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Così finirà la crescita economica, il male della Terra

di Guido Dalla Casa - 10/04/2013

 

 In Siria continua la guerra civile. La Corea del Nord tuona deliranti venti di guerra verso la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Chi arriverà prima ad innescare guai più grossi?

  Una volta presa la Siria, tutto il territorio fra Israele e l’Iran sarà di fatto in mani USA, e quindi israeliane. Nessun aereo da guerra sarebbe riuscito a sorvolare il territorio intermedio (la Siria) senza ingaggiare battaglia con i caccia siriani ed essere subito segnalato alle difese iraniane. Mancando la sorpresa, qualunque attacco del genere era destinato a fallire in partenza: occorreva prendere la Siria, e così stanno tentando di fare, con il solito artificio dei “ribelli” e del popolo “da liberare”. Un governo-fantoccio degli USA si insedierà a Damasco. I radar siriani cadranno in mano americana.

  Se non succederà prima qualcosa di molto grave nel Pacifico (Corea), fra alcuni mesi venti o trenta cacciabombardieri armati con missili aria-terra partiranno da un aeroporto israeliano due o tre ore prima dell’alba: passando a bassa quota sulle alture del Golan, attraverseranno tutta l’ex-Siria e l’ex-Iraq e piomberanno all’improvviso sul confine iraniano. Nessuno potrà avvertire tempestivamente le difese né far alzare i caccia. Comunque l’esito dell’attacco ai siti nucleari iraniani è completamente imprevedibile.

  Tutto questo sarà determinante per innescare la fine dell’attuale civiltà industriale, basata sull’incremento indefinito dei beni materiali, forse sarà l’ultimo atto della civiltà occidentale, ma anche la fine del suo gravissimo errore, l’errore antropocentrico. Probabilmente il sistema economico mondiale crollerà, il prezzo del petrolio oscillerà in modo drastico e imprevedibile, le Borse salteranno.

  Sarà la fine di una forma di pensiero, scambiata ancora una volta per una fine del mondo.

  Nel frattempo in Italia, e in quasi tutto il mondo, si pensa solo all’economia e ai suoi numerini. E i nostri geniali politicanti? Sono impegnati a distribuire una certezza: prima o poi ci sarà “la ripresa”. Che fantasia! Anche se peggio di così non potevano fare, se la caveranno con un colpo di “fortuna” (si fa per dire…). Infatti molto presto ci saranno problemi ben più grossi e nessuno penserà più allo spread, al P.I.L. e al reddito pro-capite, che appariranno come amenità da relegare nei libri di storia.

  Gli umani non capiranno niente, come al solito. Si daranno la colpa uno con l’altro, penseranno che ci sono stati “i buoni” e “i cattivi”, si schiereranno dall’una o dall’altra parte. Continueranno a pensare che sono gli umani che “decidono”. Secondo il pensiero corrente, tutto il “resto” (trenta milioni di specie di esseri senzienti, decine di migliaia di ecosistemi, le infinite relazioni che li legano, sostanze in continuo scambio e movimento, la Terra stessa) sarebbe un contorno delle azioni umane! Sarebbe “l’ambiente” (!). La Vita ha più di tre miliardi di anni, l’umanità ha un milione di anni, la cosiddetta “civiltà” ha diecimila anni, la crescita economica-industriale ha meno di duecento anni. La folle presunzione della nostra specie (o della nostra civiltà) è solo un delirio di grandezza.    

  Attualmente sulla Terra gli umani sono oltre sette miliardi e aumentano di 90 milioni all’anno, scompaiono 100.000 Kmq di foreste all’anno, l’anidride carbonica aumenta di 3 ppm all’anno, si estinguono 30 specie al giorno, la biodiversità si degrada a vista, il consumo di territorio fa registrare cifre vertiginose, ovunque si sostituisce materia inerte a sostanza vivente. Palesemente questi fenomeni, conseguenze inevitabili della crescita economica, che è una gravissima patologia della Terra, non possono continuare ancora. Quindi è la Natura che si difende, per guarire dal suo male, facendo terminare quella forma del pensiero umano che ha invaso tutto il mondo e lo sta distruggendo.  

  Qualcosa “doveva” succedere: per l’Ecosistema totale (se preferite, per la Terra) è l’inizio della salvezza. Così finirà la crescita economica, il male della Terra. Quanto durerà il transitorio e come sarà il mondo successivo, nessuno può saperlo.     

Ma spero di sbagliarmi. Auguri.