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Roberto Saviano e l'elogio del colpo di Stato

di Daniele Scalea - 17/07/2016

Roberto Saviano e l'elogio del colpo di Stato

Fonte: Daniele Scalea

Saviano, dopo aver delegittimato qualche settimana fa il voto popolare perché "in fondo ha mandato al potere anche Hitler", oggi inneggia a un golpe militare.
Non m'interessa qui andare a vedere se abbia ragione su Brexit o Erdogan. Prese di posizioni così vanno oltre il merito contingente, perché parliamo del nuovo "vate" d'Italia, di colui che è presentato come il massimo intellettuale nazionale, che sta lanciando messaggi anti-democratici impensabili, fino a soli dieci anni fa, da parte d'una personalità così esposta e popolare. Tra l'altro ricevendo ogni volta numerosi attestati d'approvazione e nessuna censura.
Certi segnali sono importanti e non si possono liquidare come boutade estemporanee: esprimono uno Zeitgeist, uno spirito del tempo che potrebbe presto tramutarsi da frasi slegate a un'ideologia coerente e operante.
Rifletteteci ora; non aspettate di doverci riflettere quando i vostri figli non avranno più il diritto di voto. Perché allora non avrete più gli strumenti per rispondere democraticamente alla nuova ideologia dell'autocrazia illuminata (e snob).