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Uruguay: primo no a Bush

di Alessandro Grandi - 05/10/2006

Tabarez Vasquez non firma il Tlc con gli Usa. Il cono sud è sempre più unito
 
Il presidente della repubblica dell’Uruguay, Tabarè Vasquez, ha chiuso definitivamente fuori dalla porta il Trattato di Libero Commercio (Tlc) proposto da George Bush.
 
Vazquez e Condoleeza RiceNessuna firma. Non ci saranno firme per nuovi accordi con l’amministrazione statunitense, dunque, ma resteranno attivi quelli che già esistevano o al massimo se ne troveranno altri compatibili con la partecipazione al Mercosur dell’Uruguay. Il tentativo statunitense di ‘entrare’ nel mercato del cono sud e di farlo grazie all’amicizia commerciale con il paese di Tabarez Vasquez, quindi, è in pratica fallito.
Fino a qualche mese fa, però, sembrava che le cose potessero andare nel verso opposto.
Inizialmente una parte del governo dell’Uruguay (quella rappresentata dal ministro dell’Economia Danilo Astori) era intenzionato a firmare il Tlc e sembrava essere riuscita a convincere il presidente Tabarez Vasquez a portare avanti il progetto. Ma così non è stato. Firmando il Tlc con gli Usa, Tabarez Vasquez avrebbe rischiato (come ben espresso nello statuto) di far espellere il suo paese dal Mercosur e avrebbe sicuramente rovinato i rapporti diplomatici con gli altri paesi dell’America Latina, soprattutto Brasile, Argentina e Venezuela.
E allora? Tabarez Vazquez ha annunciato che il suo Paese cercherà di raggiungere un accordo molto particolare con l’amministrazione Bush. Si tratterebbe del Trade Investments Framework Agreement (Tifa) e potrebbe essere compatibile con il Mercosur.
 
Vazquez, presidente dell'uruguay e Chavez, presidente del VenezuelaVasquez e il Venezuela. Se il presidente dell’Uruguay, Vasquez, non ha firmato il Tlc in buona parte lo si deve al leader venezuelano Hugo Chavez.
Il numero uno dell’amministrazione di Caracas, infatti, si è prodigato moltissimo affinché fossero proposti accordi favorevoli all’Uruguay di Vasquez fra la Pavesa, la compagnia petrolifera di stato venezuelana, e la Ancap (quella dell’Uruguay).
Grazie alla mancata firma del Tlc, da oggi l’Uruguay è più lontano dagli Usa ma molto più vicino all'integrazione latinoamericana.
Nel frattempo dopo il secco no al Tlc del presidente uruguayano Tabare Vazquez sono iniziate le trattative per la firma di un accordo speciale orientato, comunque, ad ampliare lo scambio commerciale bilaterale fra i due paesi. Il governo capeggiato da Vazquez vuole trovare un accordo che includa priorità commerciali e elimini le barriere doganali e sanitarie per incrementare l'esportazioni di beni e prodotti nazionali senza che questo implichi necessariamente, come contropartita, la modifica della legislazione rispetto dell'Uruguay. I rappresentanti degli Usa hanno fatto sapere che comunicheranno a Vazquez quali saranno le voci che sarano disposti a discutere.