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Perché dobbiamo stare dalla parte della Russia di Putin e del Fronte Nazionale francese

di Eugenio Orso - 03/03/2014

Fonte: pauperclass


In questo frangente storico, in cui gli atlantisti, gli usa e la ue sono all’attacco in Europa (Ucraina) e altrove nel mondo (Siria, Venezuela), le speranze di liberazione di un paese sottomesso come l’Italia, periferia dell’”impero del male” neocapitalistico, sono irrilevanti se non nulle. Questo lo dovrebbe capire anche un idiota. Perciò, continuerà l’applicazione delle politiche antisociali, ultraliberiste e “rigoriste” nella penisola, e gli esecutivi che si susseguiranno saranno collaborazionisti dell’occupatore del paese. Da Monti a Renzi è stato così e così sarà anche nel prossimo futuro.

L’Italia è territorio completamente conquistato dall’”impero del male” occidentale militar-finanziario. Nessun cartello elettorale interno al sistema – ivi compresi la futura “lista Tsipras” e m5s – esprime un programma veramente alternativo a quello europoide, applicato dagli esecutivi collaborazionisti, perciò nel paese non esiste alcuna opposizione, considerato che l’”extraparlamentarismo” è ridotto al lumicino, se non scomparso del tutto, e comunque incapace di esprimere alternative sistemiche degne di questo nome.

Partiamo dal presupposto che l’Italia, data la situazione di totale subalternità all’unione europoide euronazista, alla nato guerrafondaia e agli usa con velleità imperiali, non può liberarsi da sola ed è, quindi, condannata. A ciò si aggiunge la passività di una popolazione in gran parte, ormai, “individualizzata”, rimbecillita e impaurita dal futuro che l’aspetta. Non è escluso, tuttavia, che accadimenti esterni di una certa importanza potranno influire sul quadro politico interno, risvegliando l’antagonismo nel paese. L’ultima possibilità che resta all’Italia, prima di diventare un cimitero industriale popolato da masse di straccioni disoccupati, è quella della ”scossa” improvvisa determinata da eventi internazionali, dentro e/o fuori del vecchio continente, di portata storica.

Il primo evento è legato agli sviluppi della situazione ucraina, e precisamente a una sconfitta – non necessariamente sul piano militare, ma sicuramente geopolitica – degli usa, della nato e della ue, con la vittoria di una Federazione Russa che acquisirà definitivamente, in tal modo, lo status di potenza mondiale, rinverdendo i fasti della compianta Unione Sovietica. Dobbiamo augurarci, per il nostro futuro e quello dei nostri figli, che la determinazione sovietica nel respingere il proditorio attacco usa-nato-ue, concretatosi nella destabilizzazione dell’Ucraina, abbia almeno il successo sperato, bloccando l’offensiva americano-euroglobalista. O addirittura che vada oltre le speranze, liberando tutta l’Ucraina per riportarla sotto controllo russo. In tal caso, la sconfitta geopolitica di quel complesso di forze che costituisce l’”impero del male” (tanto per usare un’espressione riconoscibile) non potrebbe non avere ripercussione, almeno in un orizzonte di medio periodo, sulla stabilità dell’eurozona e su quella interna italiana.

Il secondo evento è legato alle elezioni di fine maggio per l’europarlamento di Bruxelles e Strasburgo. Ci si può augurare che un eterogeneo complesso di liste “euroscettiche”, populiste e nazionaliste riscuota un grande successo, da est a ovest nel vecchio continente, ma la questione cruciale sarà il risultato e i successivi comportamenti politici del Fronte Nazionale francese. La centralità francese, per la sopravvivenza di euro e ue, mi pare fuori discussione. Il “degrado” della Francia e della volontà di far valere il suo peso, in sede ue, come contraltare della germania, è altrettanto evidente da Sarkozy a Hollande. L’idiota Sarkozy ha legato indissolubilmente la Francia alla nato, attivandola nella sporca vicenda libica, mentre l’euroservo Hollande – in crollo di popolarità fra i francesi – ha sposato in tutto e per tutto le posizioni americano-europoidi nell’altrettanto sporca vicenda ucraina. Non ultima per importanza, l’esclusione della Russia dal “club” del G8, come richiesto dall’amministrazione federale usa. Tuttavia, in Francia, c’è un Fronte Nazionale rigenerato in netta ascesa, spostatosi su temi di sostanziale importanza come l’euro, la sovranità monetaria, l’alternativa alle politiche “del rigore” neoliberiste. Se il Fronte Nazionale otterrà un grande successo elettorale, a maggio, e si mostrerà deciso a mantenere le promesse fatte ai francesi, potremo sperare che la situazione politica francese influenzi positivamente quella italiana, attualmente dominata dagli euroservi (pd e frattaglie) con il contorno delle false opposizioni (m5s, sel, forza Italia rediviva). Sì, perché pur essendo il parlamento europide soltanto il “guardiano” dei trattati (come è stato realisticamente definito), senza un vero potere in materia di politiche strategiche, le prossime elezioni saranno la “spia” dello stato di malessere dei popoli nell’eurolager, e i loro risultati non potranno essere ignorati. Inoltre, un Fronte Nazionale in forte ascesa, corroborato dal sostegno dei francesi, potrebbe dare un’improvvisa spallata al governucolo del tremebondo e corrotto Hollande.

Pur essendo chiaro che la Federazione Russa di Putin si muove nell’interesse dei russi e della Russia, e non di altri popoli europei, così come il Fronte Nazionale fa l’interesse dei francesi e guarda alla potenza della nazione, una loro vittoria (per quanto riguarda la Russia non necessariamente militare) potrebbe favorire anche quei paesi, come l’Italia, attualmente prigionieri nell’eurolager e sotto il tallone americano-nato. Per i motivi anzidetti, se vogliamo conservare almeno una speranza di futuro, come popolo e come nazione che può riacquistare la sovranità, oggi dobbiamo stare dalla parte della Russia di Putin e del Fronte Nazionale francese … facendo “il tifo” per loro, che ci piaccia o non ci piaccia!