondo la teoria, non dai cambiamenti nella vigilanza o nell’incarcerazione, dai genitori unici, dalla recessione, dal crack o dalla legalizzazione dell’aborto, ma principalmente… dal piombo. Non dico stronzate. Le ondate di crimine che hanno afflitto gran parte del mondo e che dopo, contro ogni previsione, sono crollate, come descritto in un articolo pubblicato da Mother Jones (1) la scorsa settimana, a causa dell’aumento e la seguente diminuzione dell’uso di vernici a base di piombo e di piombo tetraetile. È ridicolo – finché non vedi le prove. Alcuni studi fra varie città, stati e nazioni dimostrano che questa oscillazione nel crimine segue, con circa 20 anni di scarto, l’oscillazione dell’esposizione dei bambini a quantità minime di piombo (2,3,4). Ma tutto ciò che ci fornisce è una correlazione, un’associazione che potrebbe essere una coincidenza. Il pezzo del Mother Jones (1), basato su diversi articoli scientifici, parla di relazione causale. Ho incominciato con il leggere gli articoli. Dicono quanto dichiara il pezzo? Si. Poi ho dato un’occhiata alle citazioni: la discussione degli articoli nella letteratura scientifica. I tre di cui ho controllato le citazioni sono stati menzionati, nell’insieme, 301 volte. Ho letto tutti questi documenti (tranne qualcuno in altre lingue) oltre a dozzine di altri. Con mia grande sorpresa, ho scoperto che solo uno attaccava la tesi e che era sostenuto dalla Ethyl Corporation, che si dà il caso sia stata uno dei maggiori produttori di additivo per petrolio a base di piombo tetraetile. Ho trovato più articoli a favore della tesi. Per quanto suoni folle, sembra davvero che l’avvelenamento da piombo possa essere stata la causa principale dell’ascesa e della caduta dei crimini violenti. La curva segue lo stesso andamento in tutti i Paesi analizzati da questi articoli. Il piombo è stato tolto prima dalle vernici e poi dalla benzina in momenti diversi ed in posti diversi (cominciando con gli Usa negli anni ’70 per quanto riguarda la benzina, seguiti dall’Europa negli anni ’90). Tuttavia, nonostante le circostanze fossero diverse, il modello rimane lo stesso: i casi di crimini violenti raggiungono l’apice circa 20 anni dopo il picco dell’inquinamento da piombo. I tassi di criminalità nelle città d’America piccole e grandi, un tempo enormemente diversi, stanno gradualmente convergendo dopo altri 20 anni circa (10). Non c’è altro che sembra spiegare queste tendenze. I ricercatori se la sono vista dura nella correzione delle variabili ovviamente complesse: fattori sociali, economici e legali. Dopo aver preso in considerazione 15 diverse variabili, uno studio ha scoperto un aumento di quattro volte negli omicidi negli Stati americani con i più alti livelli di inquinamento da piombo (11). Un altro ha scoperto che i livelli di piombo sembravano spiegare il 90% della differenza nei tassi di casi di aggressione tra le città americane (12). Uno studio fatto a Cincinnati ha scoperto che i giovani perseguitati per delinquenza hanno una probabilità quattro volte maggiore rispetto alla normale popolazione di avere alti livelli di piombo nelle ossa (13). Una meta-analisi (uno studio degli studi) di 19 degli articoli non ha trovato nessuna prova di altri fattori che possano spiegare la correlazione tra l’esposizione al piombo ed i problemi di comportamento tra la popolazione giovane (14). È davvero così sorprendente che una tossina altamente potente possa causare una cambiamento comportamentale? Gli impatti devastanti e permanenti di livelli minimi di piombo su quoziente intellettivo sono noti da anni. Gli effetti sul comportamento sono stati documentati per la prima volta nel 1943: è stato scoperto che alcuni bambini che avevano masticato la vernice delle ringhiere dei loro lettini, anni dopo essere stati ricoverati per avvelenamento acuto, siano diventati altamente inclini alla violenza e all’aggressione (15). L’avvelenamento da piombo nell’infanzia, anche a livelli molto bassi, compromette lo sviluppo di quelle parti del cervello (la corteccia cingolata anteriore e la corteccia prefrontale) che regolano il comportamento e lo stato d’animo (16). L’effetto è più forte nei maschi che nelle femmine. L’avvelenamento da piombo è associato con sindrome da deficit di attenzione (17,18), impulsività, aggressione e, secondo un articolo, psicopatie (19). Il piombo è così tossico che non è sicuro a nessun livello (21,22). Gli afro-americani, dal momento che era più probabile vivessero in città interne in case non ristrutturate vicino a strade trafficate e con la vernice che si staccava dalle pareti, sono stati soggetti a livelli medi di intossicazione da piombo molto più alti rispetto agli americani bianchi. Uno studio, pubblicato nel 1986, ha scoperto che il 52% dei bambini di colore negli USA, contro il 18% di bambini bianchi, avevano oltre 20 milligrammi per decilitro di piombo nel sangue (23); un altro ha scoperto che, tra il 1976 ed il 1980, i bambini neri avevano una probabilità di otto volte maggiore di avere una quantità di 40 mg/dl (24), un peso orrendo. Secondo altri due articoli, questo potrebbe spiegare la differenza nei tassi di criminalità tra i bianchi e i neri d’America (25) e la ipotetica differenza di quoziente intellettivo divulgata dal libro The Bell Curve (26). È rimasto un solo produttore di piombo tetraetile sulla terra. Si trova ad Ellesmere Port in Inghilterra e si chiama Innospec. Il prodotto è stato da tempo bandito dalla vendita nel Regno Unito, ma la compagnia afferma, sul suo sito web, che sta ancora vendendo questo veleno ad altri Paesi (27). La Innospec si è rifiutata di parlare con me, ma altri rapporti dichiarano che il piombo tetraetile viene esportato in Afghanistan, Algeria, Birmania, Iraq, Corea del Nord, Sierra Leone e Yemen (28,29), Paesi segnati dal caos, con governi a cui non frega niente della loro popolazione. Nel 2010 la compagnia ha ammesso che, sotto il nome di Associated Octel, aveva pagato milioni di dollari per corrompere funzionari in Iraq ed Indonesia per poter continuare, con immense profitto, a vendere piombo tetraetile (30). Tramite un accordo con le corti americana e inglese, la Innospec è stata prosciolta in maniera così lieve che il Lord John Thomas si è lamentato del fatto che “nessun altro accordo del genere deve essere più fatto” (31). Solo Dio sa quante vite abbia rovinato questa compagnia. Il governo inglese mi dice che dal momento che il piombo tetraetile non si trova sulla lista europea delle esportazioni controllate, non c’è nulla che impedisca alla Innospec di venderlo a chi voglia. C’è un termine per questo: razzismo ambientale. Se è vero che l’inquinamento da piombo, i cui impatti più ampi sono stati riconosciuti per anni, ha portato all’oscillazione dei casi di violenza, allora è lì, dietro ai crimini che hanno distrutto così tante vite e riempito così tante carceri, che giace un crimine ancora più grande. George Monbiot Fonte: www.monbiot.com Link: http://www.monbiot.com/2013/01/07/the-grime-behind-the-crime/ 07.01.2013 Traduzione per comedonchisciotte.org a cura di ROBERTA PAPALEO FONTI 1. http://www.motherjones.com/environment/2013/01/lead-crime-link-gasoline 2. Rick Nevin, May 2000. How Lead Exposure Relates to Temporal Changes in IQ, Violent Crime, and Unwed Pregnancy. Environmental Research, Vol.83, Issue 1, pp1–22. http://dx.doi.org/10.1006/enrs.1999.4045 3. Rick Nevin, 2007. Understanding international crime trends: the legacy of preschool lead exposure. Environmental Research Vol. 104, pp315–336. doi:10.1016/j.envres.2007.02.008 4. Jessica Wolpaw Reyes, May 2007. Environmental Policy as Social Policy? The Impact of Childhood Lead Exposure on Crime. National Bureau of Economic Research Working Paper 13097. http://www.nber.org/papers/w13097 5. The three papers whose citations I checked were Rick Nevin, May 2000, as above; Rick Nevin, 2007, as above and Jessica Wolpaw Reyes, May 2007, as above. 6. Patricia L. McCalla and Kenneth C. Land, 2004. Trends in environmental lead exposure and troubled youth, 1960–1995: an age-period-cohort-characteristic analysis. Social Science Research Vol.33, pp339–359. 