Al-Nusra minaccia Hezbollah in Libano
di Salma Zribi e Lee Jay Walker - 27/01/2014
Intrighi occidentali e la politica estera di al-Qaida/Arabia Saudita/Israele/Turchia
Se risiedete in Israele o in Arabia Saudita e vi capita di trovarvi presso un membro della NATO come la Turchia, non dovreste preoccuparvi di al-Nusra. Dopo tutto, questo gruppo affiliato ad al-Qaida odia solo alawiti, cristiani, laici e musulmani sunniti contrari alla loro visione del mondo taqfirita. Il suo odio è inoltre limitato solo alla diffusione del settarismo nel Levante e in Iraq. In altre parole, sembra essere il biglietto del sogno di Israele, Arabia Saudita e potenze della NATO che disprezzano la Siria indipendente, la Shia che domina l’Iran e gli Stati nazionali indipendenti in tutta la regione. Naturalmente, il ritorno di fiamma in Israele e in Turchia è assai probabile perché l’indottrinamento salafita può creare molti lupi solitari che non vengono notati. Allo stesso modo, proprio come le varie forze islamiste settarie in Afghanistan che avevano collaborato con USA, Pakistan, Arabia Saudita, Regno Unito e altri negli anni ’80 e primi anni ’90, le stesse forze islamiste un giorno potrebbero rivoltarsi contro i loro padroni, solo il tempo lo dirà. Tuttavia, anche oggi nella Siria settentrionale e lungo i confini con la Turchia, è evidente che molte persone sono preoccupate dalle politiche attuate dal governo Erdogan in relazione al ritorno di fiamma. Allo stesso modo, ora avete i graduali segnali che il carrozzone dell’indottrinamento salafita viene raggiunto da sempre più palestinesi e lo stesso vale per i crescenti tentacoli di al-Qaida. Infatti, l’unica realtà relativa ai taqfiriti ed islamisti è che il prossimo gruppo di leader sarà ancora più brutale e illogico dei fondatori. Il mondo paranoico dei jihadisti non sembra avere limiti una volta che la mentalità salafita viene impostata sull’”anno zero”. Questa realtà è apparsa prima in Afghanistan per via dell’indottrinamento religioso che progressivamente puntava contro tutto ciò che si muoveva. Purtroppo, questo è il potere dei petrodollari del Golfo e dell’enorme indottrinamento che innervosisce i deboli e risucchia il desiderio di ogni nozione di umanità e diversità religiosa. Invece, il mondo paranoico jihadista entra in uno stato selvaggio in cui decapitazione, attentati suicidi, assassinio di persone nei matrimoni, e così via, diventano realtà.
Allo stesso tempo, le potenze della NATO, tra cui USA, Francia, Turchia e Regno Unito non pensano di “ballare con il diavolo islamista taqfirita” quando gli fa comodo. L’Afghanistan degli anni ’80 è il testimone di tale realtà, seguita dalla Bosnia e poi utilizzata contro Gheddafi in Libia. Più di recente, la stessa realtà delle potenze del Golfo e della NATO che collaborano con al-Qaida, varie forze terroristiche e mercenarie, e altre forze sinistre, attualmente viene perfezionata in Siria per schiacciare il governo laico della nazione. Inoltre, come un apprendista stregone, le potenze del Golfo e della NATO hanno anche trovato dei comodi ascari per trascinarvi la Siria, spacciandoli oggi sotto la mascherata della democrazia. Neanche Houdini sarebbe mai stato così audace. Dopo tutto, come si fa a spacciare forze terroristiche e settarie che allenano i bambini a decapitare prigionieri e dove le forze dell’opposizione squartano i soldati siriani? Se vi capita di essere John Kerry, Laurent Fabius, Ahmet Davutoglu o William Hague, allora è chiaro che questo non è un problema. Pertanto, gli stessi ministri degli esteri continuano l’esercizio a parole di democrazia, la libertà e così via, mentre in Siria tutte le minoranze religiose temono le forze terroristiche dell’opposizione per la loro barbarie assoluta. Prima dell’intromissione estera in Siria la comunità cristiana e i rifugiati provenienti da diverse nazioni erano protetti dal governo siriano. Inoltre, le varie sette dell’Islam liberamente s’intrecciavano nelle principali città e in tutta la nazione e le donne non dovevano mai temere le ombre scure esistenti in Arabia Saudita. Tuttavia, una volta che le nazioni si sono intromesse negli affari della Siria, allora le politiche di destabilizzazione a sostegno di settarismo, terrorismo e sedizione scatenarono le atrocità quotidiane.
Al-Nusra non si accontenta di diffondere morte e distruzione tra il popolo della Siria. Utile burattino di Arabia Saudita e Israele quando tale movimento attacca Hezbollah in Libano. Naturalmente, l’Iraq non può sfuggire all’incubo di al-Nusra, perché tale movimento è ossessionato dalla causa anti-sciita. Al-Nusra ha dichiarato: “Il Fronte al-Nusra in Libano annuncia che il partito dell’Iran (Hezbollah) e tutte le sue basi e … bastioni sono bersagli legittimi, ovunque si trovino.” Al-Ahram online riferisce: “La dichiarazione arriva tre giorni dopo che il gruppo, che si ritiene essere emanazione del Fronte al-Nusra siriano, un movimento ribelle legato ad al-Qaida, ha rivendicato l’autobomba nei sobborghi meridionali di Beirut che uccise quattro persone.” Il biglietto del sogno di Israele e Arabia Saudita nel ridurre l’influenza di Iran e distruggere Hezbollah viene gentilmente offerto da vari gruppi terroristici e confessionali. Allo stesso modo, in Siria, è chiaro che Arabia Saudita, Turchia e Qatar desiderano vedervi una nazione dominata da sunniti che si prostrano ai loro piedi. Naturalmente, per Israele è la grande occasione per schiacciare l’ultimo grande Stato indipendente del mondo arabo e di eliminarne la potenza. In passato le nazioni laiche di Egitto, Iraq e Siria furono la trinità nazionale nel mondo arabo. Ora, tutte e tre le nazioni devono affrontare gravi problemi legati al potere centrale e all’unità dei rispettivi Stati nazionali. Allo stesso modo, tutte e tre le nazioni devono affrontare i gravi problemi legati al terrorismo e alla lotta contro la povertà, per via del caos creato dalle varie organizzazioni islamiste. Allo stesso tempo, l’Arabia Saudita e Israele sono sfuggiti al caos che affligge attualmente molte parti del Medio Oriente e del Nord Africa. É una coincidenza o vi sono ragioni per l’attuale stato di cose in tale parte del mondo?
Inoltre, nel breve termine, Israele e Arabia Saudita possono essere soddisfatti della loro ingerenza nel Levante. Tuttavia, nel lungo termine si potrà avere un ritorno di fiamma e instabilità dal caos auto-indotto. Il Pakistan è un ottimo esempio, perché questa nazione ha gettato le basi della propria destabilizzazione dopo aver sostenuto vari gruppi terroristici e confessionali. Se Afghanistan, Iraq e Libia sono una esempio del contraccolpo e dell’avanzata di settarismo e terrorismo, allora Israele e Arabia Saudita possono ancora capire ciò che hanno contribuito a scatenare. Pertanto, il loro fine sottinteso può ancora una volta creare ancor più caos nelle nazioni colpite dalle azioni sinistre in corso nel Levante. Allo stesso modo, proprio come Madrid e l’11 settembre portano “agli amici di un amico”, allora l’Europa dovrebbe svegliarsi sulla destabilizzazione della Siria, perché molti jihadisti di tale continente si recano nel Levante.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora