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Stupefacenti! Jene, deputati, cocaina, opinione pubblica.

di Gabriele Adinolfi - 13/10/2006

Mio figlio mi ha fatto notare come l’umanità si sia accorta all’improvviso che le partirte sono truccate, che gli arbitri sono venduti, che le letterine sposano i calciatori e che per far strada in televisione le donne fanno le mignotte. Tutte queste verità banali e scontatissime una volta annunciate sui media  ci hanno stupiti tutti. Incredibile ma vero: ci si stupisce di quello che si sa da sempre. Stiamo davvero alla frutta!

Nella linea di tutto ciò, o forse sarebbe meglio dire nella striscia, eccoci oggi tutti stupiti perché le Jene hanno fatto ammettere a molti deputati che fanno uso di cocaina e di altre bazzecole. Che è una novità, una sorpresa, che i signori e le signore in questione sniffano e ricercano sensazioni proibite da borghesi annoiati?

Eppure il cielo si è aperto all’improvviso di fronte a tale rivelazione. Casini, che sta cercando di fare le scarpe a Berlusconi, se n’è uscito con la richiesta di un test anti-doping. Come nel calcio, e come se nel calcio il controllo non venisse  regolarmente eluso con sistemi banali…

Per Casini, che si vuol moralizzatore e demagogo, è essenziale che gli italiani sappiano quali dei loro “rappresentanti” sono tossicodipendenti.

E perché di grazia?

Chissenefrega se i nostri soldi questi signori e signor(in)e li sperperano in polverine bianche o in altre idiozie?

Il problema è ben altro. Il problema è che questa gente che costa a tutti un occhio della testa non serve assolutamente a niente.

A cosa serve un deputato e un senatore se non a presentare e approvare leggi e leggine fatte da banchieri, finanzieri, costruttori e altri pescicani? Serve a riempirsi le tasche e a fare show in televisione; non sempre a livelli d’avanspettacolo come l’Alessandra Nipotini, è vero, ma sempre e solo a fare show.

Al punto dove siamo arrivati sarebbe meglio che se ne andassero tuti a casa e ci lasciassero dominare, schiacciare e derubare direttamente da quei pescicani di cui sopra per conto dei quali essi, in Parlamento come in Senato, si muovono a bacchetta.

Ne guadagneremmo tutti; non solo risparmiando il denaro che gettiamo per lor signori e i loro spacciatori, ma anche in serietà. Meglio vederla in faccia questa dittaura antipopolare che perderci negli spettacoli della tele/democrazia.

Il problema, signori, non è che sono drogati, il problema è che sono deputati.