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Voti bipartisan e buffoni "alternativi"

di iraqiresistance - 29/09/2006

Fonte: iraqiresistance

 

 

Il voto bipartisan della Camera sull’invio della spedizione militare in Libano fa giustizia di molte ipocrisie.

“La Camera dei deputati esprime apprezzamento nei confronti delle Forze armate per lo spirito umanitario e di pace per le modalità di comportamento nelle missioni internazionali, sempre in linea con i valori espressi dall’articolo 11 della Costituzione e impegna il governo a sostenerne l’operato”.

Così recita l’ordine del giorno presentato da centrodestra ed accolto dal governo Prodi con le parole del ministro-bombardatore, Massimo D’Alema.

Per settimane i sempre più patetici esponenti della cosiddetta “sinistra alternativa” (Prc, Pdci, Verdi) si sono sbracciati per dimostrare l’indimostrabile, e cioè che “il Libano non è l’Afghanistan e tanto meno l’Iraq”.

Con le poche righe dell’odg Fini-D’Alema si chiariscono invece due cose: l’assoluta continuità della politica estera italiana da Berlusconi a Prodi, l’unanime legittimazione (potremmo dire santificazione) della partecipazione italiana all’occupazione dell’Afghanistan e dell’Iraq.

Alla Costituzione repubblicana è stato dato così un chiaro, inequivocabile, bipartitico benservito. Un capolavoro di cui (vedi il Manifesto del 27 settembre) “D’Alema è contento”, “Rutelli approva”, Bertinotti “è molto soddisfatto”.

E la “sinistra alternativa”, quell’inesistente e fantasmatico presidio “pacifista” dentro la coalizione di governo? Dalle cronache giornalistiche risultano soltanto i confusi borbottii di qualche dirigente.

Da quelle parlamentari risulta il voto compatto (“dissidenti” compresi) alla linea D’Alema-Fini.