7. PB Stretesky and MJ Lynch, May 2001. The relationship between lead exposure and homicide. Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, vol.155, no.5, pp579-82. 8. Paul B. Stretesky and Michael J. Lynch, June 2004. The Relationship between Lead and Crime.Journal of Health and Social Behavior, Vol.45, no.2, pp214-229. doi: 10.1177/002214650404500207 9. Howard W. Mielke and Sammy Zahran, 2012. The urban rise and fall of air lead (Pb) and the latent surge and retreat of societal violence. Environment International Vol. 43, pp 48–55. doi:10.1016/j.envint.2012.03.005 10. Bureau of Justice, no date given. Homicide Trends in the U.S. http://bjs.ojp.usdoj.gov/content/homicide/city.cfm 11. PB Stretesky and MJ Lynch, May 2001, as above. 12. Howard W. Mielke and Sammy Zahran, 2012, as above. 13. Herbert L. Needleman et al, 2002. Bone lead levels in adjudicated delinquents: a case control study. Neurotoxicology and Teratology, Vol. 24, pp711 –717. 14. David K. Marcus, Jessica J. Fulton and Erin J. Clarke, 2010. Lead and Conduct Problems: a Meta-Analysis. Journal of Clinical Child and Adolescent Psychology, vol.39, no.2, pp234-241. http://dx.doi.org/10.1080/15374411003591455 15. R.K. Byers and E.E. Lord, 1943. Late effects of lead poisoning on mental development, American Journal of Diseases of Children, Vol. 66, pp. 471– 483. 16. Kim M Cecil et al, 2008. Decreased Brain Volume in Adults with Childhood Lead Exposure. Decreased Brain Volume in Adults with Childhood Lead Exposure. PLoS Medicine, vol. 5, no. 5. doi:10.1371/journal.pmed.0050112 17. Joel T. Nigg et al, January 2010. Confirmation and Extension of Association of Blood Lead with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and ADHD Symptom Domains at Population-Typical Exposure Levels. J Child Psychol Psychiatry. Vol. 51, no.1, pp.58–65. doi:10.1111/j.1469-7610.2009.02135.x. 18. Joe M. Braun et al, 2006. Exposures to Environmental Toxicants and Attention Deficit Hyperactivity Disorder in U.S. Children. Environmental Health Perspectives vol. 114, pp.1904–1909. doi:10.1289/ehp.9478 19. John Paul Wright, Danielle Boisvert and Jamie Vaske. July 2009. Blood Lead Levels in Early Childhood Predict Adulthood Psychopathy. Youth Violence and Juvenile Justice, vol.7, no.3, pp.208-222. doi: 10.1177/1541204009333827 20. Rick Nevin, 2007, as above, reports that “there is no lower blood lead threshold for IQ losses”. 21. David Bellinger concludes that “No level of lead exposure appears to be ‘safe’ and even the current ‘low’ levels of exposure in children are associated with neurodevelopmental deficits.”. April 2008. Very low lead exposures and children’s neurodevelopment. Current Opinion in Pediatrics, Vol.20, no.2, pp172-177. doi: 10.1097/MOP.0b013e3282f4f97b 23. Royal Society of Canada, 1986. Lead in the Canadian Environment. Science and Regulation. Cited by Rick Nevin, 2007, as above. 24. Agency for Toxic Substances and Disease Registry, 1988. The Nature and Extent of Lead Poisoning in Children in the United States. US Department of Health and Human Services. Cited by Rick Nevin, 2007, as above. 25. Rick Nevin, 2007, as above. 26. Rick Nevin, February 2012. Lead Poisoning and The Bell Curve. Munich Personal RePEc Archive MPRA Paper No. 36569. http://mpra.ub.uni-muenchen.de/36569/ 27. http://www.innospecinc.com/octane-additives.html 28. http://www.economist.com/news/21566385-lead-tantalisingly-close-death-2013-world-meant-stop-using-leaded-petrol-toxin 29. Anne Roberts and Elizabeth O’Brien, 2011. Supply Chain for the Lead in Leaded Petrol. LEAD Action News, vol.11, no.4. 30. http://www.guardian.co.uk/uk/2010/mar/18/firm-bribes-banned-chemical-tetraethyl 31. http://www.guardian.co.uk/business/2010/jun/30/octel-petrol-iraq-lead 32. I was passed by Defra to the Department for Transport, then by the DfT to the Department for Business, which told me it was all down to the European list. It was clear that none of them were remotely interested in the issue, or had considered it before. |