Family Day 30 gennaio: "Movimento di popolo che nasce da realtà Vs Istituzioni"
di Marcello Veneziani - 17/01/2016
Fonte: intelligonews
“I Cobas della tradizione oggi servono più che mai e incarnano la contrapposizione tra realtà e istituzioni”. Muove da questo assunto l’analisi diMarcello Veneziani, scrittore, giornalista ed intellettuale che nella conversazione con Intelligonews evidenzia i ruolo e il senso della manifestazione del 30 gennaio promossa da sigle cattoliche e laiche contro il ddl Cirinnà.Ora è ufficiale: il 30 gennaio il popolo di San Giovanni torna in piazza contro il ddl Cirinnà e in particolare la stepchild adoption. Lei ha definito i protagonisti di questo movimento di popolo “i Cobas della tradizione”. Conferma la definizione e cosa vuol dire?
«Sì, è una definizione che confermo e che oggi più che mai è attuale perché tanto è largo il consenso che hanno queste manifestazioni, tanto sono isolate rispetto alle istituzioni. Infatti, la Chiesa non partecipa, i partiti sono defilati e vi rientrano solo a titolo personale; non parliamo dei grandi giornali o delle istituzioni… Sono movimenti che nascono dalla realtà e dalla rete delle famiglie».
Che ruolo, che funzione attribuisce loro? Qual è l’importanza di iniziative di questo genere oggi?
«E’ molto importante che vi siano perché indicano un dato: c’è la contrapposizione tra realtà e istituzioni, tra un popolo in cammino e alcuni modelli ideologici piovuti dall’alto e attraverso una potente macchina mass-mediatica viene fatto passare per vero tutto ciò che da loro viene somministrato e per falso, antistorico e bestiale tutto ciò che vi si oppone, quando sappiamo bene che la natura e la storia millenaria dei popolo sta dall’altra parte. E’ sicuramente una contrapposizione positiva, un segnale di realtà di un mondo che non è rappresentato da nessuno e si auto-rappresenta scendendo in piazza e facendo sentire la propria voce».
Da intellettuale, che segnale coglie per la politica, per la società?
«Da una parte denuncia una drammatica situazione per la quale non ci sono organi di informazione disposti a schierarsi apertamente dalla parte della famiglia; dall’altra, il lato positivo da cogliere è che questo popolo riesce lo stesso ad autoconvocarsi e a mobilitare un movimento altrettanto cospicuo di partecipanti».