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La guerra: stavolta è al suo massimo

di Aleksandr Dugin - 25/04/2014

Fonte: Stato e Potenza

 

2f700__73413744_donetsk_afpSta per incominciare la prova finale. Gli Americani hanno fatto pressione alla giunta perché incominci la distruzione dei cittadini del sud-est. L’attacco di Settore Destro alla Rada è stato l’ultimatum da parte della CIA a Turcinov e Jacenjuk, che hanno procrastinato di molto questo sanguinoso accordo da parte del loro ignobile governo. Ma Washington li ha messi al muro. Prendendo l’aereoporto di Kramatorsk, circondando Slavjansk e mandando guerriglieri di Settore Destro nella regione di Izjum e Char’kov hanno raggiunto il punto di non ritorno. Adesso saranno uccisi o deposti dai neonazisti. La giunta è di fatto tenuta in ostaggio. Nei prossimi giorni molti spariranno, ma il conto alla rovescia è iniziato.
Eccoci arrivati alla terza fase: Kiev ha mandato le truppe, e ha dichiarato guerra alla Russia. Non si verificherà lo scenario della Crimea, con sollevazioni popolari pacifiche. L’istanza di federalizzazione infine è sparita, ora inizia la guerra per l’indipendenza della Novorossija. La Russia non ha mai voluto tutto ciò, ha sempre cercato di evitarlo con tutte le sue forze. Ora l’Ucraina non è più con un piede nella guerra civile, ha tutti e due i piedi in guerra.
Politicamente, tutti i centri di resistenza devono dichiarare l’indipendenza e la secessione dall’Ucraina; formare comitati di autodifesa popolare e organi di amministrazione d’emergenza; dichiarare lo stato di guerra in tutte le regioni; chiedere a Putin e a Janukovic protezione dallo sterminio e dal terrore nazista. Là dove i Centri di Amministrazione Statale della Regione non sono stati presi, bisogna prenderli urgentemente. Chi non giura fedeltà al popolo è complice del governo omicida di Kiev e va trattato secondo le leggi militari. Tutto questo a Lugansk, Char’kov, Odessa, Nikolaev, Cherson e dove possibile. Lo status politico di Donec’k, che si sta prendendo tutto il fuoco, è quello che bisogna raggiungere.
Più avanti è necessaria l’organizzazione del fronte sud-orientale. Primo passo: rottura del confine con la Russia. Poi occorre difendersi quanto possibile, e attendere i rinforzi. I rinforzi arriveranno. Gli specialisti di guerra devono dare consigli tecnici sulle tecniche militari in seno alla difesa delle aree urbane e le strategie di guerra partigiana.
Questa è la guerra. Si è fatto di tutto per evitarla. Ora occorre vincerla, e noi la vinceremo.

Traduzione di Edoardo Pasolini