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Il Wmo: «Nel 2005 record di emissioni di CO2 e protossido di azoto»

di redazionale - 10/11/2006

Le brutte notizie per la conferenza delle parti del protocollo di Kyoto e la dodicesima sessione della Conferenza delle parti della Commissione delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico che si è aperta di Nairobi arrivano direttamente dal Greenhouse Gas Bulletin 2005 della World Meteorological Organization (Wmo) dell’Onu: la concentrazione dell’anidride carbonica nell’atmosfera ha raggiunto il suo record: 379,1 parti per milione di valore medio, con una ulteriore crescita sul già preoccupasnte dato del 2004 di 377,1 ppm.

Record anche per il protossido di azoto (N2O) che ha raggiunto 319,2 ppm con un ulteriore live aumento sulle 318,6 ppm del 2004, solo il metano sembra stabile a 1783 parti per miliardo.

Intanto l´Agenzia internazionale dell’energia stima che la tra due anni la Cina inquinerà più degli Usa, un “traguardo” che si pensava che il paese più popoloso del mondo avrebbe raggiunto solo tra più di 10 anni-

Il paese del comunismo di mercato diventerà quindi il paese a maggiore emissione di gas serra, un triste record dovuto soprattutto all´impetuoso sviluppo economico alimentato energeticamente soprattutto dal carbone con le sue alte emissioni di Co2, il tutto in un paese che non aderisce al protocollo di Kyoto e già interessato da imponenti cambiamenti climatici interni, desertificazione e inquinamento chimico ed industriale.

Dall´altra parte del mondo (e della politica) si registra la sconfitta su tutta la linea di Bush, che perde Camera e Senato, che ammette subito la responsabilità della sconfitta (nonostante tutto dagli americani c´è sempre qualcosa da imparare!), taglia il primo capro espiatorio (Rumsfeld, non sé stesso, qui sì che ci sentiamo quasi a casa nostra!), ma rinnova la linea dura sull´Iraq. E probabilmente anche su Kyoto.

In ogni caso un segnale positivo che fa ben sperare per il 2008, anche se contemporaneamente la sorprendente vittoria del no al referendum sulla tassa ecologica proposta dal riconfermato governatore repubblicano Schwarzenegger in California equivale a un segnale d´allarme su quale sia il reale potere delle lobbies petrolifere negli Stati Uniti. Il 2008 è dietro l´angolo, ma i veri "padroni" degli States hanno dimostrato che non si arrenderanno facilmente.